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Diocleziano e il Genio del Popolo Romano

.. da https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10154501577766096&set=gm.10154342506201070&type=3&theater.
Ciao a tutti, vorrei qualche informazione sulla moneta in questione:
1) se l'ho identificata correttamente seppure non abbia nessuna esperienza in monetazione romana (ho solo fatto una attenta ricerca su internet).
2) se ci sono delle indicazioni per confermare o smentire la sua autenticità.
Diocleziano, Follis, Zecca Alessandria? Genio populi romani
XXAI (che non so cosa significa, insegnatemi per piacere)
larghezza diametro maggiore 26mm circa.
peso 9,2g.
Se servisse un peso ancora più preciso potrei farla pesare su bilancia di precisione
Dopo Diocletianus cosa c'è scritto?
Grazie

fig. 1
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Duisburg, 27.8.2016
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta di figura:

Follis1, zecca di Alessandria, circa 301 d. C., RIC VI 32a (pag. 665), indice di rarità "c2"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. IMP C DIOCLETIANVS P F AVG2. Diocleziano, testa laureata a destra.
R. GENIO POPV - LI ROMANI3. Il Genio del Popolo Romano, stante a sinistra, moggio sulla testa, nudo tranne che per un clamys sulla spalla sinistra, sacrifica con una patera nella mano destra e sorregge una cornucopia con la sinistra4. Segno di zecca: 5.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.wildwinds.com/coins/ric/diocletian/_alexandria_RIC_032a.jpg HJB-Diocletian, High Grade Alexandria Follis Diocletian, High Grade Alexandria Follis 284-305 AD, High Grade Alexandria Follis, Alexandria, 301 AD, 10.90g. RIC-32a. . . VF+.
  2. vcoins DIOCLETIAN. (AD 284-305) DIOCLETIAN. (AD 284-305) Follis, 8.42g. Obverse: IMP C DIOCLETIANVS PF AVG Laureate bust right. Reverse: GENIO POPVLI ROMANI Genius, naked but for chlamys over shoulder, modius on head standing left, holding patera and cornucopiae. XX in left field, D over I in right field. Exergue: ALE Mint City: Alexandria. Struck AD 301 Reference: RIC VI, 32a Prezzo SKU: 1664 48.72€ Quotazione: 08/25/16.
  3. http://www.beastcoins.com/RomanImperial/VI/Alexandria/C0194.jpg Diocletian, AE Follis, c. 301, Group I, Class IX, Alexandria, Officina 5 IMP C DIOCLETIANVS P F AVG Laureate head right, divergent laurel ties GENIO POPV_L_I ROMANI Genius standing facing, modius on head left, naked but for chlamys across left shoulder, pouring liquors from patera in right hand, cornucopiae in left  XX | E / I across fields ALE in exergue 25mm x 27mm, 8.71g RIC VI, 32a (C2)Note: The XXI across the fields is proposed by some numismatists to be a continuation of the valuation mark 20/1 as from the replaced antoninianus denomination and others contend it is an alloy ratio of one part silver to twenty parts bronze. Note: The XXI across the fields is proposed by some numismatists to be a continuation of the valuation mark 20/1 as from the replaced antoninianus denomination and others contend it is an alloy ratio of one part silver to twenty parts bronze.
  4. http://www.beastcoins.com/Collections/VozTetrarchy/C0524.jpg Diocletian, AE Follis, c. 301, Group I, Class IX, Alexandria, Officina 5 IMP C DIOCLETIANVS P F AVG Laureate head right, divergent laurel ties GENIO POPV_L_I ROMANI Genius standing facing, modius on head left, naked but for chlamys across left shoulder, pouring liquors from patera in right hand, cornucopiae in leftXX | E / I across fields ALE in exergue 25mm x 27mm, 10.89g RIC VI, 32a (C2) Ex Voz Collection of Roman Imperial Tetrarchy.
