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Costanzo II e la Gloria dell'Esercito
25.3.2011
Buon Giorno, Le sottopongo questa moneta "GLORIA EXERCITUS"
1. peso della moneta 1,3 g ;
2. diametro 15 mm ;
3. colore; BRONZO;
4. asse di conio ore 12 ;
5. tipologia della lega metallica bronzo(stimata a vista);
6. presenza di materiale ferroso nel tondello, da accertare mediante una calamita: AMAGNETICA.
Autorizzo l'uso incondizionato delle foto o delle immagini inviate.
La saluto come sempre cordialmente
fig. 1
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Roma, 28.3.2011
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta di figura:

Follis1, zecca di Costantinopoli, 9.9.337÷primavera 340 d. C.
2, RIC VIII 43 (pag. 450)3, indice di frequenza "c3"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. D N CONSTAN-TIVS P F AVG
4. Costanzo II, testa diademata di rosette a destra.5
R. GLOR-IA EXERC-ITVS
6. Due soldati elmati, stanti di fronte, teste girate l'uno verso l'altro, ciascuno sorregge una lancia e uno scudo; tra loro uno stendardo. CONSΓ7, segno di zecca, in esergo.

La ricerca nel web di monete di tipologia simile ha prodotto un solo risultato, riferibile a RIC 43:

http://www.forumancientcoins.com/gallery/displayimage.php?pos=-45389 Constantius II - AE 4 Constantinopolis 337-341 AD pearl-rosette-diademed head right D N CONSTANTIVS P F AVG two soldiers standing either side of a standard GLORIA EXERCITVS (exergue) CONSΘ RIC VIII Constantinople 43 C3 1,72 g 14 mm.

Concludo osservando che, per quanto consentito da un esame a distanza, la moneta appare autentica. Nello stato in cui si trova, il suo valore venale potrebbe aggirarsi attorno ai 10,00€.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Follis. Secondo il RIC, i follis del periodo presentavano le seguenti caratteristiche fisiche indicative: 1,67g., 15/16mm. Da cui si deduce che la moneta in esame (1,3g, 15mm, 12h) presenta caratteristiche fisiche sostanzialmente nella norma.
(2) L'emissione in argomento ha inizio
il 9.9.337 al momento dell'elevazione al soglio imperiale dei tre figli di Costantino il Grande e termine alla morte di Costantino II nella battaglia di Aquileia nella primavera del 340.
(3) L'ultima parte della leggenda del rovescio è fuori campo, pertanto non è possibile stabilire se la leggenda termini o meno con un punto (dot). Le possibilità sono due:

*GLOR-IA EXERC-ITVSº (RIC 27, pag. 449, indice di frequenza "c");
*GLOR-IA EXERC-ITVS   (RIC 43, pag. 450, indice di frequenza "c3").

