Roma,
7.8.2008
Egregio Lettore,
di seguito trascrivo i
dati
significativi pertinenti alla sua moneta:
Descrizione
sommaria:
AE Sesterzio1,
zecca di Roma-2a
officina,
settima emissione, metà del 240 d. C.2, RIC
IV/III 318a (pag. 50), Cohen
V 153 (pag. 36), indice di
rarità
"S"
D. IMP
GORDIANVS PIVS FEL AVG3.
Busto di Gordiano III, laureato, paludato, corazzato a destra.
R. LIBERTAS AVG.
La
Libertas in piedi a sinistra sorregge con la mano sinistra un bastone e
con la destra un pileo4. S
C a sinistra e a destra in basso nel campo5.
La ricerca nel web
di monete
di tipologia uguale a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
- http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s8717.html#RIC_0318a
Lot 3501. VF and rated Scarce in RIC. 30mm, 16.8g. Est $225. Gordian
III
AE Sestertius. Obv: IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG, laureate head right '
Rev:
LIBERTAS AVG S-C, Libertas standing left with pileus and scepter. RIC
118a,
Cohen 153.
- http://dougsmith.ancients.info/feac53gor.html
Gordian III - 238-244 AD - Bronze sestertius - Rome mint - 30mm, 20.2g.
IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG / LIBERTAS AVG SC.
- http://www.ukdfd.co.uk/ukdfddata/showrecords.php?product=9713&cat=48
Description: Gordian III sestertius, struck at Rome, AD 240. Keywords:
Gordian Sestertius Libertas State: Roman Empire Reign/Issue Authority:
Gordian III Denomination: Sestertius Classification: Mint: Rome
Moneyer:
Issue Date: AD 240 Metal: Bronze Weight (grams): Diameter (mm): 30mm
Obverse
Description: Laureate draped bust right. Obverse Legend: IMP GORDIANVS
PIVS FEL AVG Reverse Description: Libertas standing left, holding
pileus
and sceptre. Reverse Legend: LIBERTAS AVG S C References: RIC V, 318a;
Sear 8717 Comments: Record created by: Barry Skeates Record creation
date:
21 October 2007 Findspot: Marlborough County: WILTSHIRE Recorded
elsewhere:
No Finder: Barry Skeates Metal Detector Used: Minelab X-Terra 70
Validated
By: Rod Blunt.
- http://www.maltergalleries.com/archives/auction00/cat76/lot406.jpg
406. Gordian III. 238 - 244 AD. AE-Sestertius. Rome. (28.63g). IMP.
GORDIANVS
PIVS FEL. AVG., his laureate, draped and cuirassed bust rt. / LIBERTAS
AVG, Liberty standing lt., holding a pileus and a sceptre, SC in
fields.
RIC 318. aVF on a medallic flan. view image $200.
- http://www.numismatique.org/images/monnaies/rome/r07/r07_0082.jpg
82. Sesterce, mi 240, Rome, 7e ém., 2e phase, 2e off., (Bronze,
28x30 mm, 12 h, 18,95 g), (poids théorique 27,06 g, taille une
once,
1/12 L.). A/IMP GORDIANVS PIVS FEL AVG. 'Imperator Gordianus Pius Felix
Augustus' (Empereur Gordien Pieux Heureux Auguste). Buste lauré
de Gordien III à droite, avec cuirasse et paludamentum, vu de
trois
quarts en arrière (A*2). R/LIBERTAS AVG/ S|C. 'Libertas Augusti'
(La Liberté de l'Auguste). Libertas (La Liberté) debout
à
gauche tenant un bonnet dans la main doite et un sceptre de la gauche.
Superbe frappe bien centrée. Très beau portrait.
Magnifique
revers. Superbe patine noir brillant. Superbe exemplaire. C.153 (5f.) -
RIC.318a (S) - RC.2491. R. TTB+ / SUP 2200 F.F. Libertas (La
Liberté)
fait ici son unique apparition sur le monnayage de Gordien III.
'Libertas
Augusti' que l'on traduit littéralement par 'la Liberté
de
l'Auguste' doit se comprendre 'La Liberté conférée
par l'Auguste'. C'est en effet les qualités du prince qui
permettent
d'établir une liberté au sein de l'Empire, par opposition
à un régime despotique. Gordien III est le petit-fils de
Gordien Ier et le neveu de Gordien II, empereurs
éphémères
de l'année 238. À la demande du peuple de Rome, il est
choisi
comme césar par Balbin et Pupien et leur succède
après
leurs assassinats. Empereur à 13 ans, marié à 16,
tué à 19, voilà comment pourrait se résumer
la vie de ce jeune homme qui fut victime des appétits de
Philippe
l'Arabe, nouveau préfet du prétoire.
