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Costanzo II ed il cavaliere disarcionato
18.9.2007
Gent.mo Dr. De Florio, 
Le sottopongo questo bronzetto di Costanzo II per saperne qualche cenno storico e la sua attuale quotazione. Qui di seguito i dati della moneta. 
peso gr.5,15; 
diametro cm 1,9; 
colore: marrone scuro; 
metallo: bronzo; 
non c'è presenza di materiale ferro-magnetico; 
l'autorizzo all'uso incondizionato della foto o dell'immagine inviata; non ho potuto verificare l'asse di conio. 
In allegato le foto in formato .jpg 
La ringrazio per la Sua ormai consueta cortesia e disponibilità. 
Cordiali saluti
fig. 1
Roma, 19.9.2007
Egregio Lettore,
di seguito trascrivo i dati significativi pertinenti alla sua moneta:

Æ21, zecca di Thessalonica, (autunno 352 - inizi 354)2 d. C., RIC VIII 187 pag. 419, indice di rarità "C2"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. D N CONSTAN - TIVS P F AVG3 . Busto paludato e corazzato di Costanzo II, con diadema di perle.
R. FEL TEMP  RE - PARATIO 4. Soldato elmato volto a sinistra, imbraccia uno scudo con il braccio sinistro mentre trafigge con una lancia un cavaliere che cade; scudo a terra a destra. Il cavaliere si sporge in avanti e abbraccia il collo del cavallo. Segno di zecca, 5.

La ricerca nel web di monete simili (ma non uguali) a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.dirtyoldcoins.com/natto/id/constan2/cs2268.jpg RIC 185 (VIII, Thessalonica), LRBC 1679 AE3 Obv: DNCONSTANTIVSPFAVG - Diademed, draped and cuirassed bust right. Rev: FELTEMPREPARATIO Exe: •S•/TS? - Soldier spearing falling horseman. March 351 - November 355 (Thessalonica).
  2. http://www.imperialcoins.com/itemdetail.asp?type=S&item=2976 Constantius II. 324-361 AD. AE 3 (18mm, 2.77g). CONSTANTIVS P F AVG - Diademed bust right, draped and cuirassed / FEL TEMP REPARATIO - Soldier right and looking left, spears a fallen horseman, grasping horse's neck; SMTS . RIC 192; LRBC 1683 Thessalonica, A.D. 353-355. US$ 18 € 12,99 £ 9,04 SFr. 21,38 Rates for 17/09/2007.
  3. http://www.imperialcoins.com/itemdetail.asp?type=S&item=124 CONTS18 - Constantius II AE Centenionalis US$ 8 € 5,77 £ 4,02 SFr. 9,50 Rates for 17/09/2007 Stock No. CONTS18 Item#: CONTS18 - Constantius II AE Centionalis Condition: VF/aEF, grainy obverse Size/Date: 20mm, 348-354 AD Ref #: S4 4003 Obverse: DN CONSTANTIVS PF AVG Reverse: FEL TEMP REPARATIO - Soldier adv. lt. spearing fallen horseman. Mint: TS(epsilon) in ex. - Thessalonica. 
Concludo osservando che le caratteristiche fisiche e di stile della moneta, per quanto consentito di osservare dalla foto di pessima qualità ricevuta, appaiono coerenti con i conî d'epoca. La moneta è comune e, in considerazione dello stato di conservazione in cui si trova, non dovrebbe valere più di una decina di euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:
(1) RIC VIII fornisce le seguenti caratteristiche fisiche di riferimento per gli AE2  battuti a Thessalonica nell'arco temporale compreso tra l'autunno del 352 e gli inizi del 354 nel nome di Costanzo II ed in quello di Costanzo Gallo: diametro 20-21mm, peso 4,50g. Di seguito riporto le caratteristiche fisiche di monete appartenenti al gruppo anzidetto tratte dal data base dell'ANS (American Numismatic Society):

