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Severo Alessandro, Nicea e Afrodite con Eroti
20.8.2012
Buongiorno Dott. De Florio,
ho trovato questa moneta soltanto nel sito che allego, unitamente al mio esemplare.
Vorrei qualche informazione in più. La moneta misura 20mm e pesa 5,64g.
Per l'identificazione, l'unico trovato è:
Prolegomena to a Study of Eros on Roman Provincial Coinage veda Type 35 Eros with crouching Aphrodite.
Oppure digiti su Google:
Prolegomena to a Study of Eros on Roman Provincial Coinage by Francis Jarman / Patricia Lawrence 
Grazie.
Cordialità.
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 3.9.2012
Egregio Lettore,
la monetazione greca provinciale dell'Asia Minore è un campo molto vasto per il quale esistono banche dati e manuali di settore ma non un soggetto unico, paragonabile al RIC (per la monetazione imperiale romana), che copra tutta l'area. Qualche tentativo di approccio globale è attualmente in via di sviluppo, come ad esempio quello del portale http://rpc.ashmus.ox.ac.uk/, limitato al momento alla monetazione degli Antonini (AD 138–192) o la raccolta, ad opera di volenterosi, di foto e schede informative sulle monete provinciali dell'Asia Minore, derivanti da aste numismatiche o da collezioni, ordinati cronologicamente e per zecca; purtroppo la menzionata raccolta è incompleta. Quanto ai cataloghi, a parte quelli reperibili nelle sole biblioteche specializzate (tipo gli SNG o il catalogo delle monete del British Museum), di disponibili in rete ve ne sono pochi e dotati di sistemi di accesso antiquati. Nell'impossibilità, per ragioni di tempo, di approfondire l'argomento in biblioteca, mi limiterò pertanto a riassumere i risultati della ricerca svolta via internet:

AE201, Nicea di Bitinia2, 222-234 d. C., Waddington Recueil Général (RG3 588 pag. 473)

Descrizione (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate e non più leggibili):
D. Μ ΑΥΡ CΕΥE ΑΛΕΞΑΝΔΡOC AVΓ. Severo Alessandro, testa laureata a destra.3
R. NI-KAIE/ΩΝ, in esergo.4 Afrodite accovacciata a destra, ignuda, tranne che per un panno sulla coscia sinistra, si rimira allo specchio5 che, alle sue spalle,
un Erote munito di fiaccola, impugna con la mano sinistra; un altro Erote, alla sua destra, sorregge una fiaccola.6

La ricerca nel web di monete di pari tipologia ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.asiaminorcoins.com/gallery/displayimage.php?pid=288 Coin ID #288 Nikaia (AD 222-234) AE 22 - Severus Alexander, 222-234 AD. AE22 (4.16g, 8h). M AVP CEVH AΛEXANΔPOC AVΓ, laureate head right / NIKAIEΩN, Aphrodite-Venus kneeling right, nude but for cloth draped across her lap, flanked by two winged Erotes, each holding a torch, with the one on the left also holding up a mirror, which Aphrodite turns to gaze into. Good VF, smooth olive green patina. Important mythological type. RG p. 473, 588 Valuation CNG Coin Shop #155714 ($795); Francis Jarman Collection.
  2. http://www.forumancientcoins.com/board/index.php?action=dlattach;topic=80184.0;attach=181057 AE 20; 4.65 g; 2h Obverse: Severus Alexander, laureate, bust right Reverse: Aphrodite crouching attended by two Erotes holding torches. Ref: RG 588.
Venendo alle conclusioni, osservo innanzi tutto che la ricerca effettuata appare sbilanciata sulla monetazione della Turchia Settentrionale, limitatamente alla quale, con l'ausilio del catalogo Waddington, è possibile svolgere un'indagine abbastanza particolareggiata. Contributi di altre fonti, come wildwinds o asiaminorcoins sono risultati assai modesti. Tuttavia, se si dà credito alla fonte da lei citata, l'Afrodite accovacciata è tipica solo di alcune città della costa settentrionale della Turchia e ciò conferma i dati raccolti in questa indagine. La tipologia in argomento inoltre sembra apparire per la prima volta ad Anisus, nel 137/8 con Sabina, moglie di Adriano, ma trovò successivamente ampio spazio nella monetazione solo con la dinastia severiana. Sembra infine che la tipologia di figura (Afrodite allo specchio e i due Eroti) sia esclusiva della zecca di Nicea.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) La raccolta, Waddington Recueil Général, nel classificare la moneta in esame al n° 588 pag. 473 del terzo volume, ne indica la collocazione (presso la Biblioteca Nazionale di Parigi - Cabinét des médailles) e le caratteristiche fisiche, AE20 (cioè bronzo di 20mm di diametro, esattamente come la moneta del lettore). Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche di due monete della tipologia di figura reperite nel web che raccolgo in tabella:

Link Peso (g.)  Asse di conio (ore)
Diametro (mm)
1 4,16 8 22
2 4,65 2 20
Dalla tabella si evince che la moneta di figura presenta caratteristiche fisiche (5,64g, c. 26mm) non difformi da quelle dei conî d'epoca.
