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Costanzo II ed il cavaliere disarcionato
16.11.2008
Salve, vorrei avere una consulenza per questa moneta che mi ha dato un mio amico che vorrebbe vendere, però non so come l'ha procurata. Mi chiedevo dunque se fosse autentica o un falso e volevo avere qualche info di che moneta si tratta e quanto può costare. Seguo il format da lei fornito per darle più informazioni: 
Peso della moneta: 2.52 grammi. 
Diametro max: 16 mm 
Colore: Bronzeo - marrone scuro 
Asse di conio: ore 11 
Tipologia lega metallica: mi sembra bronzo o rame (molto ossidata e sporca) 
Presenza materiale ferromagnetico: Non attratta 
URL: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/ 
Autorizzo ogni mio dato fornito comprese le foto. 
Grazie mille 
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 20.11.2008
Egregio Lettore,
lo stato di usura della moneta è tale da celare completamente sia le leggende che il profilo del sovrano; ciò tuttavia, come si evince dalle note, non impedirà di ricostruire per via indiretta, con elevato indice di  probabilità, le leggende e dare un nome al sovrano nel nome del quale la moneta fu battuta. Di seguito riporto i dati significativi pertinenti alla moneta di figura:

Æ41, zecca ignota, (fine degli anni 50 del 4° secolo - 361) d. C.2

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. D N CONSTAN - TIVS P F AVG3. Busto paludato e corazzato di Costanzo II, con diadema di perle.
R. FEL TEMP  RE - PARATIO4. Soldato elmato volto a sinistra, imbraccia uno scudo con il braccio sinistro mentre trafigge con una lancia un cavaliere che cade; scudo a terra a destra. Il cavaliere ha il braccio e la testa protesi all’indietro verso l'aggressore. Segno di zecca, illeggibile5.

La ricerca nel web di monete simili a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati: 

  1. http://www.dirtyoldcoins.com/natto/id/constan2/cs2268.jpg RIC 185 (VIII, Thessalonica), LRBC 1679 AE3 Obv: DNCONSTANTIVSPFAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right. Rev: FELTEMPREPARATIO Exe: •S•/TS? - Soldier spearing falling horseman. March 351 - November 355 (Thessalonica).
  2. http://www.imperialcoins.com/itemdetail.asp?type=S&item=2976 Constantius II. 324-361 AD. AE 3 (18mm, 2.77g). CONSTANTIVS P F AVG - Diademed bust right, draped and cuirassed / FEL TEMP REPARATIO - Soldier right and looking left, spears a fallen horseman, grasping horse's neck; SMTS . RIC 192; LRBC 1683 Thessalonica, A.D. 353-355. US$ 18 € 12,99 £ 9,04 SFr. 21,38 Rates for 17/09/2007.
  3. http://www.imperialcoins.com/itemdetail.asp?type=S&item=124 CONTS18 - Constantius II AE Centenionalis US$ 8 € 5,77 £ 4,02 SFr. 9,50 Rates for 17/09/2007 Stock No. CONTS18 Item#: CONTS18 - Constantius II AE Centionalis Condition: VF/aEF, grainy obverse Size/Date: 20mm, 348-354 AD Ref #: S4 4003 Obverse: DN CONSTANTIVS PF AVG Reverse: FEL TEMP REPARATIO - Soldier adv. lt. spearing fallen horseman. Mint: TS(epsilon) in ex. - Thessalonica. 
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche e di stile della moneta appaiono non difformi da quelle dei conî d'epoca. La moneta è piuttosto comune e, in considerazione del suo attuale stato di conservazione, ha un valore venale puramente simbolico.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:
(1) Per definizione, con AE4 si intende una moneta di bronzo il cui diametro sia inferiore ai 17mm e dunque la moneta di figura rientra certamente in questa categoria.
(2) Come spiegato più avanti nella nota 4, in ragione del diametro molto piccolo, la moneta fu battuta negli ultimi anni di vita di Costanzo II, deceduto nel 361.
(3) Dominvs Noster CONSTANTIVS Pivs Felix AVGvstvs. Costantino II, Costanzo II e Costante (in quest'ordine di anzianità) divennero Augusti il 9 settembre del 337, circa quattro mesi dopo la morte del loro genitore, Costantino I il Grande. Tra di loro si divisero l'impero, Costantino II governò in Ispagna, Gallia e Britannia, Costanzo II in Oriente ed Egitto,  Costante in  Africa, Italia e Illyricum. Nel 340 Costantino II invase improvvisamente i territori di Costante ma l'impresa fallì e l'invasore perì in battaglia ad Aquileia. Costante rimase quindi unico Augusto d'Occidente fino a che cadde vittima nel 350 di un complotto organizzato da Magnenzio. Quest'ultimo, successivamente sconfitto in battaglia da Costanzo, pose fine alla propria vita nel 353. In un momento di turbolenze nell'impero occidentale, Costanzo, sentendo il bisogno di disporre in Oriente di un alter ego in grado di rappresentare la famiglia imperiale, convocò a corte Gallo, che era il più anziano dei cugini sopravvissuti alla strage seguita alla morte di Costantino I (per un approfondimento cliccare qui di seguito), gli diede in isposa la sorella Costantina e lo fece Cesare a Sirmium, il 15 marzo del 351. Gallo e il nuovo prefetto pretorio dell'Est, Talassio, senza por tempo in mezzo, partirono per l'Oriente e si insediarono ad Antiochia a metà maggio, nel momento in cui si vociferava del fenomeno meteorologico o astronomico della croce celeste, almeno creduto tale. Poiché la situazione al confine persiano si manteneva piuttosto tranquilla, Gallo ebbe vita relativamente facile. Le agitazioni degli Isauri e degli Giudei, specie di questi ultimi, furono represse con grande brutalità. Certo è che il suo governo fu caratterizzato da grande irresponsabilità e violenze che culminarono con l'istigazione al linciaggio del prefetto Domiziano e del questore Monzio. Dopo questo accadimento Gallo fu richiamato, ufficialmente per essere trasferito in Gallia, ma in realtà per essere privato delle prerogative e processato a Flanona, un'isola al largo della costa orientale dell'Istria, dove fu decapitato verso la fine del 354. Costanzo, rimasto solo alla guida dell'impero, morì per cause naturali il 3 novembre del 361 mentre muoveva col suo esercito per reprimere la rivolta di Giuliano l'Apostata. 
(4) Mentre il significato della leggenda allusiva al "ritorno dei tempi felici" (forse quelli in cui Roma riusciva ancora a mantenere l'ordine interno  e a proteggere le popolazioni dalle invasioni) è trasparente, non del tutto certa è l'espansione della leggenda, FELix TEMPorvm   REPARATIO oppure FELicium TEMPorum REPARATIO oppure FELicis TEMPoris REPARATIO.
Sulle FEL TEMP REPARATIO (in breve, "FTR") ha scritto un interessante articolo Dough Smith (v. http://dougsmith.ancients.info/ftr.html) da cui attingerò per la breve sintesi che segue. La riforma monetaria del 348 di Costante e Costanzo II portò in circolazione tre nominali in bronzo argentato, nei seguenti tipi, tutti caratterizzati dalla leggenda del rovescio FTR:

