Caius Julius Verus Maximinus
235-238 d.C.
Casella di testo:
Notizie storiche:
Di stirpe Tracia contadina, uomo di grande statura e forza fisica. Massimino si arruolò nell’esercito romano durante il regno di Settimio Severo. Fece una rapida carriera fino a che, durante il regno di Severo Alessandro, ebbe il comando di una legione e più tardi il governatorato della Mesopotamia. Nel 235 aveva l’incarico del reclutamento dei coscritti sul Reno e il 22 marzo fu acclamato imperatore dalle truppe che erano spazientite dal carattere poco bellicoso di Severo Alessandro. Egli fece spedizioni contro i Germani, riscuotendo considerevole successo, ma il suo regno fu caratterizzato dall’odio per la nobiltà e dalla spietata crudeltà verso chiunque venisse sospettato di tramare contro di lui. La fallita ribellione di Gordiano in Africa, nel marzo del 238, fu presto seguita da un fatto analogo a Roma, quando Pupieno e Balbino furono eletti dal Senato imperatori congiunti, insieme al superstite dei Gordiani, il tredicenne Gordiano III. Massimino invase allora l’Italia ma la sua avanzata fu ostacolata dal lungo assedio di Aquileia ove Massimino fu abbandonato dai suoi soldati stanchi e senza viveri e ucciso il 24 giugno del 238 insieme al figlio Massimo.
Caratteristiche:
Peso reale ~3g; Q~18 mm; h ~1 mm; oricalco; semisse (peso canonico 3,41g).
Cfr. inv.: pag. XXVIII Montenegro.
 
Dritto:
IMP[1] MAXIMINUS PIUS AUG[2]
Busto laureato, drappeggiato e corazzato a destra.
 
Rovescio:
PROVIDENTIA AUG
La Previdenza in piedi a sinistra, con un globo ai piedi, tiene con la mano destra una bacchetta e con la sinistra il corno dell’abbondanza.



[1]Imperator, in quanto comandante supremo dell’esercito.
[2]Augustus.


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