  5. http://www.forumancientcoins.com/gallery/displayimage.php?pos=-95129 119 Diocletianus (284 - 305 A.D.), AE-Follis, Alexandria, RIC VI 032a, XX|A/I//ALE, GENIO POPVLI ROMANI, Genius standing left, 119 Diocletianus (284 - 305 A.D.), AE-Follis, Alexandria, RIC VI 032a, XX|A/I//ALE, GENIO POPVLI ROMANI, Genius standing left, avers:- IMP-C-DIO(C)LETIANVS-PF-AVG Laureate head right. Legend error !!!, revers:- GENIO-POP-VLI-ROMANI, Genius standing left, holding patera and cornucopia. exergo: XX|A/I//ALE, diameter: 25-27mm, weight: 9,78g, axis: 0h, mint: Alexandria, date: 301 A.D., ref: RIC-VI-32a, p-665, Q-001.
  6. http://www.deamoneta.com/auctions/view/162/1269 Lot 1269 Diocletian (284-305). Follis. Alexandria, 301 AD. Obv. IMP C DIOCLETIANVS PF AVG. Laureate bust right. Rev. GENIO POPVLI ROMANI. Genius standing left holding patera and cornucopiae. In left field, XX; in right, B/I. In exergue, ALE. RIC 32a. AE. g. 10.10  mm. 26.50    Good VF/VF. Diocleziano (284-305). Follis. Alexandria, 301 d.C.  D/ IMP C DIOCLETIANVS PF AVG. Busto laureato a destra. R/ GENIO POPVLI ROMANI. Genio stante a sinistra, tiene una patera ed una cornucopia. Nel campo a sinistra, XX; a destra B/I. In esergo, ALE. RIC 32a. AE. g.10.10  mm.26.50 Bel BB/BB. Base d'asta: €40 Offerte asta: 1. Prezzo realizzato: €40.
  7. http://www.harvardartmuseums.org/art/179056 Object Number 1979.429.283 People Diocletian, Roman (r. 284 - 305 CE) Title Follis of Diocletian, Alexandria Date c. 301. Places Creation Place: Ancient & Byzantine World, Africa, Alexandria (Egypt) Period Roman Imperial period, Late Culture Roman Physical Descriptions Medium Bronze Metal AE Technique Struck Dimensions 9.81g Die Axis 12 Denomination follis Obverse Inscription: IMP C DIOCLETIANVS P F AVG Reverse Inscription: GENIO POPVLI ROMANI. Standard Reference Number RIC VI, p. 665, 32a.
  8. http://www.ancientimports.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=16639 Attribution: RIC VI 32b Alexandria, Failmezger 25a M Date: 301 AD. Obverse: IMP C M A MAXIMIANVS PF AVG, Laureate bust right. Reverse: GENIO POPV-L-I ROMANI, Genius standing left holding patera and cornucopia, ALE in ex. XX in left field, stacked BI in right field. Size: 26.45mm. Weight: 9.6grams. Rarity: 5. Description: From the Switz collection 2000.
  9. https://www.acsearch.info/search.html?id=2574888 Roma Numismatics Limited http://www.romanumismatics.com/E-SALE 19 834 (« | ») 1. August 2015 Description: Diocletian Æ Nummus. Alexandria, AD 301. Laureate head right / Genius standing left, holding patera and cornucopiae; XX - Є-I across fields, ALE in exergue. RIC VI 32a. 10.41g, 25mm, 4h. Extremely Fine.
  10. https://www.acsearch.info/search.html?id=791033 A. Tkalec AG http://www.coinstkalec.ch/ Auction May 2010 439 (« | ») 17. May 2010 Description: Diocletianus (284-305). AE-Follis, 9.42g, 27mm. Alexandria, 301. Obv.: IMP C DIOCLETIANVS P F AVG Laureate head r. Rev.: GENIO POPVLI ROMANI / Γ / XX-I / ALE Genius l., patera, cornucopiae. RIC 32a. Fully silvered. Mint state - FDC. Starting Price: 300.00CHF.
