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Giulia Domna, sacerdotessa di Vesta
12.10.2015
Da https://www.facebook.com/groups/347736676069/?fref=ts 0217
2,9g
Giulia Domna? Giusto?

fig. 1
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Roma, 14.10.2015
Di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta di figura:

Denario1, zecca di Roma, 193-96 d. C.2, RIC IV/I 538 (pag. 165), BMC V 56 (pag. 28), Cohen IV 221 (pag. 123), indice di rarità "S".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. IVLIA DO - MNA AVG3. Busto di Giulia Domna a destra, drappeggiato, testa scoperta, capelli ondulati in quattro pieghe orizzontali, raccolti dietro la testa in un grosso nodo.
R. VE - S - TA4. Vesta velata, assisa a sinistra sorregge, con la mano destra protesa, il palladio e, con la sinistra, obliquamente uno scettro.

La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s6611.html *BRC* Julia Domna Silver Denarius - Vesta Item number: 8332071438 Julia Domna Silver Denarius - Vesta Obv: IVLIA DOMNA AVG, draped bust rightRev:  VESTA, Vesta, veiled, seated left on throne. holding palladium and sceptre, 2.9gr Sear 6611; RSC 221; RIC 538 (Septimius Severus).
  2. http://www.wildwinds.com/coins/ric/julia_domna/RIC_0538.1.jpg Julia Domna AR Denarius 3.47g. Obv:  IVLIA DOMNA AVG, draped bust right Rev: VESTA, Vesta, veiled, seated left on throne, holding palladium and sceptre. Sear 6611; RSC 221; RIC 538 (Septimius Severus). With permission of Freeman & Sear - Mail Bid Sale 17, Lot 440, Dec 2009.
  3. http://www.acsearch.info/search.html?id=218 Forvm Ancient Coins http://www.forumancientcoins.com/ Description Julia Domna, Augusta 194 - 8 April 217 A.D.
    2996. Silver denarius, RIC IV 538, RSC III 221, F, Rome mint, 2.03g, 18.1mm, 180°, 193 - 196 A.D.; obverse IVLIA DOMNA AVG, draped bust right; reverse VESTA, Vesta seated left, veiled, palladium in right, scepter in left; scarce; SOLD.
  4. http://www.acsearch.info/search.html?id=714134 Freeman & Sear http://www.freemanandsear.com/ Mail Bid Sale 17 440 (« | ») 15. December 2009 Description
    Julia Domna, wife of Septimius Severus (AD 194-217). Silver denarius (3.47 gm). Ca. 194-196. IVLIA DO—MNA AVG, draped bust right, hair in chignon in back / VE—S—TA, veiled Vesta enthroned left, holding in outstretched right hand Palladium standing facing and transverse scepter in left. RIC 538 (S). RSC 221. RCV 6611. Nearly mint state. Ex A. Lynn Collection; Triton VI, 14-15 Jan. 2003, lot 972. Estimate: $150.
  5. http://numismatics.org/collection/1944.100.50315 Reference: RIC IV Septimius Severus 538 (denarius) Reference: BMC.28.56 Axis: 12 Measurements Weight: 2.64 Diameter: 17.5 Typological Description Date Range From Date: AD 193 To Date: AD 196 Obverse Description: Bust draped right Portrait: Julia Domna Reverse Description: Vesta seated left holding palladium in right and sceptre in left Deity: Vesta.
  6. http://numismatics.org/collection/1997.10.9 Reference: RIC IV Septimius Severus 538 (denarius) Reference: BMC.28.56 Axis: 5 Measurements Weight: 2.54 Diameter: 17 Obverse Description: Bust draped right Portrait: Julia Domna Reverse Description: Vesta seated left holding palladium in right and sceptre in left
    Deity: Vesta. Date Range From Date: AD 193 To Date: AD 196.
  7. Vcoins1 Julia Domna Denarius, Vesta reverse, RIC IV 538, scarce 193-196 AD, Rome. Obv: IVLIA DOMNA AVG, draped bust right. Rev: VESTA, Vesta, veiled, seated left, holding palladium and sceptre. 17-18mm, 3.21g RIC IV, Part 1, 538 (S) Nice very fine, a nice bust. Prezzo: CHF72.00 US$74.93.
  8. Vcoins2 Julia Domna 193-217 AD Silver Denarius. Vesta. RIC 538 (s) Scarce 193-217 AD Wife of Septimius Severus Silver Denarius (3.69gm) Rome Mint 193-196 AD Obv: IVLIA DOMNA AVG ; Draped bust right. Rev: VESTA ; Vesta seated left wearing full-length cloak, holding the Palladium and scepter. RIC IVi, 538 (s) scarce Sear II (2002), #6611. Rates for: 10/12/2015 Price: US$ 57.00 €50.12.
  9. http://www.acsearch.info/search.html?id=25400 Forvm Ancient Coins http://www.forumancientcoins.com/ Web Shop - (« | ») Result 75 USD Description Julia Domna, Augusta 194 - 8 April 217 A.D. 30299. Silver denarius, RIC IV 538, RSC 221, VF, Rome mint, 3.402g, 18.2mm, 180°, 193 - 196 A.D.; obverse IVLIA DOMNA AVG, draped bust right; reverse VESTA, Vesta enthroned left, veiled, palladium in right, scepter in left; $75.00.
  10. http://www.acsearch.info/search.html?id=1624779 Jean Elsen & ses Fils S.A. http://www.elsen.be/ Auction 117 331 (« | ») 15. June 2013 Estimate 75€ Result 85€
    Description JULIA DOMNA, femme de Septime Sévère, AR denier, 193-196, Rome. Droit : IVLIA DO-MNA AVG B. drapé à droite. Revers : V E- S- T A Vesta assise à gauche, tenant un palladium et un sceptre. Ref.: BMC 28, 56; RIC 538; C., 221. 3,39g, Patiné.
Veniamo alle conclusioni. Per quanto consentito da una valutazione a distanza, la moneta presenta caratteristiche ponderali e di stile non difformi dalle monete d'epoca di pari tipologia.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:

