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Aquileia, Massimiano Erculio e la dea Moneta
8.3.2018
..da Identificazione Monete (numismatica).
Queste 3 sono sicuramente più' difficili da riconoscere...ma provo comunque a proporvele.
fig. 1
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Roma 14.3.2018
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta di figura:

Follis1, zecca di Aquileia, c. 300 d. C., RIC VI 29b (pag. 315), Cohen VI 504 (pag. 545), indice di rarità "C".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. IMP MAXIMIANVS P F AVG2. Massimiano Erculio, testa laureata a destra.
R. SACRA MONETA AVGG ET CAESS NOSTR3. AQS4 in esergo. Moneta, stante a sinistra, sorregge con la mano destra una bilancia e con la sinistra una cornucopia.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. https://www.acsearch.info/search.html?id=1713750 Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung http://www.gmcoinart.de/ Auction 215 450 14.10.2013 Description: RÖMER RÖMISCHE KAISERZEIT Maximianus Herculius, 285 - 310 n. Chr. AE Follis (9,17g). 300 n. Chr. Mzst. Aquileia. Vs.: IMP MAXIMIANVS PF AVG, Kopf mit Lorbeerkranz n. r. Rs.: SACRA MONET AVGG ET CAESS NOSTR / AQS, Moneta mit Waage und Füllhorn n.l. RIC VI,29b. Grünbraune Patina, vz Ex CNG Electronic Auction 145, 2006, 355.
  2. vcoins 130.00€ Quotazione: 03/12/18 MAXIMIANUS. Follis. 286-305 AD. Aquileia mint, 1st officina. Ovb/ Laureate head right. IMP MAXIMIANVS P F AVG. Rev/ SACRA MONET AVGG ET CAESS NOSTR. Moneta standing left, holding scales and cornucopia. in exergue AQP. Cat: RIC VI 29b Bronze (Æ) 8,7g - 27mm EX. DATTARI COLLECTION.
  3. https://www.deamoneta.com/auctions/view/22/3503 Lot 3503 Impero Romano. Massimiano (286-310). Follis, Aquileia. D/ IMP MAXIMIANVS PF AVG. Testa laureata a destra. R/ SACRA MONET AVGG ET CAESS NOSTR. Moneta, stante a sinistra, tiene bilancia e cornucopia. In esergo: AQS. RIC 29b. gr. 5.40 27.00mm. AE. Bel BB+. Base d'asta: 70€ Offerte asta: -. Invenduto.
  4. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=46867 151976. Sold For $165. MAXIMIANUS. 286-305 AD. Æ Follis (27mm, 9.19 gm). Aquileia mint. Struck 300 AD. IMP MAXIMIANVS P F AVG, laureate bust right, seen from behind / SACRA MONETA AVGG ET CAESS NOSTR, Moneta standing facing, head left, holding scales and cornucopiae; AQS. RIC VI 29b; Paolucci 36. EF, traces of silvering.
  5. dorotheum Maximianus 286-305. AE Follis Aquileia, 300. Av: IMP MAXIMIANVS P F AVG, Büste mit Lorbeerkranz r. Rv: SACRA MONET AVGG ET CAESS NOSTR, i. A. AQS, Moneta steht l., hält Waage und Füllhorn. RIC 29b; =8,92 g, 5h= III+/II.
  6. ebay Item: i67087 Authentic Ancient Coin of: Maximian - Roman Emperor: 286-305, 307-308 & 310 A.D. Billon Follis 27mm (9.10 grams) Aquileia mint, struck 300 A.D. Reference: RIC VI 29b IMP MAXIMIANVS P F AVG, laureate head right. SACRA MONET AVGG ET CAESS NOSTR / AQP, Moneta standing facing, head left, holding scales and cornucopiae.
