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Author Topic: Un sito su William C. Boyd  (Read 4440 times)

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Offline paolo

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Un sito su William C. Boyd
« on: January 26, 2011, 06:06:51 am »
Ho realizzato un sito di sei pagine su William Christopher Boyd. Lo trovate a questo indirizzo:

www.berardengo.it

Forza con consigli, critiche e commenti!!!!

Offline Andrew McCabe

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #1 on: January 26, 2011, 07:05:24 am »
Ho realizzato un sito di sei pagine su William Christopher Boyd. Lo trovate a questo indirizzo:

www.berardengo.it

Forza con consigli, critiche e commenti!!!!

Very interesting web-site.

Those who wish to read in English can avail of Google web-page translate.

Very nice indeed!

maurizio7751

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #2 on: January 26, 2011, 12:44:58 pm »
Ho realizzato un sito di sei pagine su William Christopher Boyd. Lo trovate a questo indirizzo:

www.berardengo.it

Forza con consigli, critiche e commenti!!!!
Veramente ben fatto, si vede che sei un professionista della penna. Pero' una curiosita', ho notato anche in altri casi che collezioni famose non sono sempre sinonimo di alta qualita' delle monete presenti, e' piu' il carisma del collezionista e di conseguenza il pedigree ad elevare il fascino (e il prezzo) di queste monete che spesso si trovano in condizioni migliori (senza il fascinoso cartellino, ma io colleziono monete non cartellini) a prezzi decisamente inferiori.
Scusate se cado nel venale a discapito della poesia ma ci vogliono i soldini per comprare.
Comunque di nuovo complimenti, concordo nel fatto che le monete siano un pretesto per parlare del personaggio che ha una storia molto affascinante 

Offline paolo

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #3 on: January 27, 2011, 02:51:59 am »
Abbiamo spesso parlato, e con pareri contrapposti, sul valore (o non valore) aggiunto dell'appartenenza di una moneta a una collezione. Ognuno ha un parere e ogni parere è legittimo. Ma lo spirito del sito è un altro. Ogni collezione, anche le nostre, nasconde un motivo non assoluto che ha ispirato la decisione di costituirla. Un motivo legato alla nostra storia e ai nostri tempi. Quanto, poi, la collezione diventa importante la nostra storia investe la storia di altri e la Storia stessa dei tempi in cui è stata costituita. Per un momento, non parliamo della collezione Boyd, ma, per esempio, della collezione di Adams, sesto Presidente degli Usa che è fugacemente apparsa su questo Forum e subito esaurita. Qualche moneta, pur venduta, è rimasta online:

https://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?vpar=1847&pos=0#John Q. Adams Collection

Oppure di un altro collezionista illustre: William Turner, ambasciatore della regina Vittoria presso la  corte ottomana e scrittore:

https://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?vpar=1846&pos=0#William Turner Collection

Monete mediocri, qualcuna indecente. Ma affascinanti per il carico di "altro significato" che si portano dietro.
Ecco, il mio sito vuole mettere assieme le monete e l'"altro significato". Tieni presente che con "altro significato" intendo la Storia. Storia con la esse maiuscola, sia che si tratti di Storia delle Nazioni come nel caso di Adams e Turner, sia che si tratti di Storia del quotidiano borghese, come accade per Boyd.

maurizio7751

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #4 on: January 27, 2011, 07:01:30 am »
Abbiamo spesso parlato, e con pareri contrapposti, sul valore (o non valore) aggiunto dell'appartenenza di una moneta a una collezione. Ognuno ha un parere e ogni parere è legittimo. Ma lo spirito del sito è un altro. Ogni collezione, anche le nostre, nasconde un motivo non assoluto che ha ispirato la decisione di costituirla. Un motivo legato alla nostra storia e ai nostri tempi. Quanto, poi, la collezione diventa importante la nostra storia investe la storia di altri e la Storia stessa dei tempi in cui è stata costituita. Per un momento, non parliamo della collezione Boyd, ma, per esempio, della collezione di Adams, sesto Presidente degli Usa che è fugacemente apparsa su questo Forum e subito esaurita. Qualche moneta, pur venduta, è rimasta online:

https://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?vpar=1847&pos=0#John Q. Adams Collection

