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Quadrante di Lucera
10.10.2002
La moneta in questione e' di colore rossiccio, probabilmente fatta di rame, diametro di 2,5 cm e peso 16,5g. Una faccia della moneta rappresenta una testa e subito sotto il collo ci sono 3 piccoli cerchi; l'altra faccia rappresenta un'imbarcazione con una L sul lato destro e la scritta ROMA in alto e anche qui 3 piccoli cerchi in basso.
Allego facce moneta scannerizzate. Attendo cortese risposta e valutazione. Grazie.
fig. 1
Roma, 12.10.2002
Caro Lettore,
ecco di seguito la descrizione che il Crawford dá della sua moneta (v. Craw - 97/13a) (1):

Zecca: Lucera - 211÷208 a.C.
Bronzo - quadrante
D. Testa di Ercole a destra; sotto " °°° " .
R. Prua di nave a d.; sopra ROMA; dinanzi " " ; sotto " °°° " .

Essa faceva parte di un'emissione esclusivamente in bronzo che comprendeva, oltre al quadrante (valore, 3 once; segno del valore 3 palline), i seguenti nominali il "dextans" (valore, 10 once), il semisse (6 once), il "quincunx" (5 once), il triente (4 once), il sestante (2 once) e l'oncia. L'oncia valeva 1/12 di asse e l'asse, al tempo dell'emissione, aveva un peso che, per effetto della svalutazione, era ridotto a circa 45 g.. Di conseguenza il quadrante doveva aggirarsi mediamente intorno agli 11 g. ma il concetto era quello che, con una data quantità di bronzo, il monetiere doveva produrre un predeterminato numero di monete, sicché era accettata una certa variabilità di peso tra esemplari diversi dello stesso nominale (maggior cura nella determinazione del peso si aveva invece per le monete di metallo pregiato). Il segno " " sta ad indicare la zecca di emissione, Lucera; si tratta di un'emissione abbondante, nel nome di ROMA, in un periodo storico in cui ROMA aveva ancora convenienza ad attribuire importanza alle zecche periferiche. Ma, dopo la battaglia del Metauro (207 a.C.) e la distruzione dell'esercito di Asdrubale, accorso in Italia in aiuto di Annibale, Roma aveva ormai preso sotto saldo controllo la situazione politica e militare in Puglia e il segno " "  sparì dalle monete.
Per questa moneta possiedo una valutazione (30 Lst) un po'datata, fornita dal Sear (1981) al categorico 125 del suo catalogo.(2)

Nello specifico della sua moneta, osservo che:

  1. è un po' sovrappeso ma, come ho già osservato, ciò potrebbe rientrare nella "norma" del bronzo romano;
  2. ha purtroppo perso la patina antica, probabilmente perchè sottoposta ad un radicale e non rispettoso procedimento di pulizia.
Non ho elementi per dubitare della sua autenticità, tuttavia la certezza si è persa, a mio avviso, con la patina antica.

La saluto cordialmente.
Giulio De Florio
 

Note:
(1) La moneta viene classificata, con il categorico S.178 d, dal Sydenham il quale  sposta in avanti la data di coniazione al 182÷172 a.C.
(2) Valutazioni più recenti trovate nel web si riferiscono, probabilmente, ad una tipologia diversa (priva del segno di zecca). Le fornisco lo stesso per completezza di informazione:

http://www.cgb.fr/monnaies/rome/listes/lr77.html
http://www.cgb.fr/monnaies/rome/listes/lr82.html
http://www.cgb.fr/monnaies/rome/listes/lr86.html
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