studiati passo passo questa pubblicazione, per me irrinunciabile:
Economia e società nell' "Italia annonaria"; è su googlebooks
Penso che ti riferisci a: Lellia Cracco Ruggini, Economia e società nell' "
Italia annonaria", Giuffré editore, 1961, 716 pagg., 50
euro....
... purtroppo non scaricabile
E l'edizione cartacea mi pare difficilmente reperibile.
Ora sono alla ricerca di un libro di Vigo Sirago su
Galla Placidia, che ho trovato.... ma ho la mia carta paypal con fondi 0!
per cui devo attendere a domani
per depositarci due palanche!
Mi è piaciuto il libro di Lidia Storoni Mazzolano,
Galla Placidia, Rizzoli1975, che ho trovato in una libreria a
Torino, in Via Po; e ora sto leggendo Chistopher Kelly,
Attila e la caduta di
Roma, Mondadori 2011 (dunque fresco di stampa).
Frugando
tra vecchi libri, ho trovato un volumone piubblicato da Sonzogno nel 1829, all'interno del quale ci stà la sintesi della Storia di Olimpiodoro scritta da Fozio: il testo di Olimpiodoro, contemporaneo di
Galla Placidia e frequentatore della corte ravennate, purtroppo è andato perduto, e resta solamente l'ampia sintesi scritta da Fozio nel IX secolo. Me la sono copiata interamente in word, visto che non era troppo corposa (20 pagine) e, ovviamente, l'ideale è sempre quello di avere un testo in word che consente rapide ricerche con le parole chiave.
Ora mi appresto a leggere di Emilienne Demougeat, L'évolution politique de
Galla Placidia, corposo articolo di 28 pagg. scaricabile dal web in formato pdf.
Continuo a cercare di capire i rapporti
tra Teodosio e
Galla Placidia, non appena nel 423 giunse con i figli a Costantinopoli.
Tra gli storici moderni, trovo moltissime discordanze, persino
sulla data del suo arrivo, che oscilla
tra la
fine del 422 e maggio del 423. Poi secondo alcuni, inizialmente
Teodosio ne ebbe molto fastidio e non la aiutò; secondo altri fu bene accolta, tanto che mise a sua disposizione la domus Placidiana, che fu la dimora della madre Galla e che si trovava all'interno delle mura del sacro palazzo. Secondo me, giunse nel maggio del 423 (nascono molte contraddizioni se si anticipa la data), l'accolse bene ma restando in aspettativa degli eventi, e cioé mantenendo i piedi in due staffe: un sorrisino a
Placidia e un consolato a Castino: quando poi Giovanni, che era una gran brava persona (lo rivaluto sempre di più!) fu eletto dal Senato quale imperatore (cosa assolutamente legittima, in quanto corrispondeva al Senato tale elezione), allora
Teodosio decise di appoggiare
Placidia e di incoronare Valentiniano (porpora mai riconosciuta dal Senato, ma voluta dal papa, che ormai era l'eminenza nera che dominava la politica dei due
imperi.... a tutto vantaggio della casse papali!).
Placidia pagò un prezzo: cedette anche formalmente l'Illirico (che di fatto era già amministrato da Costantinopoli) e, quel che è peggio, divenne il clone di
Pulcheria, la vergine più odiosa di tutta la corte
bizantina, "assai più imperatrice lei di quanto
Teodosio non fosse imperatore", come afferma Onoria.
Galla Placidia si trasforma in una furiosa cattolica ultraintegralista: insieme a
Pulcheria, perseguitano
pagani, eretici ed ebrei con una foga tale che persin la
pia Eudocia, sposa di
Teodosio, dovette allontanarsi dalla Corte accusata di difendere degli ebrei...
Tanto
Pulcheria quanto
Eudocia furono poi fatte entrambe sante... ma la coerenza non è precisamente un dono del papato (e nemmeno dei patriarchi di Costantinopoli). Credo che, pagando bene, farebbero santo persino il grande puttaniere di Arcore!
Comunque, tornando a noi: cosa ne pensate dei rapporti
tra Teodosio e
Galla Placidia tra il 420 e il 425? pollice retto o verso?
Quesito che ho già posto in altra discussione (quella su Onoria) ma senza avere risposta.... Siete molto pigri e le discussioni stanno languendo.... il caldo? la conclusione dell'anno scolastico?
Antvwala