- http://www.cgb.fr/monnaies/vso/v13/gb/monnaiesgbc195.html
Sesterce, (GB, Æ 30) - mi 240 N° v13_0584 Mint name : Rome
Issue
: 7e Period or Class : 2e Officina : 2e Diameter in mm : 29,5 mm Die
axis
: 12 h. Metal : Bronze Actual weight : 17,96 g. Legal weight : 18,04 g.
Pieces to the mark : 1/18 L., 16 scrupules Current for : 4 as Rarity
level
: R Condition : TTB / TB+ Starting Price : 91.47 € (around 109.76
USD) Realised Price : 91.47 € (around 109.76 USD) Number of bids :
1 Maximum bid : 121.96 € (around 219.53 USD) OBVERSE Legend : IMP
GORDIANVS PIVS FEL AVG. Translation : "Imperator Gordianus Pius Felix
Augustus",
(L’empereur Gordien pieux heureux auguste). Description : Buste
lauré,
drapé et cuirassé de Gordien III à droite vu de
trois
quarts en arrière (A*2). REVERSE Legend : LIBERT-AS AVG/ S|C.
Translation
: "Libertas Augusti", (La Liberté de l'auguste). Description :
Libertas
(la Liberté) debout à gauche tenant un bonnet dans la
main
droite et un sceptre long de la gauche. Reference number in specialised
litterature : C.153 (5f.) - RIC.318 a - RC.2491 (60£)
Bibliography
: ROME VII, n° 82. Description of the condition of the coin : Beau
portrait sur un flan régulier et complet. Patine vert jade clair
marbrée de rouge, épaisse, légèrement
granuleuse.
Faiblesse de frappe au revers. About this
type
: Libertas (La Liberté) fait ici son unique apparition sur le
monnayage
de Gordien III “Libertas Augusti” que l'on traduit littéralement
par la Liberté de l'auguste doit se comprendre par la
Liberté
conférée par l'Auguste. C'est en effet les
qualités
du prince qui permettent d'établir une liberté au sein de
l'Empire, par opposition à un régime despotique. History
: Gordien III est le petit-fils de Gordien Ier et le neveu de Gordien
II,
empereurs éphémères de l'année 238.
À
la demande du peuple de Rome, il est choisi comme césar par
Balbin
et Pupien et leur succède après leurs assassinats.
Empereur
à 13 ans, marié à 16, tué à 19,
voilà
comment pourrait se résumer la vie de ce jeune homme qui fut
victime
des appétits de Philippe l'Arabe, nouveau préfet du
prétoire.
Concludo osservando
che le caratteristiche
fisiche, generali e di stile della moneta, per quanto è
consentito
di affermare sulla base di un esame a distanza, appaiono coerenti con i
conî d'epoca. Il valore venale della moneta, avuto riguardo dello
stato di conservazione e dei prezzi sopra riportati, dovrebbe
aggirarsi
attorno ai 60 Euro.
Un saluto
cordiale.
Giulio De Florio
-------------------------------
Note:
(1)
AE
(bronzo)
sesterzio.
Raccolgo
in
tabella
le
caratteristiche fisiche dei
sesterzi della tipologia di figura tratte dai
link
di cui sopra:
Riferimenti |
Peso
(g.) |
Diametro
(mm) |
Asse
di conio
(h) |
Link1 |
16,8 |
30 |
- |
Link2 |
20,2 |
30 |
- |
Link3 |
- |
30 |
- |
Link4 |
28,63 |
- |
- |
Link5 |
14,35 |
29-30 |
- |
Link6 |
17,96 |
29,5 |
12 |
Dalla tabella si
evince che le
caratteristiche fisiche del sesterzio di figura (15,4g, 28mm, 1h) non
si
discostano da quelle dei conî autentici d'epoca.
(2)
Il
sito
francese
http://www.cgb.fr/monnaies/rome/r07/emissionstab.html
fornisce un'articolata tabella delle emissioni della zecca di Roma da
cui
si evince la datazione sopra riportata per la moneta della tipologia di
figura.
(3)
IMPerator
GORDIANUS
PIVS
FELix
AVGustus.
Gordiano
III,
il cui nome per esteso da
Augusto è Imperator Caesar Marcus Antonius Gordianus Augustus,
riceve
il titolo di "PIVS" nel 239 d.C. e l'anno successivo aggiunge al
proprio
nome l'appellativo di "FELix".
La tragica storia dei
Gordiani
si consumò nell'arco di soli sei anni, tra il 238 e il 244 d.C.
