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Un manoscritto del '700
22.3.2010
Gentile Giulio de Florio, in un manoscritto del 1700 trovo che furono trovate medaglie(?) con la scritta CAESAR AUGUSTUS da una parte e dall'altra un tondo circondato dal serpente che si morde la coda: esiste qualcosa del genere nelle monete romane? Nello stesso territorio in tempi recenti sono state trovate casualmente monete con una testa clipeata da una parte e dall'altra un fiore a più petali. Significa qualcosa? Cordiali saluti
Testa clipeata/fiore

Fig. 1
Manoscritto del '700
Manoscritto del '700
Fig. 2
Interpretazione del manoscritto
Io n'ho saputo ritrouar questa Pietra, ove sono intagliate le suddette parole, onde la credo sepolta tra le ruine, nepure posso più portare il nome dell'Antiquario, n'essendomi noto hauer havuto solamente: un piccolo fragmento del principio della di lui scrittura, nella quale anco aggiunge essersi ritrouate ne tempi trasandati nelli Castelli, e Territorio di questa Città diverse Medaglie d'Argento, alcune con un Giano bifronte da una parte, e con una Prora, o Poppa di Nave nell'altra; alcune con l'effigie di Romolo da una parte e lettere intorno ROM, e dall'altra un huomo sopra un carro tirato da quattro cavalli al paro con lettere XFNG; Altre con una Testa d'huomo simigliante Marte da una parte, e dall'altra dui Cavalieri con le lettere IIVROM Altre con la testa di Cesare Augusto con le lettere CAESAR AVGVSTVS da una parte e dall'altra il segno della perpetuità, cioè un serpe, che con la bocca tiene l'estremità attorno d'un globo rotondo; altre con una Cresta d'huomo armata da una parte, e dall'altra una testa d'un cauallo imbrigliato con lettere ROM; et alcune altre con una testa e lettere intorno GORDIANVS CAESAR AVG da una parte, e dall'altra l'imagine della Concordia.
Fig. 3
Roma, 27.3.2010
Egregio Lettore,
in figura 1 ho riprodotto le immagini relative a quella che lei chiama "
una testa clipeata da una parte e dall'altra un fiore a più petali".
In figura 2 ho riprodotto il manoscritto del '700 nella parte che descrive le monete dell'antiquario anonimo. In fig. 3 ho fornito l'interpretazione del manoscritto, al meglio delle mie possibilità.
Di seguito tratterò, una per una, ciascuna delle monete sopra citate:

  1. Quello di fig. 1 potrebbe essere un quinqunx di Lucera che reca al dritto la testa elmata di Minerva e al rovescio una ruota ad otto raggi. Vista la pessima qualità dell'immagine che mi ha inviato, una verifica potrebbe farla lei stesso controllando che effettivamente sul dritto sia presente anche il segno del valore (5 globetti) e che all'interno della ruota siano inserite le lettere LOVCERI. Aggiungerò che, se l'interpretazione testé fornita è corretta, il disegno a destra della fig. 1 è errato perché si riferisce piuttosto ad una moneta, con Augusto laureato (e non elmato, come in figura), che reca al rovescio una cometa (v. ad esempio, il link). Nel seguito fornisco alcuni link reperiti nel web relativi ai quinqunx di Lucera:
  2. Il Giano bifronte da una parte, con una Prora, o Poppa di Nave nell'altra (v. manoscritto) è il tipico asse della prua (v. ad esempio il link), moneta di bronzo e non d'argento (come sostiene il manoscritto), di peso progressivamente calante nell'arco dei circa 300 anni in cui circolò a Roma.
  3. La moneta con "l'effigie di Romolo da una parte e lettere intorno ROM, e dall'altra un huomo sopra un carro tirato da quattro cavalli al paro con lettere XFNG" non è identificabile perché non risulta allo scrivente una leggenda con la sequenza XFNG. Sono per altro presenti nella monetazione romana denari che recano al dritto la testa di Roma elmata e al rovescio la quadriga con ROMA in esergo (v. ad esempio il link).
  4. La moneta con una "Testa d'huomo simigliante Marte da una parte, e dall'altra dui Cavalieri con le lettere IIVROM" potrebbe far pensare ad un denario o ad un suo sottomultiplo (v. esempio) che reca al rovescio l'immagine dei Dioscuri a cavallo affiancati e alla carica con la lancia in mano ma anche qui una leggenda IIVROM non risulta allo scrivente.
  5. Le altre monete "con la testa di Cesare Augusto con le lettere CAESAR AVGVSTVS da una parte e dall'altra il segno della perpetuità, cioè un serpe, che con la bocca tiene l'estremità attorno d'un globo rotondo" non risultano allo scrivente.
  6. Alcune altre monete "con una testa e lettere intorno GORDIANVS CAESAR AVG da una parte, e dall'altra l'immagine della Concordia" non risultano allo scrivente, non essendo presente nella monetazione romana la sequenza "GORDIANVS CAESAR AVG". Tuttavia esistono monete di Gordiano III che recano al rovescio l'immagine della Concordia, come si evince dall'esempio (v. link).
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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