Duisburg, 23.7.2005
Egregio
Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
pertinenti alla moneta di figura:
Follis1, zecca di Heraclea2, 316-317 d. C. , RIC VII
15 (pag. 544), indice
di rarità "r1"
D. IMP LICI - NIVS
AVG3. Licinio, busto laureato, drappeggiato
a sinistra, globo nella mano sinistra, mappa nella
mano destra.
R. PROVIDEN -
TIAE AVGG4. Ingresso di un castrum privo di
cancello, sormontato da tre torri, 7 file di
mattoni. In esergo HTB
5.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha prodotto i seguenti risultati:
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/licinius_I/_heraclea_RIC_vII_015.jpg
Sale: CNG 61, Lot: 2067. Closing Date: Sep 25,
2002. LICINIUS I. BID Estimate $100 LICINIUS
I. 308-324 AD. Æ Follis (3.45 gm). Heraclea.
Laureate bust left with mappa, globe and
sceptre / Camp gate. RIC VII 15. Near EF,
nearly full silvering. ($100).
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/licinius_I/_heraclea_RIC_vII_015.3.jpg
*AAH* Licinius I AE3 "Campgate" RARE Licinius
I AD 308-324 AE3 "May the future of the
emperors be bright." Obv: IMP LICINIVS AVG -
Laureate bust left, draped, with globe,
scepter and mappa. Rev: PROVIDEN-TIAE AVGG -
Campgate open with three turrets above. Exe:
HTB Heraclea mint: AD 316-317 = RIC VII, 15 (B
= r1) Rare, page 544 - British Museum./ 2.92
g. Coin sold at 05/09/2004 (dd/mm/yyyy) Final
sale value in local currencies GBP 0.56 USD
0.99 JPY 109.29 AUD 1.43 RUB 28.93 CAD 1.29
EUR 0.82
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/licinius_I/_heraclea_RIC_vII_015.2.jpg
*AAH* Licinius I AE3 "Campgate" RARE Licinius
I AD 308-324 AE3 "May the future of the
emperors be bright." Obv: IMP LICINIVS AVG -
Laureate bust left, draped, with globe,
scepter and mappa. Rev: PROVIDEN-TIAE AVGG -
Campgate open with three turrets above. Exe:
HTB Heraclea mint: AD 316-317 = RIC VII, 15 (B
= r1) Rare, page 544 - British Museum. / 2.93
g. Coin sold at 24/08/2004 (dd/mm/yyyy) Final
sale value in local currencies GBP 7.20 USD
13.01 JPY 1429.15 AUD 18.27 RUB 380.15 CAD
17.02 EUR 10.72
- http://www.acsearch.info/record.html?id=421193
Source A. Tkalec AG Auction May 2010
(17.05.2010) Lot 465 ( «
| » ) Price 150 CHF (~133
USD)Description Licinus I (308-324) AE-3, 3.27
g., 20 mm. Heraclea, 316-317. Obv.: IMP
LICINIVS AVG Laureate, draped bust l., globe,
sceptre, mappa. Rev.: PROVIDENTIAE AVGG Camp
gate. RIC 15. Fully silvered. Mint state -
FDC. Starting Price: 150.00 CHF.
- http://www.vcoins.com/ancient/ancientimports/store/viewItem.asp?idProduct=2090&large=0
EF/EF Licinius Silvered Campgate R1
Attribution: RIC vol VII Heraclea 15 R1 Date:
316-317 AD Obverse: IMP LICINIVS AVG, bust l.
holding mappa Reverse: PROVIDENTIAE AVGG,
campgate, HT delta in ex. Size: 19.83 mm
Weight: 3 grams Description: A nice silvered
follis with sharp detail Price US$ 61 € 50.54
£ 35.07 AUD$ 79.73 CHF 79.05 CAD$ 74.29 Rates
for 7/22/2005.
- http://www.acsearch.info/record.html?id=84639
Source Auktionshaus H. D. Rauch GmbH Auction
81 (21.11.2007) Lot 712 (
« | » ) Price 65 EUR (~96
USD). Description Römisches Kaiserreich:
Diocletianus bis Constantius II. RÖMISCHES
KAISERREICH Licinius I. 308-324 Follis (3,53
g), Heraclea Thracia, 2. Offizin 316-317 AD.
Av.: IMP LICINIVS AVG, Portrait mit
Lorbeerkranz, Mantel, Mappa in r. Hand und
Globus mit Szepter im l. Hand n.l. Rv.:
PROVIDENTIAE AVGG / HTB (im Abschn.),
Lagertor mit drei turmartigen Aufbauten. --
Min. Reinigungsspuren im Av., nahezu
geschlossener Silbersud. RIC 15.
vzgl.-stplfr. Estimate: EUR 35.
Concludo osservando che la moneta di figura
presenta caratteristiche compatibili con i conî
d'epoca.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
-------------------------------
Note:
(1) Riporto
di seguito le caratteristiche fisiche dei
follis della tipologia di figura (AE3), tratte
dai link sopra riportati:
sito: |
Peso
(g.) |
Diametro (mm) |
Link1 |
3,45 |
- |
Link2 |
2,92 |
- |
Link3 |
2,93 |
- |
Link4
|
3,27 |
20 |
Link5 |
3,00 |
19,83 |
Link6 |
3,53 |
- |
Dall'esame della tabella si ricava
immediatamente che le caratteristiche fisiche
del follis di figura (3,3g, 20mm, 6h)
rientrano nei margini di oscillazione dei conî
d'epoca.