(1) Denario (argento). Il peso del denario durante il regno congiunto di Settimio Severo e Caracalla è indicato da BMC in 3,24 g (media su 458 esemplari battuti dalla zecca di Roma). Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche dei denari della tipologia di figura reperiti nel web:

Riferimenti Peso (g.) Diametro (mm) Asse di conio (ore)
1 2,9 - -
2 3,47 -  -
3 2,03 18,1
4 3,47 - -
5 2,64 17,5 0
6 2,54 17 5
7 3,21 17-18 -
8 3,69 - -
9 3,402 18,2 6
10 3,39 - -

La moneta di figura, del peso di 2,9g, rientra nei margini di variazione ponderale dei conȋ d'epoca.
(2) Monete con la leggenda del dritto IVLIA DOMNA AVG sono databili 193-96 d. C..
(3) IVLIA DOMNA AVGusta. La storia di Giulia Domna si svolge nel segno degli astri (v. link). L'oroscopo la portava a credere che un giorno sarebbe diventata regina. Suo padre, Giulio Bassiano (nome che Giulia avrebbe poi trasmesso al figlio Caracalla), era sacerdote e custode di un tempio ad  Emesa in Siria dove si venerava il frammento di una stella  caduta dal cielo. Settimio Severo, generale romano, da poco vedovo e credente negli astri a lui si era rivolto per un presagio sul futuro. Fu così che i destini di colei che sapeva di diventare regina e di colui che aveva tutta l'ambizione di diventare re si incrociarono e l'unione fu inevitabile. La grande occasione per Settimio Severo si presentò nel 193 d.C. quando, alla morte di Pertinace, i pretoriani misero all'asta al migliore offerente il seggio imperiale. Concorsero l'effimero Didio Giuliano, che durò come imperatore appena 66 giorni prima di essere ucciso dagli stessi pretoriani, poi Pescennio Nigro, Clodio Albino e Settimio Severo che prevalse sui suoi avversari e dette inizio ad una monarchia ereditaria di stampo militare. Egli governò sino al 211, anno della morte. Giulia si fece conoscere nei salotti romani per le doti di intelligenza e cultura, sino a diventare punto di riferimento per la vita religiosa e filosofica del tempo. L'influenza che esercitò anche nella vita politica trova riscontro sul rovescio di quelle monete che parlano di lei come di "Mater Senatus" e "Mater Patriae". Altre monete narrano la sua influenza nell'ambito militare ("Mater Castrorum"). Giulia dette al sovrano due figli maschi, Caracalla e Geta (e alcune femmine non passate alla storia), purtroppo inetti e incapaci a cui il padre volle tuttavia concedere il titolo di Augusti, rispettivamente nel 198 e nel 209. I due fratelli non andavano molto d'accordo ma Giulia cercò di stemperarne il carattere. Alla morte di Settimio Severo fu lei che dietro le quinte seguì gli affari di stato senza tuttavia riuscire ad impedire il peggio. Si narra che Caracalla, stanco di condividere il potere con il fratello lo uccidesse nel 212 alla presenza della madre e ne decretasse la "damnatio memoriae". Nonostante il dolore per la perdita del figlio, Giulia appoggiò quello superstite il cui governo fu caratterizzato dalla crudeltà verso gli avversari o sospetti tali e dalla stravaganza nei comportamenti. Nel 217, mentre era in viaggio in Mesopotamia da Edessa a Carrhae dove intendeva visitare un celebre tempio dedicato al siriano dio Lunus, Caracalla fu ucciso da un soldato della guardia del corpo su istigazione di Macrino, capo dei pretoriani, e Giulia finì esiliata ad Antiochia. Il dolore per la perdita dell'ultimo maschio e del potere di cui disponeva la portarono nello stesso anno al suicidio attraverso il rifiuto del cibo. Chi sa cosa le avevano detto le stelle!
(4) VESTA. Quella rappresentata sul rovescio della moneta munita di palladio, emblema della Roma eterna e con lo scettro della maestà regale è la Vesta imperiale del Palatino onorata non solo nel tempio a lei dedicato nella città di Roma ma in un apposito tempio all'interno del palazzo imperiale. Giulia Domna, al momento in cui il marito diventa Pontefice Massimo, diventa lei stessa la massima autorità religiosa in campo femminile e a lei, come sacerdotessa di Vesta, sono dovuti gli onori delle vergini vestali (v. BMC pa, lxxxvi).

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