(2) Nicea (oggi Isnik in Turchia, vedi mappa), famosa città dell'antica Bitinia, situata sulla riva orientale del lago Ascania nella regione di Marmara, era originariamente chiamata Antigonea, dal nome del sovrano che la costruì attorno al 300 a. C. Successivamente Lisimaco ne cambiò il nome ribattezzandola Νίκαια in onore della moglie. Fu residenza reale e, sotto la dominazione romana, importante centro dell'Asia Minore. Fu sede del primo concilio ecumenico del mondo cristiano che ebbe inizio il 20 maggio del 325 d. C. Al tempo degli imperatori di Bisanzio costituì base avanzata di Costantinopoli nella lotta contro i Turchi. Nel 1330 fu conquistata dal turco Orchan (notizie tratte da http://www.bible-history.com/maps/romanempire/Nicaea.html).
(3) Μαρκος ΑΥΡηλιοc CΕΥηροs ΑΛΕΞΑΝΔΡOC AΥΓυστοc (equivalente latino di Marcus Aurelius Severus Alexander Augustus).
(4) NIKAIEΩΝ  è l'etnico (moneta battuta nel nome dei Niceni).
(5) Riprendo dal sito http://cojs.org/cojswiki/Aphrodite,_2nd_century_CE alcune note sulla rappresentazione di Afrodite in epoca greco-romana: "Fin dai tempi ellenistici le immagini scultoree di Afrodite nuda hanno rappresentato una sintesi di sessualità, fertilità, e santità. Sembra che il corpo nudo femminile, impersonato dalla sensuale Afrodite, sia divenuto per la prima volta oggetto popolare di rappresentazione nella scultura alla fine del II secolo a. C. La popolarità di tali immagini continuò in epoca romana, quando Afrodite-Venere fu venerata sia da un punto di vista religioso che, politicamente, come madre di Enea, il mitico padre del popolo romano, e più tardi come patrona della famiglia imperiale romana. L'ampia diffusione di sculture e statuette di Afrodite nuda, così come la sua rappresentazione in pittura e in altri mezzi ed il suo ruolo importante nei programmi decorativi di case private, ville e giardini del periodo romano, indicano che Afrodite non può essere liquidata come una figura bella e sensuale o come ornamento puramente secolare, al contrario, in epoca greco-romana l'immagine di Afrodite era profondamente significativa e potente. La sua presenza nelle case, nei giardini, e nelle tombe suggerisce che si trattava di una dea profondamente venerata, costantemente invocata e accolta con favore in contesti intimi e privati."
Nella monetazione provinciale, Afrodite era rappresentata sul rovescio delle monete in associazione all'immagine dell'imperatore o della consorte rappresentata nel dritto. I modelli della rappresentazione della dea erano ispirati alle statue che le città greche più importanti si contendevano per i propri luoghi di culto. Ritroviamo effigiate sulle monete immagini ispirate alla Venere accovacciata di Doidalsas (Doidalsas, scultore della Bitinia, attivo dal 264 a. C.), alla Venere de' Medici o Capitolina (ritratte nell'atto di coprirsi il seno e/o il pube), alla Venere pudica o di Cnido (ritratte nell'atto di coprirsi il pube); Afrodite non è solo questo nella monetazione provinciale; altri tipi sono presenti di cui però non mi occuperò perché diversi dal filone di cui ci stiamo occupando nell'esame della moneta di figura.
