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Traiano a cavallo uccide un Dacio
1.5.2003
Gentilissimo signor Giulio,
le invio le fotografie di un sesterzio in mio possesso, l'imperatore sul fronte è inequivocabile il retro non riesco a trovare cosa commemora, o a cosa si riferisce, il diametro della moneta è di circa 32mm, lo spessore forse qualche decimo in più di 3mm, e il peso rilevato su di una bilancia non esattamente farmaceutica e circa 25-27 grammi, la patina verdastra non mi lascia intravvedere il colore del metallo  ma suppongo sia bronzo. Può dirmi di più sull'identificazione.. ed eventualmente anche il valore approssimativo?
Sperando di non averla disturbata La ringrazio in ogni caso anticipatamente e complimenti per il Suo sito davvero interessante.
Cordialissimi saluti.
Alessandro
fig. 1
Roma, 26.5.2003
Egregio Lettore,
di seguito do una breve descrizione della moneta di figura, con la solita convenzione di indicare con lettere rosse la parte illeggibile della leggenda:

Sesterzio in oricalco1 - zecca di Roma - BMC 839 C 504 - 104÷111d.C.
D. Busto di Traiano laureata a destra, con drappeggio accennato sulla spalla sinistra.  IMP CAES NERVAE TRAIANO AVG GER DAC PM TR P COSV PP2.
R. Traiano a capo scoperto, in abito militare, con un mantello volteggiante dietro le spalle, su un cavallo al galoppo a destra, brandisce con la mano destra un giavellotto su un Dacio che indossa mantello e pileo, caduto sotto al cavallo, flesso sul ginocchio sinistro, con la mano sinistra poggiata sul terreno e la mano destra spinta in avanti: testa girata indietro verso l'alto. SPQR OPTIMO PRINCIPI3, S C4in esergo.

Con Traiano siamo nel periodo di massima espansione dell'Impero Romano. Dopo la fortunata campagna dacica, Roma porta i confini oltre Danubio (viene coniata una moneta per ricordare il grandioso ponte ad unica campata, costruito per l'attraversamento del fiume); il Senato, oltre a conferirgli il titolo di "Dacico", gli rivolge l'elogio che troviamo scritta sul rovescio della moneta3. Poco più tardi, nel 115, la guerra Partica, l'estensione dei confini orientali oltre l'Eufrate e il titolo di Partico, ma questa è un'altra storia.

Il sesterzio di Traiano pesa in media 25,85g, peso dunque compatibile con quello della moneta di figura. Al  British Museum è conservata una moneta simile, del peso di 25,70g e diametro di 33 mm.
A titolo di confronto riporto il link ad una moneta identica per tipologia e molto simile per aspetto e stato di usura:

  1. http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s3204.html foto in:
Dal confronto appare una netta somiglianza tra le due monete, anche se la patina verdestra a cui si accenna nel messaggio non é rilevabile dalla foto, dalla quale traspare invece un tondello di colore argenteo, inspiegabile per una moneta di oricalco. Suggerirei di accostare la moneta ad una calamita per verificare che il tondello non sia di materiale ferromagnetico. Sarebbe stato opportuno disporre dell'asse di conio da confrontare con i campioni presenti nel sito:
http://www.amnumsoc.org/search/ .
 

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:
(1) Da un'analisi dei sesterzi di Traiano è stato possibile determinarne (v. RIC) la composizione metallica: 79,5% di rame, 16,6% di zinco, 1,3% di piombo e tracce di stagno. L'oricalco, più noto oggi come ottone, conferiva alla moneta un aspetto simile all'oro che la faceva distinguere dall'asse che invece era di rame in percentuale superiore al 99%.
(2) "IMPeratori CAEsari NERVAE TRAIANO AVGvsto GERmanico DACico Pontifici Maximo Tribunicia Potestate COnSvliV Patri Patriae". All'Imperatore Cesare Nerva Traiano Augusto, Germanico, Dacico, Pontefice Massimo, titolare dei poteri conferiti ai tribuni, Console per la 5a volta, Padre della Patria.
(3) "Senatvs PopvlsQve Romanvs OPTIMO PRINCIPI". Il Senato e il Popolo di Roma all'Ottimo Principe. In altre monete coniate successivamente (dopo il 114) Traiano assume "Ottimo", come titolo,  non più solo come aggettivo qualificativo dello suo stato. In realtà la leggenda del dritto e del rovescio della moneta andrebbero lette congiuntamente, nel senso che sono il Senato e il Popolo Romano sul rovescio della moneta a rivolgere al Principe (che si fregia dei titoli, dinastico quello di Germanico, e conferitigli dal Senato tutti gli altri, minuziosamente elencati nel dritto) l'elogio di Ottimo. La moneta reca in sè un importante messaggio politico, il riconoscimento reciproco dei poteri e delle prerogative del Senato e del Principe.
(4) "S.C. "Senatvs Consvlto"- indica che la moneta è stata emessa con un Decreto del Senato, com'era d'uso per la monetazione in bronzo.

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