Oppure di un altro collezionista illustre: William Turner, ambasciatore della regina Vittoria presso la  corte ottomana e scrittore:

https://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?vpar=1846&pos=0#William Turner Collection

Monete mediocri, qualcuna indecente. Ma affascinanti per il carico di "altro significato" che si portano dietro.
Ecco, il mio sito vuole mettere assieme le monete e l'"altro significato". Tieni presente che con "altro significato" intendo la Storia. Storia con la esse maiuscola, sia che si tratti di Storia delle Nazioni come nel caso di Adams e Turner, sia che si tratti di Storia del quotidiano borghese, come accade per Boyd.
A me piace la storia di questi personaggi (infatti ho molto apprezzato il tuo scritto) ma personalmente non comprerei una moneta in conservazione modesta pagandola di piu' solo perche' appartenuta a un personaggio piu' o meno famoso. Naturalmente questo e' il mio pensiero e ho il rispetto piu' assoluto delle preferenze degli altri.
Ripeto, ho letto con voracita' e entusiasmo la tua fatica, non posso dire di aver provato lo stesso entusiasmo nel vedere le monete di questa collezione
Con stima e ammirazione Maurizio

Offline antvwala

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #5 on: January 27, 2011, 08:49:22 am »
Veramente ben fatto, si vede che sei un professionista della penna. Pero' una curiosita', ho notato anche in altri casi che collezioni famose non sono sempre sinonimo di alta qualita' delle monete presenti, e' piu' il carisma del collezionista e di conseguenza il pedigree ad elevare il fascino (e il prezzo) di queste monete che spesso si trovano in condizioni migliori (senza il fascinoso cartellino, ma io colleziono monete non cartellini) a prezzi decisamente inferiori.
Scusate se cado nel venale a discapito della poesia ma ci vogliono i soldini per comprare.
Comunque di nuovo complimenti, concordo nel fatto che le monete siano un pretesto per parlare del personaggio che ha una storia molto affascinante 

A me pare che quello di Paolo e quello di Maurizio siano due forme solo relativamente simili di collezionismo. Entrambi, ovviamente, sono collezionisti numismatici, ma per Paolo l'oggetto della collezione è fortemente connesso ad un'origine storica di una moneta, mentre Maurizio colleziona la moneta in quanto tale.
E' la stessa differenza che esiste tra chi colleziona libri rari, e chi colleziona libri rari autografati dall'Autore: il libro è sempre lo stesso, ma il prezzo è assai diverso.
Una moneta antica non ha un valore oggettivo, ma solamente un valore soggettivo. Quindi la stessa moneta assume valori differenti in rapporto a persone diverse.
I nummi del V secolo, ad esempio, trent'anni fa avevano un valore commerciale molto basso poiché snobbati dai collezionisti; ora, al contario, stanno ottenendo valori elevatissimi poiché è sorto quel particolare collezionismo. Ma è possibile che tra trent'anni il loro valore torni ad essere ridotto, oppure dioventi ancora più elevato.
Al non avere funzioni d'uso ma solo di gradimento, il valore intrinseco della moneta antica è sempre quasi nullo, mentre il suo prezzo è estremamente aleatorio...

Antvwala

maurizio7751

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #6 on: January 27, 2011, 10:14:35 am »
Veramente ben fatto, si vede che sei un professionista della penna. Pero' una curiosita', ho notato anche in altri casi che collezioni famose non sono sempre sinonimo di alta qualita' delle monete presenti, e' piu' il carisma del collezionista e di conseguenza il pedigree ad elevare il fascino (e il prezzo) di queste monete che spesso si trovano in condizioni migliori (senza il fascinoso cartellino, ma io colleziono monete non cartellini) a prezzi decisamente inferiori.
Scusate se cado nel venale a discapito della poesia ma ci vogliono i soldini per comprare.
Comunque di nuovo complimenti, concordo nel fatto che le monete siano un pretesto per parlare del personaggio che ha una storia molto affascinante 

