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 Costantino Augusto e i voti ventennali
28.10.2010
Le pongo l’ultimo quesito, la moneta in allegato presenta queste caratteristiche:
non presenta materiale ferroso all’interno ha un diametro di circa 17 - 18 mm e pesa circa 3 - 4 gr. (con bilancia non specifica). Credo si tratti dei voti ventennali di Costantino I. In attesa di risposte in merito la saluto cordialmente.
Autorizzo l'uso incondizionato delle foto o delle immagini inviate.

fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 3.11.2010
Egregio Lettore,
di seguito riporto i dati significativi pertinenti alla sua moneta:

Follis1, zecca di Heraclea, 324 d. C., RIC/VII 64 (pag. 549), indice di rarità "r5"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda obliterate o comunque illeggibili):
D. CONSTAN-TINVS AVG2. Testa laureata a destra di Costantino il Grande.
R. D N CONSTANTINI MAX AVG. VOT/XX
3. Voti ventennali di Costantino inscritti in una corona d'alloro. Segno di zecca 4
.

La ricerca effettuata nel web ha prodotto i seguenti risultati: 

  1. http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_heraclea_RIC_vII_064.jpg *AAH* Constantine I AE3 "Vows XX" Constantine I "the Great" AD 306-337 AE3 "I pledge a twenty years." Obv: CONSTAN-TINVS AVG - Laureate head right. Rev: D N CONSTANTINI MAX AVG - Within wreath is written VOT XX; a (star) subscript and between them. Exe: (star) | SMH(epsilon) (dot) Heraclea mint: AD 324 = RIC VII, 64 , page 549 - British Museum./ 3.01 g. Coin sold at 27/12/2004 EUR 5.54.
  2. http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_heraclea_RIC_vII_064.2.jpg Constantine I AE3 "Vows XX" US $5.50 Jul-24-03 *AAH* Constantine I AE3 "Vows XX" Constantine I "the Great" AD306-337 AE3 Obv: CONSTAN-TINVS AVG Laureate head right Rev: D N CONSTANTINI MAX AVG - Within wreath is written VOT XX; a (star) subscript and between them. Exe:(star) \ SMHA (dot) Heraclea mint: AD 324 = RIC VII, 64 ("A" =Scarce), page 549 - Oxford, 3.60 g.
  3. http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_heraclea_RIC_vII_064,B-o.jpg
    http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine/_heraclea_RIC_vII_064,B-r.jpg Constantine I AE 3.  321-324 AD. OBV/ CONSTANTINVS AVG; his laur. hd. r. REV/ DN CONSTANTINI MAX AVG; wreath enclosing VOT  /  XX; star below. Heraclea mint, 2nd officina. SMHB Pellet in exergue. Van Meter 79, R.I.C. 64 Condition: aFDC/FDC.
  4. http://www.tantaluscoins.com/coins/28087.php Coin type: Roman Imperial Entered by: Scotvs Capitis Added on: Dec 20, 2007 Ruler: Constantine I (Augustus) Coin: AE Silvered Follis CONSTAN-TINVS AVG - Plain diadem head right DN CONSTANTINI MAX AVG - Legend around wreath containing VOT XXX Exergue: Mint: Heraclea (325-326 AD) Wt./Size/Axis: 3.39g / 19mm / -  Rarity: R4 References: RIC VII Heraclea 70. [classif. errata; n.d.r.]
Concludo osservando che, per quanto consentito da un esame a distanza, la moneta appare autentica.