Concludo osservando che, per quanto consentito da una valutazione a distanza, le caratteristiche fisiche, generali e di stile della moneta appaiono comparabili con quelle dei conî autentici d'epoca. Il valore venale del campione in esame, nello stato in cui si trova, potrebbe stimarsi attorno ai 10,00€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Follis. Secondo il RIC, il peso norma dei follis della tipologia in esame è di 9,0÷11g mentre l'asse di conio si colloca prevalentemente ad ore 12. Di seguito riporto le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.) Diametro (mm) Asse di conio (ore)
Link1 10,90 - -
Link2 8,42 - -
Link3 8,71 25-27 -
Link4 10,89 25-27 -
Link5 9,78 25-27 -
Link6 10,10 26,50 -
Link7 9,81 -  12
Link8 9,6 26,85 -
Link9 10,41 25 4
Link10 9,42 27 -
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche del follis di figura (9,2g, 26mm, 6h) sono comparabili con quelle dei conî autentici d'epoca sopra indicati.
(2) IMPerator Caesar DIOCLETIANVS Pius Felix AVGustus. Il "fondatore" della tetrarchia era stato Diocleziano. Egli era stato acclamato imperatore il 17 novembre del 284 d.C. dalle truppe di stanza a Nicomedia, dopo l'assassinio dell'imperatore Caro, seguito, ad appena un mese di distanza da quello del figlio Numeriano, su istigazione del prefetto del pretorio Apro. Nell'occasione Diocleziano aveva prima smascherato il mandante dei due delitti e poi lo aveva ucciso con le proprie mani. Inevitabile lo scontro con Carino, figlio di Caro, imperatore legittimo per successione e nomina paterna . Nella battaglia, avvenuta nella Mesia (area danubiana), Carino rimase ucciso per mano di un ufficiale della propria guardia personale e Diocleziano, rimase unico sovrano dell'impero. Memore delle esperienze trascorse, si propose di dare un nuovo assetto allo stato romano che garantisse maggiore sicurezza e tempestività di intervento nella difesa dei traballanti confini, desse maggiore stabilità all'economia, evitasse le lotte di  successione. Perciò pensò bene di dividere il potere con un generale fidato, Marco Valerio Massimiano, che fece Cesare nel 285 e Augusto nel 286, conferendogli il governo dell'Occidente e riservando invece a sé il controllo della parte più ricca e progredita del mondo romano, l'Oriente. La neonata diarchia (governo di due) fu innanzi tutto funzionale a contrastare la minaccia delle invasioni dal nord e dalle regioni orientali. La capitale dell'Occidente fu spostata a Milano, città più prossima alle zone di frontiera e quella d'Oriente a Nicomedia (l'odierna Izmit, sul Mar di Marmara, nel versante asiatico). Ogni diarca possedeva un proprio esercito, riorganizzato come forza di intervento rapido in grado di spostarsi velocemente in tutte le zone di crisi, se necessario anche in quelle di non diretta pertinenza. Allo scopo di fornire una base ideologica a questa nuova struttura dello stato, Diocleziano stabilì una gerarchia di comando che traeva spunto dalla gerarchia celeste: Massimiano diventava pari grado di Diocleziano e suo "frater" (fratello e quindi membro della gens Valeriana cui Diocleziano apparteneva - RIC VI pag. 9) ma la sua anzianità era inferiore a quella di Diocleziano perché, mentre Diocleziano assumeva il titolo di "Iovius", cioè figlio di Giove, Massimiano quello di "Herculius", figlio di Ercole, quindi più lontano da Giove per discendenza. Nel 293, sotto la pressione degli eventi militari alle frontiere, Diocleziano decise di estendere ulteriormente il progetto di decentramento dell'impero, affiancando, ai due Augusti, due Cesari, con l'incarico di presidiare rispettivamente i confini settentrionali (Britannia e Gallia) e quelli danubiani. L'impero risultò così diviso in quattro parti (in grassetto i nomi con cui i tetrarchi vengono di solito richiamati nei manuali storici):

Caio Aurelio Valerio Diocleziano, Augusto senior, ebbe il governo diretto della Tracia, Asia ed Egitto;
Caio Galerio Valerio Massimiano fu nominato Cesare dei Balcani, Tracia esclusa e quindi subordinato a Diocleziano;
Marco Aurelio Valerio Massimiano, in qualità di Augusto junior, ebbe il governo dell'Italia, Spagna e Africa;
Flavio Valerio Costanzo (noto anche come Costanzo Cloro), fu nominato Cesare della Gallia e della Britannia e quindi subordinato a Massimiano.