(4) D N CONSTANTIVS P F AVG. Flavio Giulio Costanzo nacque il 7.8.317, figlio di Costantino I e della moglie legittima Fausta, fu Cesare nel luglio/agosto del 324, Augusto il 9.9.337 (al governo della Tracia e dell'Oriente), morì il 3.11.361. Di seguito alcune note storiche:
L'imperatore Costanzo Cloro (padre di Costantino I il Grande), aveva avuto sei figli legittimi dalla moglie Teodora, tra questi Giulio Costanzo, padre di Costanzo Gallo e del futuro Giuliano l'Apostata, e Delmazio senior. Diversi anni prima del matrimonio, però, aveva avuto un figlio di nome Costantino da Elena, donna di umili origini con la quale aveva convissuto in regime di concubinato, come allora si usava quando le differenze di ceto sociale non consentivano l'unione legale. Alla morte di Costanzo Cloro nel 306, fu Costantino, allora trentenne, ad assumere, per ragione di età e di esperienza (i figli di Teodora erano piccoli), l'eredità paterna; la famiglia di Teodora visse così all'ombra di Costantino. Divenuto imperatore, Costantino, verso la fine del 316, elevò al rango di Cesare, sia Crispo, figlio nato nel 303 dalla propria concubina Minervina, sia Costantino jr, figlio di pochi mesi, nato dall'unione con Fausta, la moglie legittima. Nel 324 anche Costanzo jr, all'età di appena sette anni, fu elevato al rango di Cesare. Crispo morì a Pola nell'autunno del 326, giustiziato forse dopo una condanna per adulterio consumato con la matrigna Fausta, anche lei morta nello stesso periodo o poco dopo. Alla fine del 333 fu fatto Cesare Costante, figlio di Fausta e nell'estate del 335 anche Delmazio (figlio di Delmazio senior) del ramo di Teodora. Dopo la morte di Crispo Costantino condivise con i figli le responsabilità di governo, sicché Costantino jr. ebbe la Spagna, la Gallia e la Britannia, Costante l'Italia, l'Illiria e l'Africa e Costanzo jr le province asiatiche e l'Egitto, mentre Costantino mantenne per sé la penisola balcanica. Prima di morire, nel 337, Costantino si ricordò nel testamento dei nipoti, Delmazio jr e Annibaliano, figli di Delmazio senior, fratellastro di Costantino e ad essi lasciò rispettivamente la penisola balcanica e il governo dell'Armenia e della costa del Ponto. Ciò fu causa della loro disgrazia: alla notizia della morte del padre, Costanzo si precipitò a Costantinopoli dove organizzò una rivolta contro gli zii e cugini discendenti di Teodora. Due fratellastri di Costantino, tra cui Delmazio senior e il padre di Giuliano e sette suoi nipoti, tra cui Delmazio jr. e Annibaliano, furono trucidati. Divennero Augusti il 9.9.337, dividendosi tra loro l'impero, i tre figli che Costantino aveva avuto da Fausta.

Nel 340 Costantino II invase improvvisamente i territori di Costante ma l'impresa fallì e perì in battaglia ad Aquileia. Costante rimase quindi unico Augusto d'Occidente fino a che cadde vittima nel 350 di un complotto organizzato da Magnenzio. La rivolta di Magnenzio durò sino al 353 quando, avuto la peggio nella guerra contro Costanzo II, piuttosto che arrendersi, l'usurpatore preferì il suicidio. A quel punto Costanzo rimase unico sovrano dell'impero romano sino al 3 novembre del 361 quando anch'egli morì per cause naturali mentre si accingeva a muovere col suo esercito per reprimere la rivolta di Giuliano l'Apostata (un profilo biografico più dettagliato su Costanzo II è disponibile nel sito http://it.wikipedia.org/wiki/Costanzo_II).

(5) La zecca di Costantinopoli batté la tipologia monetale in esame contemporaneamente nel nome dei seguenti personaggi:

*D N CONSTAN-TINVS AVG (Costantino II, figlio primogenito di Costantino il Grande e della moglie Fausta, nato nell'agosto 316, Cesare alla fine del 316, Augusto il 9.9.337) - RIC40, pag. 450 (v. link);
*D N CONSTAN-TIVS AVG (figlio secondogenito di Costantino il Grande  e della moglie Fausta, nato il 7 agosto 317, Cesare nell'estate 324, Augusto il 9.9.337) - RIC43, pag. 450 (v. link);
*D N CONST-ANS AVG (Costante, terzogenito di Costantino il Grande e della moglie Fausta, nato nel 323, Cesare il 25.12.333, Augusto il 9.9.337) - RIC45, pag. 450 (v. link).

L'emissione contemporanea della stessa tipologia monetale nel nome dei tre Augusti è indice del comune accordo e legittimazione reciproca.
(6) GLORIA EXERCITVS. Il tipo della Gloria dell'Esercito ha inizio con Costantino il Grande nel 330 e prosegue con i figli. All'interno del tipo si conoscono due varianti, una che prevede due stendardi al centro del campo ed una con un solo stendardo, come nella moneta in esame.
(7) Il segno CONSΓ si compone di due parti: CONS, nominativo di zecca (=CONStantinopolis) e Γ (officina monetale, terza di 11 attive nel periodo).

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