A me pare che quello di Paolo e quello di Maurizio siano due forme solo relativamente simili di collezionismo. Entrambi, ovviamente, sono collezionisti numismatici, ma per Paolo l'oggetto della collezione è fortemente connesso ad un'origine storica di una moneta, mentre Maurizio colleziona la moneta in quanto tale.
E' la stessa differenza che esiste tra chi colleziona libri rari, e chi colleziona libri rari autografati dall'Autore: il libro è sempre lo stesso, ma il prezzo è assai diverso.
Una moneta antica non ha un valore oggettivo, ma solamente un valore soggettivo. Quindi la stessa moneta assume valori differenti in rapporto a persone diverse.
I nummi del V secolo, ad esempio, trent'anni fa avevano un valore commerciale molto basso poiché snobbati dai collezionisti; ora, al contario, stanno ottenendo valori elevatissimi poiché è sorto quel particolare collezionismo. Ma è possibile che tra trent'anni il loro valore torni ad essere ridotto, oppure dioventi ancora più elevato.
Al non avere funzioni d'uso ma solo di gradimento, il valore intrinseco della moneta antica è sempre quasi nullo, mentre il suo prezzo è estremamente aleatorio...

Antvwala
Anche le monete che colleziono io possone essere state in mani famose nel passato, solo che non lo si sa. Forse io saro' piu' materialista (anzi sicuramente) e, tanto per buttarla un po' in ridere, preferisco una bella gnocca che non e' stata con nessuno a una bruttina che magari e' stata con Fede e Berlusca, quest'ultima ha un bel pedigree pero' io la lascio e mi prendo l'altra.
E' positivo che ci siano gusti e sensibilita' diverse cosi' ce n'e' per tutti e si bisticcia meno.
 

Offline paolo

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #7 on: January 27, 2011, 12:53:39 pm »
Veramente ben fatto, si vede che sei un professionista della penna. Pero' una curiosita', ho notato anche in altri casi che collezioni famose non sono sempre sinonimo di alta qualita' delle monete presenti, e' piu' il carisma del collezionista e di conseguenza il pedigree ad elevare il fascino (e il prezzo) di queste monete che spesso si trovano in condizioni migliori (senza il fascinoso cartellino, ma io colleziono monete non cartellini) a prezzi decisamente inferiori.
Scusate se cado nel venale a discapito della poesia ma ci vogliono i soldini per comprare.
Comunque di nuovo complimenti, concordo nel fatto che le monete siano un pretesto per parlare del personaggio che ha una storia molto affascinante 

A me pare che quello di Paolo e quello di Maurizio siano due forme solo relativamente simili di collezionismo. Entrambi, ovviamente, sono collezionisti numismatici, ma per Paolo l'oggetto della collezione è fortemente connesso ad un'origine storica di una moneta, mentre Maurizio colleziona la moneta in quanto tale.
E' la stessa differenza che esiste tra chi colleziona libri rari, e chi colleziona libri rari autografati dall'Autore: il libro è sempre lo stesso, ma il prezzo è assai diverso.
Una moneta antica non ha un valore oggettivo, ma solamente un valore soggettivo. Quindi la stessa moneta assume valori differenti in rapporto a persone diverse.
I nummi del V secolo, ad esempio, trent'anni fa avevano un valore commerciale molto basso poiché snobbati dai collezionisti; ora, al contario, stanno ottenendo valori elevatissimi poiché è sorto quel particolare collezionismo. Ma è possibile che tra trent'anni il loro valore torni ad essere ridotto, oppure dioventi ancora più elevato.
Al non avere funzioni d'uso ma solo di gradimento, il valore intrinseco della moneta antica è sempre quasi nullo, mentre il suo prezzo è estremamente aleatorio...

Antvwala

Ok Ant. Ma non hai detto una parola sul mio sito. Fuori dai denti: che cosa ne pensi?

