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Licinio e il Sole invitto
25.4.2017
..da Monete Imperiali Romane di Michele Monti.
Buon giorno, grazie per accettazione gruppo, ecco la moneta romana (?)/cerco valutazione e/o osservazioni esperto/a. Grazie!
fig. 1
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Roma, 29.4.2017
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Follis, zecca incerta1, Ric VII --, c. 315-316 d. C.

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. IMP LICINIVS P F AVG2. Licinio, testa laureata, busto paludato e corazzato a destra.
R. SOLI INV-I-CTO COMITI3. Segno di zecca, 4. Il Sole radiato, stante a sinistra, testa a sinistra, chlamys pendente dalla spalla sinistra, solleva la mano destra, mentre con la sinistra sorregge un globo.

A titolo esemplificativo riporto i link a due monete della tipologia di figura nelle quali sono presenti le due lettere S, F a sinistra e a destra nel campo del rovescio:

  1. http://www.wildwinds.com/coins/ric/licinius_I/_arles_RIC_vII_068.jpg Licinius I / Sol - Follis - 20mm. Arles mint 315-6 AD RIC 59 Alternately ally and adversary of Constantine was Licinius (Augustus 308-324 AD). Licinius controlled the East but was represented also on coins from Constantine's western mints. IMP LICINIVS PF AVG is just one of several legend varieties found for this ruler but all will include the title Augustus. Sol, the unconquerable sun god and comrade of the emperor (SOLI INVICTO COMITI), was most popular in the years immediately preceding the conversion of the Empire to Christianity. He is shown as a nude male wearing a radiate crown and holding a globe. The mintmark PARL combines the workshop letter P (primus) and the first three letters of the mint name. Code letters in the field (here SF) identify the issue (therefore date) of the coins. While some mint/issue combinations are rare and desired by specialists, Sol coins are generally very common. Douglas Smith.
  2. http://www.wildwinds.com/coins/ric/licinius_I/_rome_RIC_vII_035.jpg Rome RIC VII 35 Licinius I AE Follis. 315-316 AD. Rome mint. IMP LICINIVS PF AVG, laureate, draped, cuirassed bust right / SOLI IN-VI-CTO COMITI, Sol standing left, chlamys across left shoulder, holding globe, right hand raised, S-F across fields. Mintmark RP.
Concludo osservando che le caratteristiche generali e di stile della moneta appaiono comparabili con quelle dei conî d'epoca di pari tipologia. Forse una foto di migliore qualità avrebbe potuto confermare la lettura delle leggenda del dritto sopra riportata e fornire indicazioni utili alla catalogazione completa della moneta.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) La mancata lettura della leggenda d'esergo impedisce la catalogazione della moneta. Le due lettere (S - F) a sinistra e a destra nel campo del rovescio sono compatibili con una pluralità di monete. Ho riportato, a titolo esemplificativo, nel link di cui sopra una coppia di monete, battute rispettivamente dalle zecche di Arles e di Roma, nelle quali le due lettere sono presenti.
(2) IMPerator LICINIVS Pivs Felix AVGvstvs. In altra pagina di questo sito si è tracciato un profilo storico della tetrarchia, all'interno della quale trova posto Licinio:

  • cliccare qui per le vicende che lo riguardano, dall'elevazione ad Augusto (11.11.308) sino alla conferenza di Milano del gennaio-febbraio del 313;
  • cliccare qui per le vicende successive, sino alla pace di Sardica (1.3.317) e all'elevazione al rango di Cesare dei figli di Costantino I, Crispo e Costantino jr, e del figlio di Licinio I, il futuro Licinio II.
(3) SOLI INVICTO COMITI, al Sole compagno invitto. Invitto era l'epiteto di tre diverse divinità, El Gabal (divinità siriaca), Mitra (divinità  di origine persiana), e il Sole (il dio protettore dell'imperatore Aureliano) che venivano festeggiate insieme il 25 dicembre, "dies natalis solis invicti". La festa, secondo http://en.wikipedia.org/wiki/Sol_Invictus, fu introdotta da Elagabalo (218-222) e raggiunse l'apice della popolarità sotto Aureliano che la promosse in tutto l'impero. Quando Giulio Cesare introdusse il calendario giuliano, il 25 dicembre corrispondeva approssimativamente alla data del solstizio d'inverno. Dunque, proprio nel giorno più corto dell'anno, il Sole dimostrava la sua natura invitta perché dava inizio ad un nuovo ciclo di crescita. La moneta richiama il culto del dio, presente in tutta la monetazione di Costantino e, con la stessa leggenda, anche in quella precedente sin dai tempi di Adriano.
(4) Il segno di zecca, , si compone di due parti:
  • due lettere, posizionate a sinistra e a destra nel campo del rovescio, svolgono verosimilmente un ruolo funzionale al controllo di produzione della zecca, realizzato tuttavia con modalità di cui non si conosce il meccanismo;
  • al di sotto della linea di esergo, i punti interrogativi sostituiscono il nominativo di zecca e il numero dell'officina monetale.
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