Nominali Tipi
maggiore per dimensioni (biglione - argento al 3%) - grande AE2 "Cavaliere disarcionato" (tema del rovescio preferito da Costanzo II)
"Galea pilotata dalla Vittoria" (tema del rovescio preferito da Costante perché verosimilmente onorava lo sbarco di Costante in Britannia nel 342)
intermedio - piccolo AE2 - busti a sinistra "Barbaro portato fuori dalla capanna" (tema del rovescio preferito da Costante forse per esaltare il tema della ricolonizzazione dei territori conquistati) 
"Sovrano con due prigionieri" (tema del rovescio preferito da Costanzo II)
minore - AE3 "La Fenice"
Con la morte di Costante, il "Cavaliere disarcionato" rimase l'unico FTR in circolazione. Durante i suoi 13 anni di vita, il "Cavaliere disarcionato" subì molte modifiche in peso e dimensioni. Le prime monete erano quelle che i collezionisti definiscono AE2 in quanto  misuravano 21÷23 mm di diametro; le ultime emissioni scesero a 16 mm (AE4).  Con il peso, progressivamente scemò anche il contenuto, in partenza già basso, d'argento.
Il "Cavaliere disarcionato" fu coniato grosso modo in quattro varianti. Tutte avevano in comune la presenza di un cavaliere barbaro ferito a morte da una lancia. La prima mostra il cavaliere in ginocchio a terra dinanzi al cavallo. La seconda lo mostra seduto a terra davanti al cavallo. La terza, lo vede schiantarsi a terra stretto al collo del cavallo. L'ultima, che è quella pertinente alla moneta di figura, lo vede ancora in arcioni ma con il braccio e la testa protesi all’indietro verso l'aggressore. 
Come giustamente osserva Dough Smith il "Cavaliere disarcionato" è una tipica moneta da collezione perché soddisfa tre criteri:
  • Economia, in quanto nessuna moneta del "Cavaliere disarcionato" è terribilmente costosa; si va dagli esemplari peggio conservati a meno di un dollaro per arrivare a quelli veramente perfetti al costo di  100$. 
  • Varietà, in quanto all'interno di ciascuna delle quattro tipologie sopra illustrate, si possono osservare numerose varianti atte a soddisfare le pignolerie del collezionista specializzato.
  • Espandibilità, perché partendo dal "Cavaliere disarcionato" ci si può allargare a tutti i temi della FEL TEMP REPARATIO e poi a tutte le monete d'epoca costantiniana.
(5) L'assenza del segno di zecca in esergo, obliterato dall'usura, impedirà di pervenire ad una classificazione completa della moneta dal momento che il manuale di riferimento (il RIC VIII) ordina le monete secondo la zecca di emissione.
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