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Costantinopoli, la nuova Roma
17.4.2017
.. da messenger (Monete Imperiali Romane di Michele Monti).
Ho delle monete .. sai dirmi cosa sono?
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 18.4.2017

Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Follis1, Zecca di Roma, 335÷336 d. C., RIC VII 371 (pag. 341), indice di rarità "r2"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. CONSTANTI-NOPOLIS. Costantinopoli, busto laureato, elmato, con mantello imperiale, lungo scettro crucigero poggiato sulla spalla sinistra2.
R. Vittoria stante a sinistra su prua di nave, sorregge lancia con la mano destra, scudo poggiato a terra trattenuto con la mano sinistra3. In esergo R*ε4.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. http://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_rome_RIC_371.jpg City Commemorative. Rome. AE3 CONSTANTI-NOPOLIS, laureate helmeted bust of Constantinople left, wearing imperial cloak & holding sceptre Victory standing left on prow, holding spear & resting hand on shield. Mintmark R star Epsilon Ref: RIC VII Rome 371. Notes: 335-336 A.D. 18mm, 2,21g Contributed by Grzegorz Chladek, October 2009.
  2. http://www.constantinethegreatcoins.com/comm/Rome371.jpeg A.D. 335-6 19x18mm 2.2g Obv. CONSTANTI-NOPOLIS  laureate, helmeted, wearing imperial mantle, holding cross- scepter with a globe. Rev. Victory stg. on prow, holding long scepter in r. hand, and resting l. hand on shield. in exergue R ✶ E RIC VII  Rome 371 Note that Victory is not on the prow, but the prow is coming towards her. The engraver misunderstood his instructions!
Concludo osservando che, per quanto consentito da una valutazione a distanza, la moneta in esame presenta caratteristiche di stile e generali non difformi dalle monete autentiche reperite nel web. Tuttavia, in assenza di elementi sulle caratteristiche fisiche di cui in calce alla nota1, non sarà possibile esprimere un parere esaustivo sull'autenticità.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Follis. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura presenti nei link sopra indicati:

Riferimenti Peso (g.) Asse di conio (ore) Diametro (mm)
Link1 2,21 - 18
Link2 2,2 - 18-19
Non essendo disponibili elementi sulle caratteristiche fisiche del campione in esame (peso, diametro, asse di conio, reazione alla calamita), non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo sopra menzionate.
(2) "CONSTANTINOPOLI". Le considerazioni che seguono sono riprese da uno studio di Salvatore Calderone, dal titolo Costantinopoli: "la seconda Roma", (v. "Storia di Roma", ed. Giulio Einaudi 1993).
Il 25 luglio del 326, al termine di un viaggio in Italia, Costantino I aveva sostato a Roma  per la chiusura dei festeggiamenti relativi al suo ventesimo anno di regno (si ricorderà che Costanzo I, suo padre, sul letto di morte, nello stesso giorno di venti anni prima, alla presenza dei notabili del regno, gli aveva conferito l'imperium). E lì nella capitale, con grave scandalo dei circoli pagani conservatori e grande risentimento del popolo, aveva rifiutato di compiere, insieme con l'esercito, il tradizionale sacrificio nel tempio di Giove Capitolino. Poi aveva voltato le spalle alla città eterna per non farvi più ritorno. L'oltraggio non era stato casuale. Il disegno costantiniano aveva come obiettivo la rinascita religiosa e politica dell'intero mondo romano, la creazione di un ponte tra l'Occidente e un Oriente di recente politicamente unificato dopo la sconfitta di Licinio. Ed il luogo simbolico della rinascita non poteva essere l'Urbe dei senatori ormai decrepita, ma doveva essere una città nuova e grande da costruire ad hoc in posizione baricentrica rispetto ad un impero che si estendeva dall'Oceano Atlantico all'Eufrate, dal Danubio all'Egitto. Ad indicargli il luogo della città ideale era stato, pochi mesi prima, Dio in persona che gli era apparso in sogno e gli aveva indicato Bisanzio, l'antica città greca sul Bosforo. Sicché Costantino, in aderenza al diritto sacrale romano, nelle vesti di magistrato dotato di "imperium", accompagnato dal Pontifex  e dall'Augure (i pagani Praetextatus e Sopratus rispettivamente), con la lancia in pugno, aveva tracciato il perimetro della nuova città, otto volte più grande della vecchia Bisanzio. Le forme del diritto romano non erano per Costantino inconciliabili con quelle della religione cristiana se il segno augurale atteso all'atto della fondazione era rappresentato dalla volontà divina che aveva preceduto e accompagnato l'evento! L'11 maggio del 330 era stato giorno di grandi festeggiamenti per l'inaugurazione ("consecratio") della città che era stata munita di una poderosa cinta di mura e che, già qualche tempo prima, aveva assunto il nome di Costantinopoli, se è vero che da lì, non da Bisanzio, sono datate alcune delle costituzioni che ci sono pervenute. Un paio di anni più tardi, in una data imprecisata tra il 332 e il 333, era stata varata una legge che conferiva alla città lo stato giuridico di "seconda Roma", seconda beninteso solo in senso temporale, ma nuova, rigenerata rispetto alla prima, in grado di dare avvio ad un ciclo storico di rinnovamento, alla rinascita del mondo romano, secondo l'ideologia cristiana assunta al rango di ideologia politica. Il nuovo status della città comportava anche delle conseguenze pratiche, come la distribuzione gratuita del pane ai cittadini (attestata per la prima volta il 18.5.332, come riferisce il Chronicon Paschale), a somiglianza di quanto per secoli era accaduto nell'Urbe, oppure la concessione di privilegi fiscali e civili ai marinai d'Oriente in cambio del trasporto del frumento destinato alla città.
(3) Come la costantiniana leggenda del rovescio, "VRBS ROMA", era associata al tipo della lupa che allatta i gemelli, così l'altra, parimenti costantiniana, "CONSTANTINOPOLIS" ovvero "CONSTANTINOPOLI", era associata al tipo della Vittoria e al dominio sui mari. Secondo il sito http://www.constantinethegreatcoins.com/hist/ (v. anno 324), il tipo della Vittoria alluderebbe in particolare alla vittoria navale ottenuta nel 324 nelle acque del Bosforo dalla flotta di Costantino, comandata da Crispo, contro quella di Licinio.
(4) Il segno di zecca R*ε va interpretato così: R è l'indicativo di zecca (R sta per Roma),
ε indica l'officina monetaria (ε sta per 5), la quinta di cinque officine al tempo attive a Roma.
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