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Costante e le Vittorie affrontate
15.2.2010
La ringrazio per l'interessamento e vado di seguito ad elencare le caratteristiche:
Peso : 4-6 Grammi
Diametro : 3,1 Cm.
Asse : ore 12
Non  attratta dalla calamita.
Nel ringraziarla e in attesa di riscontro, porgo distinti saluti.
fig. 1
Fagagna, 20.2.2010
Egregio Lettore,
mi sono già occupato in passato di questa tipologia monetale (v. link). Non mi resta quindi che estendere a questa moneta i concetti a suo tempo già espressi:

Zecca di Aquileia, multiplo d'oro1, 340 - 350 d.C., RIC VIII 36, indice di rarità "R4"

Descrizione sommaria:
D. FL IVL CONSTANS - PIVS FELIX AVG.2 Costante, busto a destra, drappeggiato e corazzato, testa diademata di alloro e rosette3
R. VICTORIAE DD NN AVGG4. SMAQ5 in esergo. Due Vittorie in piedi affrontate sorreggono una corona inscritta VOT/X/MVLT/XX6

Veniamo ora alla moneta di figura. Come l'altra, anche questa è una riproduzione moderna e un prodotto industriale, perché le due monete appaiono sovrapponibili e identiche in ogni particolare, compreso il diametro (per il peso non si può dire, troppo approssimativo essendo quello comunicatomi da entrambi i lettori). 

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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(1)La moneta classificata RIC VIII 36 è d'oro e l'esemplare noto pesa c. 9 g. 
(2)FLavivs IVLivs CONSTANS PIVS FELIX AVGvstvs. 
(3)Costantino, mentre era in vita,  aveva ripartito l'Impero fra i tre figli: Costantino, Costanzo e Costante, mantenendo per sé solamente la penisola balcanica (Tracia, Macedonia e Acaia) che, alla morte, aveva destinato per testamento ai nipoti Delmazio (la penisola balcanica) e Annibaliano (l'Armenia e la costa del Ponto).
L'imperatore era morto mentre fervevano i preparativi per la guerra contro la Persia. Il Cesare Costanzo, che già si trovava in Mesopotamia, venuto a conoscenza della morte del padre, si affrettò ad accorrere a Costantinopoli, dove organizzò una rivolta contro i suoi zii e cugini. Due fratellastri di Costantino e sette suoi nipoti, fra i quali anche Delmazio e Annibaliano, furono uccisi; e Costanzo, dopo essersi impadronito dei loro possedimenti, tornò in Oriente (338). Mentre la guerra contro i Persiani si trascinava a lungo, in Occidente aveva luogo una guerra fra Costante e Costantino II nella quale il secondo risultò soccombente, sicché,  nel 340, Costante, occupati i possedimenti del fratello, mantenne unito per 10 anni sotto il suo controllo tutto l'Occidente.
Costante che era favorevole alle decisioni del Concilio di Nicea, con la sua influenza, fece sì che l'arianesimo, il quale aveva ripreso il sopravvento alla fine del regno di Costantino, cedesse di nuovo il campo alla corrente ortodossa della chiesa: Atanasio fu richiamato dall'esilio in cui era stato inviato e nuovamente messo al suo posto di vescovo di Alessandria. Nel 350, in Gallia, Costante cadde vittima di un complotto , organizzato dal generale Magno Magnenzio, sua guardia del corpo [testo ripreso dal Kovaliov].
(4)VICTORIAE DD NN AVGG. Alla vittoria dei nostri signori augusti, Costante, augusto d'Occidente e Costanzo II, augusto d'Oriente.
(5)SMAQ (Sacra Moneta AQuileia) è il marchio della zecca di Aquileia. 
(6)VOT/X/MVLT/XX. I voti erano promesse di sacrifici rivolte agli dei, funzionali a ricevere in cambio degli speciali benefici. A partire dal primo impero i voti venivano assunti (suscepta), moltiplicati e sciolti (exsoluta), secondo una successione di rituali che, confusi nel terzo secolo con l'acclamazione 'multis annis (imperes)' - governerai per molti anni - portarono alla formula acclamatoria tipica delle monete che associava l'assunzione dei voti all'augurio rivolto al sovrano di poter governare per molti altri anni ancora; nel caso della moneta in esame i voti sono decennali e l'augurio è di governare per altri venti anni.

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