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 Nerva e la Fortuna
8.1.2005
Caro Giulio, ora ti invio anche il retro come mi hai richiesto. Sono rintracciabili nella parte destra del retro e nella parte sinistra del fronte alcune lettere, cosi ti invio un ingrandimento delle parti in cui compaiono le lettere. I dati riguardanti la moneta sono sempre i seguenti: 
PESO:17-18 g
DIAMETRO:33 mm
COLORE:giallo oro(vedi foto)
La lega della moneta non è costituita da materiale ferro-magnetico. 
Grazie in anticipo, cordiali saluti.
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Duisburg, 23.1.2005
Egregio Lettore,
non solo la sua moneta è molto usurata, ma i dati che mi ha comunicato sono, verosimilmente, approssimativi e fuorvianti. La moneta di figura fu coniata certamente sotto Nerva (se ne riconosce il profilo e parte della leggenda del dritto) ma non è dato di sapere se si tratti di un dupondio o di un sesterzio. Molto probabilmente il rovescio rappresenta una "Fortuna drappeggiata, in piedi a sinistra che con la mano destra sorregge un timone poggiato a terra e con la sinistra una cornucopia". Ma vediamo come sono arrivato alle conclusioni anzidette, partendo dai dati che mi ha comunicato, peso 17 - 18 grammi, diametro 33mm. 
Sotto Nerva furono battuti sia dupondi che sesterzi (oltre ad altri nominali privi di interesse per la presente trattazione), le cui caratteristiche fisiche, desunte dal BMCIII, di seguito sintetizzo:
  • dupondi,   peso 13,69g. (media su 9 campioni)
  • sesterzii,    "    25,67g. (media su 34  "        )
Analizzando singolarmente le monete descritte da BMC, si osserva che:
  • i dupondi pesavano  11 ÷ 16 g. e avevano un diametro di 28 ÷ 29 mm
  • i sesterzi pesavano 22 ÷ 28 g. e avevano un diametro di 34 ÷ 36 mm
Sic stantibus rebus, la sua moneta avrebbe un diametro molto prossimo a quello di un sesterzio e un peso molto prossimo a quello di un dupondio. Poiché questo è inverosimile, ne deduco che probabilmente il peso che mi ha comunicato è di fantasia (per il diametro basta infatti disporre di un centimetro). Purtroppo l'immagine del dritto è talmente usurata che non è possibile riconoscere se la testa di Nerva sia radiata, come accade regolarmente per i dupondi, o laureata, come per i sesterzi. L'altra complicazione è dovuta al fatto che non ha potuto, proprio per lo stato di usura, comunicarmi l'asse di conio. Tuttavia rilevo che:
  • il rovescio di figura si sovrappone al dritto mediante una rotazione di 180°;
  • l'asse di conio dei dupondi/sesterzi di Nerva era generalmente ad ore 6.
Ne deduco che il rovescio di figura, così come sopra riprodotto, ha i piedi in alto e la testa in basso, con l'importante conseguenza che le lettere che si osservano sulla destra della figura, si trovano in realtà alla sinistra della figura stessa, talché la leggenda verosimilmente si può leggere (ho colorato in rosso le parti usurate):
FORTVNA (lato sinistro)         AVG o AVGVST o AVGVSTI (lato destro).
La leggenda del dritto era invece probabilmente la seguente:
  • IMP NERVA CAES AVG PM TR P COS.... oppure
  • IMP NERVA CAES AVG GERM P M TR P.... 
Se vuole avere un'idea di come poteva presentarsi originariamente la moneta, vada ad esempio sul link: http://www.wildwinds.com/coins/ric/nerva/RIC_0060,Sestertius.jpg.

Un saluto cordiale. 
Giulio De Florio
www.monetaromana.it

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