Il futuro Gordiano I, personaggio di nobile e ricca famiglia, aveva
ricevuto
dall'imperatore Alessandro Severo l'incarico proconsolare in Africa e
ivi
si trovava quando, nel 238 d.C., regnante Massimino (Alessandro
Severo
era stato ucciso nel 235 per mano di Massimino), scoppiò una
ribellione
dei locali proprietari terrieri, timorosi di vedere i propri beni
confiscati
dalla politica predatoria del sovrano. I ribelli, dopo aver ucciso il
legato
imperiale, imposero a Gordiano la scelta tra l'acclamazione ad
imperatore
o la morte. Gordiano accettò l'incarico condividendolo con il
figlio
(Gordiano II) e inviò a Roma una legazione con l'incarico palese
di perorare presso il Senato la causa dei ribelli e quello segreto di
eliminare
Vitaliano, capo dei pretoriani e uomo forte del regime di Massimino. La
missione riuscì, gli ambasciatori sparsero la voce della morte
di
Massimino, il popolo si sollevò, il Senato appoggiò gli
ammutinati
contro i fautori della conservazione e, senza attendere la conferma
ufficiale
della morte di Massimino, convalidò l'elevazione al trono dei
due
Gordiani. Il loro regno doveva tuttavia durare meno di un mese.
Capelliano,
legato della Numidia, che in un primo tempo aveva appoggiato la causa
dei
Gordiani, gli si rivoltò contro allorché ritenne che le
sue
aspettative non venissero tenute nella giusta considerazione e
poiché
aveva al suo comando un esercito forte e bene addestrato, batté
agevolmente a Cartagine l'esercito raccogliticcio dei suoi oppositori,
sicché Gordiano I si suicidò e Gordiano II finì
ucciso
in battaglia. Le notizie provenienti dall'Africa circa la morte dei due
Augusti crearono il panico nella città di Roma, dove si era
sparsa
la voce che Massimino, dato per morto, era invece ancora vivo e ben
deciso
a difendere le sue prerogative. Al Senato, ormai compromesso, non
restò
che scegliere al proprio interno, come successori, due suoi membri,
Pupieno
e Balbino, con il compito di preparare la guerra. Ma il popolo non
gradì
il risorgere del potere senatorio, ne seguirono tumulti e il Senato
dovette
accettare il compromesso di proclamare Cesare (cioè sovrano in
pectore)
il tredicenne Marco Antonio Gordiano, il cui nonno materno era stato
Gordiano
I e il cui zio materno Gordiano II. Poco dopo, una rivolta dei
pretoriani
pose fine alla vita dei due Augusti regnanti, sicché l'ultimo
dei
Gordiani, Cesare da pochi mesi, divenne Augusto nel luglio del 238,
passando
alla storia come Gordiano III. L'anno 238 fu fatale anche per
Massimino:
la resistenza opposta dall'esercito senatorio ostacolò il suo
ritorno
a Roma e una rivolta della 2^ Legione Partica ne determinò la
morte.
Gordiano III, data la giovane età, era docile strumento nelle
mani
dei pretoriani e del loro capo Timesiteo che lo aveva mantenuto al
potere
e gli aveva dato in moglie la propria figlia. Ma il suo regno
durò
quanto la vita di Timesiteo. Quando questi morì, pare
avvelenato,
durante una campagna militare in Oriente, il nuovo prefetto dei
pretoriani,
Marco Giulio Filippo, figlio di uno sceicco arabo, passato poi alla
storia
come Filippo I l'Arabo, lo fece assassinare dai suoi sicari nel 244
facendosi
proclamare Augusto al suo posto. Il Senato e le province riconobbero
subito
il nuovo sovrano, favorito delle legioni orientali.
(4)
LIBERTAS
AVGusti.
La
Libertà
dell'Augusto.
La
Libertà
è
spesso
rappresentata nelle vesti di una figura femminile stante che sorregge
l'asta
e il pileo (pronuncia pìleo), entrambi simboli di
libertà.
Si noterà infatti che, al momento di venire affrancato, lo
schiavo
veniva dal padrone toccato con un bastone, denominato "rudis" o
"vindicta"
e riceveva in dono un pileo, berretto di lana a forma piramidale,
simbolo,
come si è detto, di libertà (v. link).
Il
messaggio
politico
di
questo
rovescio
è
che "sono le speciali
qualità del sovrano raffigurato sulla moneta ad assicurare ai
cittadini
un regime non dispotico di libertà".
(5)
S.
C.
(Senatus
Consulto,
"per
decreto
del
Senato") era la consueta sigla
apposta
sui nominali in bronzo romani (sesterzi, dupondi e assi) ad indicare la
competenza esclusiva del Senato Romano nelle decisioni attinenti alle
emissioni
di quelle monete (la monetazione in oro e in argento, che non riporta
quella
sigla, rientrava invece nelle competenze dirette dell'imperatore). |