Un saluto cordiale. 
Giulio De Florio

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Note:
(1)
Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche di alcuni follis di Costantino della tipologia in esame battuti dalla zecca di Heraclea:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
Link1 3,01 - -
Link2 3,60 - -
Link4 3,39 - 19

Si evince dalla tabella che le caratteristiche fisiche del follis di figura (3-4g, 17-18mm) non si discostano da quelle dei conî d'epoca.
L'occasione è propizia per rimarcare la distanza che intercorre tra "Numero di esemplari conosciuti nei musei e collezioni importanti", che è alla base dell'indice di rarità "5" indicato per la moneta in esame, e l'effettiva rarità della moneta sul mercato numismatico, visto che della tipologia in esame è stato possibile reperire almeno 2 esemplari battuti dall'officina
ε (v. link).
(2) Il CONSTANTINVS AVGvstvs raffigurato sul dritto della moneta è Costantino I il Grande. Si ricorderà che il 324 è l'anno della sconfitta definitiva di Licinio nella battaglia di Crisopoli del 18 settembre e di conseguenza l'anno della riunificazione dell'impero sotto il dominio unico di Costantino I. I voti ventennali di Costantino (v. nota successiva) furono celebrati in concomitanza con quelli quinquennali dei suoi figli, Crispo Cesare, Costantino Cesare, Costanzo Cesare le cui monete, emesse in quell'anno, recano al rovescio la leggenda, DOMINORum NOSTRORum CAESS VOT V (voti quinquennali dei Nostri Signori Cesari). Da notare l'uso di "Nostro Signore" applicato all'imperatore e ai Cesari (i principi imperiali), assunto poi dalla religione cattolica come appellativo di Gesù Cristo.
(3) Domini Nostri CONSTANTINI MAXimi AVGvsti VOTa XX (vicennalia), cioè "Voti Ventennali del Nostro Signore Costantino Massimo Augusto". Ci si può chiedere cosa fossero questi voti e come vadano interpretati. Il sovrano, in coincidenza con il giorno della propria ascesa al soglio imperiale, poteva chiedere agli dei di conservarlo in buona salute per un certo numero di anni, per esempio per venti (si parla in questo caso di "vota suscepta vicennalia"), in cambio di un sacrificio a cui avrebbe adempiuto alla scadenza; oppure poteva, trascorsi vent'anni dall'ascesa, adempiere una promessa fatta vent'anni prima (si parla allora di "vota soluta"). La questione presentava dei concreti risvolti economici in quanto ogni cinque anni, in coincidenza con l'enunciazione dei voti imperiali, era tradizione che l'imperatore distribuisse a ciascun soldato 5 solidi e una libbra d'argento (il follis era considerato argento anche se di questo metallo era solo placcato), con la conseguenza che lo stato romano, con cadenza quinquennale, doveva elargire un totale stimato di circa 5,5 tonnellate d'oro e 80 d'argento e battere di conseguenza qualcosa come circa 25 milioni di folles (da cui si spiega come mai le monete dei voti inscritti in corona d'alloro siano così comuni). Considerando che l'ascesa ufficiale di Costantino risaliva al 25 luglio del 305, è ben evidente che le monete battute nel 325 enunciavano dei "vota soluta", quelli cioè dovuti per i trascorsi venti anni di regno in buona salute. C'è infine da aggiungere che gli anniversari dell'ascesa duravano un intero anno di regno, sicché, ad esempio,  Costantino poté festeggiare il suo ventennale a Nicomedia il 25 luglio del 325 e a Roma esattamente un anno dopo.
(4) Il segno di zecca si compone
dei simboli */· e delle lettere SMHε. I simboli contraddistinguono l'emissione monetale, le lettere SM stanno per "Sacra Moneta"; H sta per Heraclea (Heraclea Tracica, l'antica Perinthus, città collocata sulla sponda tracica del Mar di Marmara); la lettera greca ε  indica l'officina monetale (la quinta di cinque attive nel periodo). E' opportuno rilevare che dei voti ventennali di Costantino, emessi dalla zecca di Heraclea, furono fatte diverse emissioni che tra loro si differenziano per i simboli presenti nel rovescio. Ciascuna di queste emissioni viene diversamente classificata dal RIC; di conseguenza un'errata o un'incompleta lettura dell'esergo e dei simboli porta con sé inevitabilmente un errore di classificazione. Di ciò ritengo opportuno rendere edotto il lettore in presenza della possibilità che la lettura dell'esergo sia stata effettuata, nelle presenti circostanze, in modo errato a causa dello stato di usura della moneta.

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