Offline antvwala

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #8 on: January 27, 2011, 04:53:02 pm »
"...Negli ultimi trent'anni di vita scopre la storia e la numismatica. E la cosa lo tranquillizza: la storia non cambia, è fissa..."
Una frase che mi ha fatto riflettere. Perché noi numismatici classici amiamo tanto la moneta antica e restiamo indifferenti verso quella contemporanea? Perché amiamo la storia e l'archeologia?
Il fatto è che, forse, ci rifugiamo nel passato poiché non amiamo il presente, lo sentiamo estraneo al nostro sentire, addirittura ostile. E' così? Per me credo di sì... Anche i romanzi che ho scritto, sono sempre ambientati in un passato molto lontano, mentre le mie fiabe, come tutte le fiabe, si ambientano in un medio evo fantastico...

"....William annotò il prezzo pagato per le sue monete su dei librettini rimasti alla famiglia, ma lo celò usando un codice personale rimasto a lungo indecifrato e composto da lettere del greco arcaico e da caratteri runici..."
Greco arcaico, alfabeto runico... scelte sempre rivolte al passato, un evidente rifiuto del presente (avrebbe potute perfettamente utilizzare un codice cifrato moderno: invece scegli lettere greche, e per di più di un alfabeto arcaico!, e rune).

"...Grazie agli amici dei forum numismatici lamoneta.it e FAC, sempre presenti quando si tratta di classificare una moneta o inquadrarla in un periodo storico..."
Contraccambio i ringraziamenti: i tuoi interventi stimolano la materia grigia!

"...Boyd, ormai maturo, è alla ricerca di qualcosa che caratterizzi la sua vita, che lo faccia uscire dall'anonimato borghese. Nell'epoca delle scoperte scientifiche cerca lui stesso la sua scoperta...."
Credo che ogni collezionista davvero serio, e che quindi non può prescindere dall'essere soprattutto uno studioso della moneta e del suo contesto storico, comprende benissimo e comparte questo sentire di Boyd.
Trovo molto acuta l'analisi della parallela evoluzione del contesto socio-economico dell'Inghilterra del tempo del Boyd matura, e la sua parallela migrazione dal collezionismo biologico, e dunque di un essere vivo ed attuale, a quello numismatico classico, e quindi rivolto al passato. Non mi pare azzardata la tua ipotesi che dietro questo cambiamento di collezione ci sia il rifiuto di una Società che gli pare divenuta incomprensibile e sempre più ostile.

"...William C. Boyd aveva capito di essere giunto al capolinea con la sua collezione di farfalle..."
Credo che in qualche modo prima o poi succeda quasi a tutti di giungere al capolinea: o perché ha raccolto quasi tutto quello che voleva raccogliere, completando la sua collezione (ma succede raramente!), o perché ha ormai raccolto quello che era nella disponibilità del suo portafoglio e andare avanti diventa veramente molto arduo. In quel momento è naturale che uno si senta attratto dal desiderio di iniziare a collezionare qualcosa di diverso!
E' un po' quello che è successo a me con i trachy (praticamente li ho tutti, anche i più rari) o con le fotografie antiche che raffigurano la popolazione mapuche (ne ho circa 400, la colelzione più completa di cui si abbia notizia): a questo punto subentra un senso di appagamento e la voglia di iniziare a collezionare qualcosa di diverso...

"...Così come escluderemmo l'ipotesi di acquisti compulsivi di monete per spiegare l'estensione della collezione..."
Su questo non sono d'accordo: il fatto di essere un collezionista selettivo, non esclude che potesse essere anche compulsivo. Poi tanto selettivo non lo era, in quanto la sua collezione spazia attraverso tantissime tipologie e periodi storici.

L'immagine che fa da testata ad ogni pagina è molto bella e coerente con la nostra passione (un mercatino delle pulci), ma avrei preferito che per ogni pagina ci fosse un'immagine diversa (sempre della stessa dimensione) centrata con il tema della pagina stessa.
Il file con l'asta Baldwins non sono riuscito ad aprirlo.

