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Antonino Pio e il sacrificio
27.4.2008
Buon giorno sig. De Florio
Le invio in allegato le foto della moneta, ad onor del vero è molto usurata che qui di seguito descrivo, di cui chiedo la sua cortese consulenza
Materiale: Bronzo
-Peso gr. 13,9
-Diametro massimo: mm. 26,0
-Diametro minimo: mm. 24,3
-Colore: Verde oliva
-Magnetica: NO
-Asse di conio: ore 11 ovvero -10°
Lo scrivente autorizza il destinatario all'uso incondizionato delle foto allegate L'indirizzo mail del destinatario è stato tratto dal sito internet www.monetaromana.it La saluto cordialmente e resto in attesa di una sua eventuale risposta Grazie
fig. 1
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Roma, 3.5.2008
Egregio Lettore,
di seguito trascrivo i dati significativi pertinenti alla sua moneta:

Sesterzio1, zecca di Roma, 157-159 d. C. 2, RIC III 793 (pag. 127), BMC IV 1725 (pag. 278), Cohen II 1118 (pag. 378), indice di rarità "S".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. ANTONINVS - AVG PIVS P P3. Antonino Pio, testa radiata a destra.
R. VOTA SVSCEP - DECENN III4. COS IIII in esergo. S C a sinistra e a destra nel campo. Antonino in piedi a sinistra sacrifica con una patera su un tripode, mano sinistra di fianco.

La ricerca nel web di sesterzi di tipologia simile ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://wildwinds.com/coins/ric/antoninus_pius/RIC_0793.jpg Antoninus Pius AE Sestertius. 145-161 AD. Obv: ANTONINVS AVG PIVS P P, laureate head right Rev: VOTA SVSCEP DECENN III S-C, COS IIII in ex., Antoninus Pius standing left, sacrificing over tripod altar. RIC III, 793; Cohen 1118. Scarce. Used with permission of Roma Numismatics, October 2009.
Per concludere, abbiamo una moneta di Antonino Pio (il profilo del dritto è inequivocabile) che le caratteristiche fisiche portano a classificare come sesterzio, nonostante il peso molto ridotto.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:

(1) Il peso medio del sesterzio di Antonino Pio, secondo BMC, è di 25,57g. e dunque la moneta di figura, che pesa 13,9g, è davvero molto leggera.
(2) Per la datazione, vedi BMC pag. xlvii. I VOTA SVSCEPTA a cui la moneta di figura si riferisce esprimono l'auspicio di un terzio decennio di regno dopo i primi due felicemente trascorsi. Poiché l'elevazione di Antonino aveva avuto luogo il 10 luglio del 138 d.C., nel periodo compreso tra il 10 luglio del 157 e la stessa data dell'anno successivo il sovrano chiese agli dei di conservarlo in buona salute per  dieci anni ancora (per questo nella moneta si parla di "vota suscepta decennales III") in cambio di un sacrificio a cui avrebbe adempiuto alla scadenza. La celebrazione dei voti presentava per i cittadini un concreto ritorno economico, poiché la tradizione voleva che nell'occasione l'imperatore provvedesse a  delle elargizioni in favore dei sudditi (BMC riporta una stima secondo la quale Antonino Pio nell'arco di tutto il suo regno avrebbe donato circa 800 denari ad ogni cittadino). Bisogna per la precisione aggiungere che le celebrazioni dei voti promessi o augurati avevano in realtà inizio un anno prima della scadenza temporale del ventennale e terminavano con l'anno successivo e ciò spiega perché la datazione sopra riportata (157-159 d. C.) copra in realtà un arco di tre anni. Invece i voti che venivano espressi per ringraziare gli dei per i venti anni trascorsi, venivano detti vota soluta" in quanto, con il sacrificio di un toro, l'imperatore si dichiarava sciolto dal voto, avendo ottemperato ad una promessa fatta venti anni prima (qualcosa di equivalente a ciò che nella tradizione cristiana indichiamo con l'espressione "per grazia ricevuta").
(3) ANTONINVS AVGustus PIVS Pater Patriae. 
(4) VOTA SVSCEPta DECENNales III COnSul IIII. La classificazione della moneta presenta un elemento di incertezza nel fatto che non è del tutto certo che in esergo si possa leggere COS IIII. In assenza di COS IIII la classificazione sarebbe RIC 1063 (pag. 156).

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