Per quanto consentito da un esame a distanza, le caratteristiche generali della moneta di figura, con quel suo contorno liscio e regolare, non mi convincono molto. Se autentica, nel presente stato di conservazione, la moneta vale solo pochi euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Follis. Il Ric fornisce, come valore di picco del peso di questa tipologia monetale, l'intervallo 8,5-10,75g con asse di conio prevalente ad ore 6. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura di cui ai link sopra segnati:
Fonte Peso (g.)  Diametro (mm) Asse di conio (h)
 Link1 9,17 - -
Link2 8,7 27 -
Link3 5,40 27 -
Link4 9,19 27 -
Link5 8,92 - 5
Link6 9,10 27 -
In assenza delle caratteristiche fisiche non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) IMPerator MAXIMIANVS Pius Felix AVGustus. Diocleziano, memore delle esperienze trascorse, si propose di dare un nuovo assetto allo stato romano che garantisse maggiore sicurezza e tempestività di intervento nella difesa dei traballanti confini, desse maggiore stabilità all'economia, evitasse le lotte di  successione. Perciò pensò bene di dividere il potere con un generale fidato, Marco Valerio Massimiano, che fece Cesare nel 285 e Augusto nel 286, conferendogli il governo dell'Occidente e riservando invece a sé il controllo della parte più ricca e progredita del mondo romano, l'Oriente. La neonata diarchia (governo di due) fu innanzi tutto funzionale a contrastare la minaccia delle invasioni dal nord e dalle regioni orientali. La capitale dell'Occidente fu spostata a Milano, città più prossima alle zone di frontiera e quella d'Oriente a Nicomedia (l'odierna Izmit, sulla sponda asiatica del Mar di Marmara). Ogni diarca disponeva di un proprio esercito, riorganizzato come forza di intervento rapido in grado di spostarsi velocemente in tutte le zone di crisi, se necessario anche in quelle di non diretta pertinenza. Allo scopo di fornire una base ideologica a questa nuova struttura dello stato, Diocleziano stabilì una gerarchia di comando che traeva spunto dalla gerarchia celeste: Massimiano diventava pari grado di Diocleziano e suo "frater" (fratello e quindi membro della gens Valeriana alla quale Diocleziano apparteneva) ma la sua anzianità era inferiore a quella di Diocleziano perché, mentre Diocleziano assumeva il titolo di "Iovius", cioè figlio di Giove, Massimiano quello di "Herculius", figlio di Ercole, quindi più lontano da Giove per discendenza. Nel 293, sotto la pressione degli eventi militari alle frontiere, Diocleziano decise di estendere ulteriormente il progetto di decentramento dell'impero, affiancando, ai due Augusti, due Cesari, con l'incarico di presidiare rispettivamente i confini settentrionali (Britannia e Gallia) e quelli danubiani. Fu così che i tetrarchi, a testimoniare la concordia e l'unità di intenti, batterono, in alcune zecche della parte occidentale dell'impero (Treveri, Ticinum, Aquileia, Roma, Siscia), monete tipologicamente simili, recanti al dritto l'immagine del tetrarca e al rovescio quella della dea Moneta. Ciò avvenne anche nella zecca di Aquileia, vedi:
* Diocleziano Augusto, IMP DIOCLETIANVS P F AVG, Aquileia Officina P,  Ric 29a;
* Massimiano Augusto, IMP MAXIMIANVS P F AVG Aquileia Officina S, Ric 29b;
* Costanzo Cesare, CONSTANTIVS NOB CAES Aquileia Officina G, Ric 30a;
* Galerio Massimiano Cesare, MAXIMIANVS NOB CAES Aquileia Officina Γ, Ric 30b.
(3) SACRA MONETA AVGG - ET CAESS NOSTR (Sacra Moneta Augustorum et Caesarum Nostrorum). La buona armonia degli Augusti e dei Cesari della prima tetrarchia trova espressione nella leggenda del rovescio. La dea Moneta con i suoi attributi (la bilancia del giusto peso e la cornucopia della ricchezza) esprime il carattere "sacro" della moneta che gli Augusti e i Cesari si impegnano a mantenere nel corretto stato di purezza.
(4) AQS è il segno di zecca che si compone di due parti, il nominativo di zecca AQ (=AQuileia) e l'officina monetale (S=Secunda, seconda di quattro attive nel periodo).
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