Allo scopo di garantire una linea naturale di successione, Diocleziano decise che ogni Augusto, dopo 20 anni di governo, avrebbe ceduto il potere al  proprio Cesare, il quale, divenuto Augusto, avrebbe a sua volta nominato un Cesare di fiducia. Questa dunque sinteticamente era, negli intenti di colui che l'aveva concepita, la tetrarchia (governo di quattro), un'organizzazione fortemente decentrata dello stato, ma non priva di unitá di comando, in cui l'Augusto senior dettava il disegno politico e gli altri, Augusto junior e Cesari, provvedevano all'esecuzione, in autonomia di gestione. Con il passaggio dalla diarchia alla tetrarchia, l'ideologia del sistema si adeguò: come Diocleziano e Massimiano Erculio erano rispettivamente figli di Giove e di Ercole, così Galerio, attraverso l'istituto dell'affiliazione, lo divenne di Diocleziano  con l'appellativo di "Giovio" e Costanzo di Massimiano, con l'appellativo di "Erculio". All'uno e all'altro fu conferito il titolo di "nobilissimus Caesar", entrambi entrarono a far parte della "gens Valeriana", tutti furono vicendevolmente vincolati dalla "pietas", l'etica della gratitudine agli dei e dell'affetto per i consanguinei.
(3) GENIO POPVLI ROMANI (Al Genio del Popolo Romano). La tipologia monetale del Genio del Popolo Romano, per l'ampia diffusione in tutto l'impero, fu utilizzata da Diocleziano per sottolineare la visione ecumenica della romanità. Agli occhi della gente comune, civili e militari, il follis, la moneta di tutti i giorni della prima Tetrarchia (in contrasto con gli antoniniani coniati precedentemente con tipologia continuamente mutevole), era associata all'idea della singolarità dell'essere romani e della solidità della valuta (un po' come il dollaro ai giorni nostri).
(4) La stessa tipologia di figura fu battuto dalla zecca di Alessandria nel nome di tutti e quattro i Tetrarchi in carica nel 301 d. C.:
  • IMP C DIOCLETIANVS P F AVG (Diocleziano - RIC 32a - v. link);
  • IMP C M A MAXIMIANVS P F AVG (Massimiano Erculio - RIC32b - v. link);
  • FL VAL CONSTANTIVS NOB CAES (Costanzo Cloro - RIC 33a - v. link);
  • GAL VAL MAXIMIANVS NOB CAES (Galerio - RIC 33b - v. link).
(5) Il segno di zecca per questa moneta, , è composto da tre elementi, la lettera A in alto a destra che denota l'officina monetale (la prima di cinque attive nel periodo, descritte dalle lettere greche, A, B, Γ, Δ, ε); il nominativo di zecca in esergo, ALE (ALE=ALExandria in Egitto); il gruppo "XX I" per il quale si danno due spiegazioni (v. Studies in the byzantine monetary economy c. 300-1450 by Michael Handy, Cambridge University Press, 1985):
a) che indicasse che la lega metallica utilizzata mescolasse 20 oboli d'argento in una libbra di bronzo oppure
b) che indicasse che la moneta valeva 20 denari.
Allo stato delle conoscenze non è possibile avallare alcuna delle due spiegazioni ma è assai probabile che una almeno sia sostanzialmente corretta.

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