Aulus Vitellius Germanicus
69 d.C.

 
Notizie storiche:
Nato il 24 settembre del 15 d.C. da Lucio Vitellio e da Sestilia, fu molto amico di tutti gli imperatori da Tiberio a Nerone e ricoprì incarichi importanti, compreso il proconsolato dell’Africa. Ricevuto da Galba il comando delle legioni stanziate nella Germania meridionale, fu acclamato imperatore dalle truppe il 2 gennaio del 69. Mentre si trovava in viaggio, nell’aprile del 69, gli giunse notizia della vittoria riportata a Bedriacum (l’odierna Calvatone, tra Cremona e Mantova) dal contingente che aveva inviato per combattere Othone. Fu dissoluto e crudele e si comportò da vero neroniano a Roma ove l’esercito ebbe mano libera per vendette e repressioni. Il 1° luglio del 69 le truppe d’oriente acclamarono imperatore Vespasiano, le legioni danubiane si pronunciarono per lo stesso Vespasiano e, invasa l’Italia settentrionale, batterono le truppe di Vitellio nei pressi di Cremona. Successivamente l’esercito di Vespasiano marciò su Roma ove Vitellio fu catturato e ucciso. Il suo corpo fu trascinato per le strade prima di essere gettato nel Tevere.


Caratteristiche:

Peso reale ~18 g; Q~31 mm; h ~3 mm; oricalco; sesterzio (peso canonico 27,28 g).
Dritto:
A[1] VITELLIUS GERMAN[2] IMP[3] AUG[4] PM[5] PP[6]
Busto laureato a destra e drappeggiato.
Rovescio:
LIBERTAS RESTITUTA
SC[7]
La Libertà restituita regge con la mano destra il pileo [8] e con la sinistra lo scettro.



[1] Aulus.
[2] Germanicus, per il servizio prestato in Germania.
[3] Imperator, in quanto comandante supremo dell’esercito.
[4] Augustus.
[5] PM, Pontifex Maximus.
[6] PP, Pater Patriae.
[7] Le monete di rame e di oricalco venivano emesse per decreto del Senato (Senatus Consulto - SC).
[8] Il pileo era il berretto di feltro portato dai Romani nei giorni di festa e dagli schiavi affrancati come segno di libertà.

 
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