(2) Eraclea era sita in
Tracia e nel 316-17 era sotto il controllo di
Licinio.
(3) IMPerator LICINIVS
AVGustus. In altra pagina di questo sito (cliccare qui)
si è tracciata una sintesi storica della
tetrarchia, dalle origini sino alla conferenza
di Milano del gennaio-febbraio del 313 che
aveva sancito la parità di culto tra la
religione cristiana e quella pagana, ma sopra
tutto, dal punto di vista politico, affermato
l'alleanza tra Costantino, Augusto d'Occidente
e Licinio, Augusto d'Oriente. Ma la pace tra i
due non era destinata a durare, Costantino
infatti, per contenere il potere di Licinio,
aveva avviato con lui negoziati per la
creazione di uno stato cuscinetto tra i due
reami comprendente la Rezia e la Pannonia alla
testa del quale intendeva mettere Bassiano,
suo cognato, una volta elevato al rango di
Cesare. L'annuncio dell'elevazione doveva
essere dato a Treviri il 25 luglio del 315,
nella ricorrenza del primo decennale di regno
di Costantino. Ma in quell'occasione
Costantino svelò invece un complotto ordito
contro di lui dallo stesso Bassiano e da
Licinio che doveva trovare esecuzione per mano
di Senecio, fratello di Bassiano. Seguì un
periodo di guerra fredda tra i due regnanti
con scambi di note diplomatiche, culminato con
la rottura finale nell'agosto-settembre del
316 quando le zecche occidentali (Arles,
Treviri, Roma, Ticinum, sotto il controllo di
Costantino) cessarono di battere moneta anche
nel nome di Licinio e le operazioni belliche
ebbero inizio. Licinio, battuto a Cibalae
(l'attuale Vinkovici nella Croazia orientale),
si ritirò in Tracia ad Adrianopoli (l'odierna
Edirne). Per assicurarsi la lealtà
dell'esercito in Europa, Licinio durante la
ritirata aveva elevato al rango di Augusto un
suo generale, Valerio Valente, con
responsabilità sulla Mesia Inferiore
(l'odierna Macedonia). Costantino, come
contromossa, aveva elevato al rango di Cesare,
i figli Crispo e Costantino jr. L'avanzata di
Costantino fu fermata a Filippopoli (Plovdiv,
nell'odierna Bulgaria) da negoziati alla fine
risultati infruttuosi. La parola tornò alle
armi e i due eserciti si scontrarono di nuovo
a Campus Ardiensis (una città posta a metà
strada tra Sofia in Bulgaria e Nis in Serbia)
in una battaglia non risolutiva nella quale
Licinio fu comunque ancora una volta battuto.
Costantino avanzò ancora sino a Bisanzio sulle
tracce dell'avversario che però si era
ritirato a Beroea (nel nord dell'attuale
Grecia, v.
mappa). Ora ciascuno dei due contendenti
rischiava di vedersi tagliate le linee di
rifornimento. Perciò nuovi negoziati furono
intrapresi, Licinio dovette accettare la
perdita di gran parte del territorio europeo e
l'esecuzione di Valente, ma ottenne di poter
conservare il trono. La pace fu sancita
ufficialmente a Serdica, il 1.3.317 e furono
riconosciuti come Cesari Costantino jr e
Crispo, figli di Costantino I e Licinio jr,
figlio di Licinio I. La partita finale
tra i due Augusti era ancora una volta
rimandata ... [n.d.r.; notizie storiche tratte
dal RIC].
(4) Providentiae AVGG
(Augustorum). Alla Previdenza (ovvero la
lungimiranza) degli Augusti. Riprendo dal RIC
le considerazioni svolte su questa leggenda:
"Il punto più interessante riguardo a questa
prima serie della Providentia è il plurale
utilizzato nella leggenda; chi era l'altro
Augusto, evocato dall'uso del plurale, Valerio
o Costantino? Nell'uno o nell'altro caso è
difficile da capire l'assenza di monete
battute nel nome dell'altro regnante. Valente
è meno probabile di Costantino; se
Licinio voleva sfidare Costantino facendo di
Valente un Augusto, perché non dimostrarlo
sulle monete? Perché abbandonare, nella sola
zecca di Eraclea, il tradizionale rovescio di
Giove, mantenuto invece in Asia sino alla fine
del regno? A prima vista l'ipotesi che l'altro
regnante citato sia Costantino sembra poco
dimostrata. D'altro canto noi sappiamo
[n.d.r.; v. nota precedente]
dei negoziati di pace avviati a più riprese
nel corso della guerra. L'autore ritiene
perciò che il cambio del tipo del rovescio,
unitamente al plurale AVGG, debba essere
considerato come un segnale della
disponibilità di Licinio a fare alcune
concessioni a Constantino, o, quanto meno, a
mostrare nei suoi confronti un atteggiamento
conciliativo. Il fatto che non si conoscano
monete della stessa tipologia battute anche
nel nome di Costantino potrebbe essere dovuto
al fatto che l'emissione di tali monete fosse
stata rimandata a dopo che fosse stato
raggiunto un accordo di pace."
(5) Il segno di zecca si
compone di tre lettere, le prime due, "HT",
costituiscono il nominativo di zecca di
Eraclea Tracica (HT=Heraclea Tracica), la
seconda, "B", è il numerale greco (B=2) che
indica che la moneta è stata battuta dalla
seconda delle 5 officine monetali attive nel
periodo ad Eraclea.
|