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Tremisse di Anastasio II
10.9.2013

... Moneta d'oro falsa oppure originale?
1,5 cm di diametro
peso 0,5g
[dal forum lamoneta.it]
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 28.9.2013
Egregio Lettore,
nell'impossibilità di decrittare la leggenda della moneta in esame e in mancanza di un catalogo completo della monetazione bizantina, non mi è rimasto che tentare di identificare la moneta attraverso il gioco delle somiglianze di stile con le monete di area bizantina presenti nel web. La ricerca ha messo in luce che i tremissi della dinastia eracliana (v. tabella allegata), in particolare quelli battuti dalla zecca di Siracusa, presentano notevoli affinità di stile con quello in esame. Spicca tra tutti il tremisse di Artemio Anastasio di cui al link1 (venduto all'asta da "deamoneta" e citato come esempio da wildwinds), per le straordinarie affinità che manifesta con la moneta di figura, sia per quanto concerne il tipo del dritto e del rovescio che per la forma del tondello. Su questa base ho dato della moneta di figura la lettura che segue:

AV Tremisse1, zecca di Siracusa, Sear 1473b

Descrizione sommaria:
D. D N ARTEMIUS AN AV Anastasio I2, busto diademato, paludato e corazzato a destra.
R. VICTORIA ...  Croce potente su base lineare3. Segno di zecca CONOB in esergo.4
  1. http://www.deamoneta.com/en/auctions/view/85/294 294 Anastasius II (Artemius), 713-715. AV Tremissis (15mm, 1.17g, 6h). Syracuse. Diademed, draped and cuirassed bust r. R/ Cross potent. MIB 13; DOC -; Sear 1473b; Spahr 289. Extremely rare. VF Estimate: 500 £ Starting price: £ 400 Realized price: £ 500
  2. http://www.wildwinds.com/coins/byz/anastasius_II/sb1473b.jpg Anastasius II (Artemius) (713-715). AV Tremissis. Syracuse. 1.17g. Obv: DN ARTEMIUS AN AV (or similar), diademed, draped, and cuirassed bust right. Rev: VICTORIA.., Cross potent on base. Mintmark CONOB. SB 1473b. Spahr 289. Extremely rare. Very Fine
    Base price: € 600 Current bid: € 600 Courtesy of londonancientcoins on deamoneta.com, Dec. 2010.
Veniamo alle conclusioni: al di là del peso della moneta, assolutamente anomalo ma possibilmente legato all'approssimazione nella misura, desta seria perplessità la moneta in esame perché appare sovrapponibile, anche nella forma del tondello (v. tabella in fondo pagina), a quella di cui al link1 sopra citato. Alla luce di ciò, sono portato a ritenere che la moneta in esame sia una replica del tremisse di cui al link sopra citato.5

Giulio De Florio

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Note:


(1) Il periodo che da Anastasio I (491–518) si prolunga sino alla metà dell'ottavo secolo è caratterizzato dall'impiego come moneta circolante di tre nominali aurei, il solido di 4,55g e le sue frazioni ossia il semisse che pesava la metà e il tremisse che pesava un terzo (c. 1,5g). Dalla tabella allegata si evince che i tremisse eracliani non scendevano mai sotto il peso di 1g. Da qui l'anomalia della moneta di figura, il cui peso indicato dal lettore, posto che sia corretto, è di soli 0,5g.
(2) Dominus Noster ARTEMIVS ANastasius AVgustus. Traggo dal DEI (Diz. Encicl.Italiano) il profilo biografico che segue dell'imperatore Anastasio II:
"Artemio, questo il nome alla nascita dell'imperatore, era un alto funzionario civile quando, alla deposizione di Filippico (713), fu elevato al soglio imperiale per volere del senato e del popolo, ribellatisi contro l'elemento militare e i fautori del monotelismo (dottrina cristologica, diffusa nella Chiesa bizantina nel 7° sec., elaborata per superare le dispute attorno al modo di operare delle due nature in Cristo - v. DEI). Artemio cercò di ristabilire l'ordine e l'ortodossia, ma, avendo inviato una flotta a Rodi (714) contro gli Arabi, le truppe del distretto di Opsichion (v. mappa) si ammutinarono, determinando una più vasta rivolta militare (715) in seguito alla quale l'imperatore abdicò (gennaio 716) e si ritirò a vita sacerdotale, a Tessalonica. Nel 717 Artemio tentò una rivolta con l'appoggio dei Bulgari; ma da questi fu consegnato all'imperatore Leone III Isaurico, che lo fece decapitare nel 721."
(3) La croce potente è una croce munita di una barra all'estremità di ciascun braccio (v. http://www.lawrence.edu/dept/art/buerger/catalogue/133.html). Il sito http://www.doaks.org/resources/publications/doaks-online-publications/byzantine-studies/byzantine-coinage/byzcoins.pdf/view fornisce la seguente indicazione: Verso la fine del 6° secolo, sotto Tiberio II (578–82), si verificò una novità, verosimilmente come conseguenza di un sogno: una nuova immagine, la Croce sui gradini, sostituì l'arcangelo Michele sul rovescio del solido. Poco più tardi, all'inizio del 7° secolo, una grande croce su un globo oppure una semplice croce sostituì l'immagine della Vittoria che in Oriente era sopravvissuta alle divisioni del solido.
(4) CONOB è il segno della zecca di Costantinopoli, formato dall'unione di"CON" (che sta per CONstantinopolis) e di "OB" (OB, dal greco όβρυζος=di oro puro) che per le monete auree indica l'elevata percentuale di fine nella lega metallica. Ciò premesso, c'è da aggiungere che monete con il segno CONOB furono emesse anche dalle zecche italiane, in particolare da quella di Siracusa.
(5) Riporto il difforme parere di "numizmo"del forum lamoneta.it che sostiene che la moneta "... potrebbe essere autentica, oltretutto non vedo la citata identità di tondello tra questa e l'esemplare deamoneta, ma solo una  approssimata somiglianza, peraltro ampiamente possibile, mentre i posizionamenti relativi sono differenti, il che escluderebbe la clonazione."
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