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Vespasiano, il caduceo e le cornucopie incrociate
13.10.2002
Volevo complimentarmi con lei per il suo sito davvero ben curato sulle monete antiche, specialmente per quanto riguarda la parte storica. Vedendo il suo sito (specialmente quello sulle monete di Tito/Vespasiano) ho potuto capire di avere una monete di grande valore storico simile a quella vista sul suo sito. La moneta di cui le invio un'immagine, pesa 11 grammi, sembra di bronzo o ottone, non viene attratta da calamita, misura 2.57 cm di diametro, penso che la leggenda sia quella vista sul suo sito, la faccia in rilievo rispetto la moneta è orientata verso sinistra ed ha una corona di alloro come quella degli imperatori. il retro non ho capito bene cosa possa raffigurare e mi piacerebbe sapere che significato abbia. Spero che mi possa dare maggiori informazioni su questa moneta ed attribuirle un valore.
Fiducioso in una sua risposta, ringraziandola in anticipo, colgo l'occasione per porgerle i miei più cordiali saluti.
fig. 1
Roma, 15.10.2002
Caro Lettore,
la sua moneta viene classificata dal Cohen al n° 317 del suo catalogo. Eccone la descrizione (1):

Dupondio - oricalco - zecca di Commagene (Asia Minore) - 74 d.C.
D. Testa di Vespasiano laureata a sinistra.  (2)
R. Caduceo (3)alato in piedi tra cornucopie incrociate. (4)

Il Mattingly descrive tre varianti di questa moneta presenti nel Medagliere del British Museum, tra loro diverse per piccoli particolari della leggenda. Esclusa, tra le tre, la variante BMC 889, perché la prima "A" di VESPASIAN in fig. 1 mi sembra priva del trattino orizzontale, non sono in grado di discriminare tra le altre due (BMC888 e BMC890) perché i piccoli particolari che le distinguono sono andati persi con l'abrasione.
Le tre varianti sopra citate pesavano rispettivamente 12,27/11,62/12,99 e avevano come diametro 27,94/26,67/29,21 mm.
Sostiene il Mattingly esserci pochi dubbi che la zecca sia Commagene: ".. la tipologia del caduceo e delle cornucopie incrociate nasce in quel paese e richiama le emissioni di Tiberio, anch'esse attribuite a quella zecca. Tiberio aveva per primo incorporato Commagene nell'impero ma, sotto Caligola, la regione era stata restituita ai governanti locali. Vespasiano, nell'annettere il paese nel 72 d.C., aveva riportato in vita la tipologia monetaria battuta da Tiberio. Lo stile, decisamente buono, regge il confronto con Roma ma l'assenza delle lettere SC (il Senatus Consulto tipico della monetazione romana in bronzo) fa pensare ad un'emissione provinciale. 

Venendo alla sua moneta, ritengo che le caratteristiche fisiche da lei descritte e la tipologia quale mi appare dall'immagine siano compatibili con un dupondio d'epoca.
Un'immagine molto chiara della moneta (in condizioni TTB - più che "bellissimo") è disponibile nel sito:
http://www.cgb.fr/monnaies/vso/v11/fr/monnaies59e6.html?depart=244&nbfic=2499
insieme ad una stima di valore (2000 FRF = c. 305,00 Euro). Tuttavia, a mio avviso, considerato lo stato di conservazione della sua moneta, non credo che possa superare il valore di 30 Euro.

Note:
(1) Le parti in rosso della leggenda sono ricostruite, perché abrase.
(2) Si ricorderà che il titolo proprio del sovrano è "Augusto" (AVG), l'appellativo CAESAR è dinastico (la dinastia dei Flavi, cui Vespasiano appartiene, si richiama idealmente a quella Giulio-Claudia), il titolo IMPerator è l'attributo del comandante supremo dell'esercito.
(3) Il cadùceo o caducèo tra le cornucopie era simbolo di pace e prosperità. Il c. era anche attributo di Mercurio, il dio del commercio,  che lo aveva ricevuto in dono da Apollo a cui aveva restituito la lira. Dunque la metafora è trasparente, Vespasiano restituisce ai Romani la pace e la prosperità che consentono lo sviluppo degli scambi e del commercio.
(4) Gli altri titoli di Vespasiano citati nel rovescio della moneta sono: Pontefice Massimo (PON MAX), Tribuno (TRibunicia Potestas), Pater Patriae (PP), Console (COS) e Censore (CENS). Il quinto (V) consolato conferito al sovrano consente di datare la moneta al 74 d.C. .

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