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Traiano e la Pax
1.8.2003
Salve sig. Giulio

            Sono Giorgio e sono entrato in possesso di una moneta che credo che sia un sesterzio di Nerva coniata nel secondo consolato. In una facciata c’è la testa di Nerva con forse un alloro con la scritta di contorno IMPCAESNERVAMAUGGERMPM. L’altra facciata invece rappresenta forse una donna seduta su una sedia con un braccio teso e nell’altro sembra che regga qualcosa forse una lancia, un bastone. Sotto la sedia c’è S C, nel lato c’è scritto COS II. Di fronte al braccio teso dovrebbe esserci un’altra scritta ma non si legge.

Il suo peso è di 28 g, il diametro è di 33 mm, il colore sembrerebbe verde scuro probabilmente di bronzo. Il suo asse di conio è di 180 gradi. La lega del tondello non è costituita da materiale ferro-magnetico. 

Le vorrei chiedere se la moneta è realmente rara e l’idea che mi sono fatto in base alla mia ricerca è corretta e se conosce l’effettivo valore di acquisto.

Grazie per la sua disponibilità saluti e alla prossima

 fig. 1
Roma, 18.9.2003
Egregio Lettore
di seguito le fornisco la descrizione della moneta di figura, classificabile come  C 611 (il Cohen assume che la figura del rovescio sia la Giustizia), RIC 390, BMC 715 :

Zecca di Roma - sesterzio oricalco - 98-99 d.C. (il secondo e il terzo consolato di Traiano appartengono rispettivamente agli anni 98 e 100, di qui la datazione della moneta).

D. Testa di Traiano,1 laureata a destra.
IMP CAES NERVA TRAIA  N AVG GER P M2

R. La Pace drappeggiata, seduta a sinistra su un trono, sorregge un ramo con la mano destra estesa ed uno scettro trasversale con la sinistra.
TR POT COSII3 . SC in esergo

Un'immagine di confronto per questa moneta è reperibile al seguente indirizzo (a fianco ho riportato, laddove disponibili, le caratteristiche fisiche delle monete) insieme ad indicazioni di valore:

http://www.wildwinds.com/coins/ric/trajan/RIC_0390.jpg (27.98 g.)
http://www.wildwinds.com/coins/ric/trajan/i.html (moneta n° RIC390)

Altre immagini, se non della stessa moneta, ma di altre di identica tipologia sono disponibili nel sito:
http://www.wctc.net/~msersch/pax.htm

La moneta in possesso del British Museum (BMC 715) possiede le seguenti caratteristiche fisiche: peso 25,23 g., diametro 33,02mm, asse di conio a ore 6.

Il peso medio del sesterzio di Traiano  è stato valutato, come media di 252 esemplari, in 25,85 g.

Veniamo ora alla sua moneta. Indubbiamente le caratteristiche fisiche da lei denunciate, peso, diametro, asse di conio sono compatibili con il sesterzio traianeo.  Bisognerebbe guardarla da vicino per farsi un'idea più precisa. Tuttavia, per come mi appare dalla foto, così priva di spessore, la moneta non mi convince per lo stile e per alcuni particolari: quel naso del sovrano troppo dritto, quel busto della Pace nudo invece che drappeggiato, quelle lettere della leggenda così poco marcate. Vorrei esserle più preciso ma non saprei dirle di più.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:
(1)Traiano regnò dal 98 al 117, dunque la moneta appartiene al 1° o 2° anno di regno di questo sovrano. 
(2)IMPerator CAESar NERVA TRAIANvs AVGvstvs GERmanicvs Pontifex Maximvs. In caratteri rossi le parti non leggibili della leggenda. La classificazione della moneta come BMC715 implica che, come nella moneta in possesso del British Museum,  la corona d'allora sulla testa del sovrano spezzi la parola TRAIAN in due parti come indicato sopra nel testo.
(3)TRibunicia POTestas COnSul II. La personificazione del rovescio possiede sia gli attributi della Giustizia (lo scettro della maestà di Giunone) che della Pace (il ramo d'ulivo). BMC riporta il pensiero di uno studioso, lo Strack, secondo cui la "Pax Augusti", la Pace di Augusto è ad un tempo spirito di conciliazione ed equità sia all'interno che all'estero. BMC fa rilevare come la figura di donna sul rovescio, dai capelli intrecciati sia seduta su scudi di foggia tipicamente germanica. Dunque l'ipotesi che, sebbene non direttamente menzionata, la donna del rovescio sia la Germania "pacata" (pacificata) e "pacifera" (portatrice di pace). C'è pace sul Reno mentre lo sguardo di Traiano è già rivolto al Danubio.

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