LA
PORTA DI CAMPO
La protezione dei confini divenne problematica a partire dal IV secolo. Ciò è provato anche dalla frequenza di un tipo monetale di argomento militare, la cosiddetta
porta di campo. La maggior parte delle emissioni con la
porta di campo avvenne negli anni della guerra civile fra gli
imperatori Costantino e Licinio, ma le emissioni si protrassero
per quasi un secolo con moltissime varianti della struttura del forte, del numero di mattoni e delle decorazioni.
La fortificazione, simbolica rappresentazione del potere militare dell’Impero, compare sempre da una prospettiva frontale, ove campeggia l’elaborata
porta d’ingresso, a volte ricca di dettagli.
Sulla parte superiore spiccano delle torrette, interpretate come bracieri
per segnalazioni luminose o segnali di fumo. Seguendo questa ipotesi la struttura sarebbe un avamposto di frontiera, inserito in una linea concatenata di fortificazioni che garantivano la sicurezza dell’Impero.
La serie monetale intendeva commemorare quindi gli sforzi fatti dagli
imperatori per difendere l’instabile frontiera con i
barbari.