Esempi di queste tipologie monetali affini al tema della nostra ricerca sono tratti nella gran parte dal catalogo Waddington Recueil Général che copre l'area dell'attuale Turchia settentrionale, quando non sia stato possibile reperirli nel web:
  • Afrodite accovacciata (crouching/accroupie):
    Nicea in Bitinia, Severo Alessandro, 222-234 d. C., variante "Afrodite tra due Eroti si guarda allo specchio e si liscia i capelli" (RG 588, pag. 473- v. anche il link);
    Gangra-Germalicopolis, nella Paphlagonia Meridionale, Settimio Severo, 208-214 d. C., variante "Afrodite allo specchio che si liscia i capelli" (RG 5 pag. 161);
    Gangra-Germalicopolis, nella Paphlagonia Meridionale, Giulia Domna (moglie di Sett. Severo), 208-214 d. C., variante "Afrodite allo specchio che si liscia i capelli" (RG 25 pag. 164);
    Gangra-Germalicopolis, nella Paphlagonia Meridionale, Giulia Domna (moglie di Sett. Severo), 208-214 d. C., variante "Afrodite allo specchio che si liscia i capelli; Erote alle spalle" (RG 32 pag. 165);
    Amisus, nel Ponto, (Paphagonia, moderna Samsun), Sabina (moglie di Adriano), 137/8 d. C., variante "Afrodite allo specchio" (RG 106 pag. 65);
    Amisus, nel Ponto, (Paphagonia, moderna Samsun , Sabina (moglie di Adriano), 137/8 d. C., variante "Afrodite allo specchio" (British Museum);
    Bithynium/Claudiopolis in Bitinia, Giulia Domna (moglie di Sett. Severo), 208-214 d. C., variante "Afrodite allo specchio che si liscia i capelli" (RG 34 pag. 273);
    Cius, sul Propontis, (Mar di Marmara), Giulia Domna (moglie di Sett. Severo), 208-214 d. C., variante "Afrodite che gira la testa" (RG 61 pag. 321);
  • Afrodite drappeggiata, stante, si mira allo specchio:
    Calchedon in Bitinia, sul Bosforo, Severo Alessandro, 222-234 d. C., (RG 105 pag. 306);
    Seleukeia ad Calycadnum, Cilicia Trachea, (Turchia meridionale), Gordiano III, 238-244 d. C., (SNG Levante 769);
    Seleukeia ad Calycadnum, Cilicia Trachea, (Turchia meridionale), Gordiano III, 238-244 d. C., variante "Afrodite stante si mira allo specchio, alle spalle Erote con torcia, dinanzi piedistallo con vasca dalla quale si abbeverano due colombe" (Lindgren 1589);
    Seleukeia ad Calycadnum, Cilicia Trachea, (Turchia meridionale), Gordiano III, 238-244 d. C.,variante "Afrodite, stante si mira allo specchio tra due Eroti con torcia" (SNG Levante 773);
    Seleukeia ad Calycadnum, Cilicia Trachea, (Turchia meridionale), Gordiano III, 238-244 d. C., variante "Afrodite, stante si mira allo specchio tra due Eroti con torcia" (SNG Levante 774v);
    Seleukeia ad Calycadnum, Cilicia Trachea, (Turchia meridionale), Gordiano III, 238-244 d. C., variante "Afrodite, stante si mira allo specchio tra due Eroti con torcia" (SNG Levante Supp. 202);
  • Afrodite seminuda, stante, porge una mela ad Erote:
    Cius, sul Propontis, (Mar di Marmara), Gordiano III, 238-244 d. C., (RG 102 pag. 327);
    Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia), Giulia Domna, (moglie di Sett. Severo), 208-214 d. C., (RG 120 pag. 364);
    Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia), Giulia Mesa (sorella di Giulia Domna), 228-224 d. C., (RG 183 pag. 373);
    Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia), Giulio Vero Massimo, 236-238 d. C., (RG 199 pag. 375);
    Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia), Gordiano III, 238-244 d. C., (RG 212 pag. 377);
  • Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici o di Venere pudica:
    Nicea di Bitinia, Lucio Vero, 161-169 d. C., Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici, (RG 216, pag. 426);
    Eraclea Pontica (Nord Est della Bitinia), Salonina, 254-260 d. C., Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici, variante una stele di lato (RG 253, pag. 383);
    Tarsos (Cilicia Trachea - Turchia meridionale), Salonina, 254-260 d. C., Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici, variante vaso (hydria) di lato ( BMC pg. 230, 330);
    Apamea Myrlea in Bitinia (nell'antichità porto di Prusa nel Propontis), Giulia Domna, (moglie di Sett. Severo), 208-214 d. C., Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici (RG 66, pag. 256);
    Nikopolis ad Istrum in Mesia (attuale Bulgaria), Giulia Domna, (moglie di Sett. Severo), 208-214 d. C., Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici (Moushmov 1028);
    Nikopolis ad Istrum in Mesia (attuale Bulgaria), Giulia Domna, (moglie di Sett. Severo), 208-214 d. C., Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici, variante Erote di lato (Varbanov 2900);
    in Caria (Turchia sud occidentale), Caracalla and Plautilla, 198-217 d. C., Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici (Max Bernhart, Aphrodite auf griechischen Münzen, 223);
    Saitta (Lydia - Turchia Occidentale), Clodio Albino Cesare, 193-197 d. C., Afrodite nuda nella posa di Venere de' Medici, variante Erote e delfino (Imhoof-Blumer pg. 129, 7 );
    Cesarea Germanica (Germanicopolis), in Bitinia, non lontano da Bursa, Diadumeniano, 218 d. C., Afrodite nuda nella posa di Venere pudica (RG 24, pag. 284).
(6) Gli Eroti illuminano con la fiaccola accesa il volto della dea.
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