Riferimenti Peso (g.)  Diametro (mm) Asse di conio (H)
RIC 187 4,84 - 11
RIC 187 4,39 - 12
RIC 187 3,99 - 5
RIC 180 4,16 - 11
RIC 180 4,11 - 6
RIC 180 4,66 - 5
RIC 183 4,80 - 5
RIC 185 3,82 - 12
RIC 185 4,79 - 12
RIC 185 4,13 - 11
RIC 188 3,74 - 6
RIC 188 3,69 - 11
RIC 182 4,81 - 5
RIC 182 5,02 - 11
RIC 182 5,27 - 6
RIC 182 4,49 - 11
RIC 182 4,60 - 5
Dalla tabella si evince che la moneta del lettore presenta caratteristiche fisiche (diametro 19 mm, peso 5,15g, 6H) comparabili con quelle dei conî d'epoca sopra menzionati.
(2) L'arco temporale a cui la moneta si ascrive è compreso tra l'autunno del 352 (quando fecero la loro comparsa gli AE2 ridotti del tipo "cavaliere disarcionato") sino al 354, l'anno dell'esecuzione di Costanzo Gallo. Nel periodo anzidetto le officine della zecca di Thessalonica batterono AE2 della tipologia di figura sia nel nome di Costanzo II (officine A, B, G, D) che in quello di Costanzo Gallo (officina e soltanto).
(3) Dominvs Noster CONSTANTIVS Pivs Felix AVGvstvs. Costantino II, Costanzo II e Costante (in quest'ordine di anzianità) divennero Augusti il 9 settembre del 337, circa quattro mesi dopo la morte del loro genitore, Costantino I il Grande. Tra di loro si divisero l'impero, Costantino II governò in Ispagna, Gallia e Britannia, Costanzo II in Oriente ed Egitto,  Costante in  Africa, Italia e Illyricum. Nel 340 Costantino II invase improvvisamente i territori di Costante ma l'impresa fallì e l'invasore perì in battaglia ad Aquileia. Costante rimase quindi unico Augusto d'Occidente fino a che cadde vittima nel 350 di un complotto militare organizzato da Magnenzio. In un momento di turbolenze nell'impero occidentale, Costanzo, sentendo il bisogno di avere in Oriente una figura simbolica a rappresentare la famiglia imperiale, convocò a corte Gallo, che era il più anziano dei cugini sopravvissuti alla strage seguita alla morte di Costantino I (per un approfondimento cliccare qui di seguito), gli diede in isposa la sorella Costantina e lo fece Cesare a Sirmium, il 15 marzo del 351. Gallo e il nuovo prefetto pretorio dell'Est, Talassio, senza por tempo in mezzo, partirono per l'Oriente e si insediarono ad Antiochia a metà maggio, nel momento in cui si vociferava del fenomeno meteorologico o astronomico della croce celeste, almeno creduto tale. Poiché la situazione al confine persiano si manteneva piuttosto tranquilla, Gallo ebbe vita relativamente facile. Le agitazioni degli Isauri e degli Giudei, specie di questi ultimi, furono represse con grande brutalità. Certo è che il suo governo fu caratterizzato da grande irresponsabilità e violenze che culminarono con l'istigazione al linciaggio del prefetto Domiziano e del questore Monzio. Dopo questo accadimento Gallo fu richiamato, ufficialmente per essere trasferito in Gallia, ma in realtà per essere privato delle prerogative e processato a Flanona, un'isola al largo della costa orientale dell'Istria, dove fu decapitato verso la fine del 354. Costanzo morì per cause naturali il 3 novembre del 361 mentre muoveva col suo esercito per reprimere la rivolta di Giuliano l'Apostata. 
(4) Mentre il significato della leggenda allusiva al "ritorno dei tempi felici" (forse quelli in cui Roma riusciva ancora a mantenere l'ordine interno  e a proteggere la popolazione dalle invasioni) è trasparente, non del tutto certa è l'espansione della leggenda, FELix TEMPorvm   REPARATIO oppure FELicium TEMPorum REPARATIO oppure FELicis TEMPoris REPARATIO.
Sulle FEL TEMP REPARATIO (in breve, FTR) ha scritto un interessante articolo Dough Smith (v. http://dougsmith.ancients.info/ftr.html) da cui attingerò per la breve sintesi che segue. La riforma monetaria del 348 di Costante e Costanzo II portò in circolazione tre nominali in bronzo argentato, nei seguenti tipi, tutti caratterizzati dalla leggenda del rovescio FTR:
Nominali Tipi
maggiore (biglione - argento al 3%) - grande AE2 "Cavaliere disarcionato" (tema del rovescio preferito da Costanzo II)
"Galea pilotata dalla Vittoria" (tema del rovescio preferito da Costante perché verosimilmente onorava lo sbarco di Costante in Britannia nel 342)
intermedio - piccolo AE2 - busti a sinistra "Barbaro portato fuori dalla capanna" (tema del rovescio preferito da Costante forse per esaltare il tema della ricolonizzazione dei territori conquistati) 
"Sovrano con due prigionieri" (tema del rovescio preferito da Costanzo II)
minore - AE3 "La Fenice"
Con la morte di Costante, il "Cavaliere disarcionato" rimase l'unico FTR in circolazione. Durante i suoi 13 anni di vita, il "Cavaliere disarcionato" subì molte modifiche in peso e dimensioni. Le prime monete erano quelle che i collezionisti definiscono AE2 in quanto  misuravano 21÷23 mm di diametro; le ultime emissioni scesero a 16 mm, nemmeno qualificabili come AE3. Spesso queste ultime monetine sono dette AE3/AE4 per indicare che si collocano nella fascia di confine tra AE3 e AE4. Con il peso, progressivamente scemò anche il contenuto, in partenza già basso, d'argento.
Il "Cavaliere disarcionato" fu coniato grosso modo in quattro varianti. Tutte avevano in comune la presenza di un cavaliere ferito a morte da una lancia. La prima mostra il cavaliere in ginocchio a terra dinanzi al cavallo. La seconda lo mostra seduto a terra davanti al cavallo. La terza lo vede ancora in arcioni ma con il braccio e la testa protesi all’indietro verso l'aggressore. L'ultima, che è quella pertinente alla moneta di figura, lo vede schiantarsi a terra stretto al collo del cavallo.
Come giustamente osserva Dough Smith il "Cavaliere disarcionato" è una tipica moneta da collezione perché soddisfa tre criteri:
  • Economia, in quanto nessuna moneta del "Cavaliere disarcionato" è terribilmente costosa; si va dagli esemplari peggiori a meno di un dollaro per arrivare a quelli veramente perfetti al costo di  100$. 
  • Varietà, in quanto all'interno di ciascuna delle quattro tipologie sopra illustrate, si possono osservare numerose varianti atte a soddisfare le pignolerie del collezionista specializzato.
  • Espandibilità, perché partendo dal "Cavaliere disarcionato" ci si può allargare a tutti i temi della FEL TEMP REPARATIO e poi a tutte le monete d'epoca costantiniana.
(5)  è il marchio di zecca; ove "TS" in esergo sta per TheSsalonica, "A" sta per 1a officina mentre la lettera "S" a sinistra nel campo è in qualche modo collegata con l'emissione monetale.
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