Antvwala

Offline paolo

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #9 on: January 28, 2011, 03:48:38 am »
Grazie per l'analisi, da nessuno così precisa. Correggerò oggi il passo sul "compulsivo". Quanto al file sull'asta Baldwin's 42 2005, funziona. Forse non riesci ad aprirlo perché ha estensione zip. Comunque, per ora hai perso poco: ho semplicemente contato le monete per imperatore o periodi. Stile: Augusto 52, Livia 1, Tiberio 23, Caligola 10 e via dicendo. Ora, via via, intendo aggiornare quel file lotto per lotto. Ma mi ci vorrà un'infinità di tempo perchè il copia-incolla potrei farlo da sixbid.com, che però è a pagamento (e salato!). Un discorso diverso merita questo passo:

"L'immagine che fa da testata ad ogni pagina è molto bella e coerente con la nostra passione (un mercatino delle pulci), ma avrei preferito che per ogni pagina ci fosse un'immagine diversa (sempre della stessa dimensione) centrata con il tema della pagina stessa".


Il problema iconografico è tra i più gravi. Ogni immagine è un rischio: sono a pagamento persino le riproduzioni di quadri d'epoca. Pensa che la pubblicazione della foto di un quadro del British museum costa duecento sterline di diritti per due anni. Non solo: ci si sono messi anche i privati: fotografano quadri e stampe, riproducono fotografie e gravano il tutto di diritti. Potrò ovviare in una sola maniera: andare a Londra, comperare cartoline d'epoca (con diritti scaduti) e riprodurle io, anche perché non  riesco a trovare una stampa d'epoca con diritti scaduti di Friday Street. Lo farò, certamente. Ma anche qui mi ci vuole un po' di tempo. Il mio viaggio a Londra dovrà vedermi preparato: un salto a Cheshunt per trovare la casa di Boyd (se esiste ancora, non sono certo che sia quella struttura per matrimoni che ho trovato), la tomba di Boyd (al cimitero di St Mary), un salto a Museo di Storia Naturale e avere la fotocopia di una pagina dei quaderni della collezione di farfalle (anche questo è a pagamento). Per ora devo limitare l'uso di foto all'indispensabile, incrociando le dita. Pensa che potrei avere problemi anche per quella di Boyd e sarebbe un disastro: è l'unica disponibile. In questo caso, andrei a piazza Navona con la foto, sceglierei il miglior ritrattista da piazza e farei fare un disegno. Ma prima di fare questo passo estremo, attendo e spero.
Poi ho un altro problema, tutto economico. Questo sito mi costa, Iva compresa, 100 euro all'anno e sono ai limiti di capienza. per passare a uno professionale, senza limiti di capienza e di pagine, dovrei mettere in preventivo 320 euro l'anno. Farò anche questo, ma solo dopo che avrò raccolto materiale in quantità e di qualità tale da giustificare la spesa.
Credo, poi, che al mio lavoro manchi una cosa basilare: il contatto con uno degli eredi. Mi piacerebbe avere una sua lettera, notizie più precise sul suo matrimonio, sui suoi studi da giovane, sul destino di suo figlio (è possibile che sia emigrato: ho trovato una carta d'imbarco per gli Usa a nome "A.C. Boyd". Alfred Christopher Boyd?). Ma sarà lui?
Comunque, grazie Ant. Mi puoi dare una mano con il forum spagnolo a cui sei iscritto, pubblicando il link

P.S.: Ant, ho pubblicato il tuo intervento pari pari a pagina 5 del mio sito

Offline antvwala

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #10 on: January 28, 2011, 06:37:19 am »
Sui diritti d'autore per le immagini (problema che mi tocca da vicino quando in un articolo inserisco una fotografia di un oggetto che non possiedo) devi tenere in conto che è la fotografia ad essere protetta, non il contenuto fotografato. Questo consente trovare molte soluzioni: scrivimi su email e te ne parlerò, o meglio ancora, cercami su skype e ne parliamo a voce.

Ho apprezzato molto l'approccio prevalentemente storico e sociologico, più che prettamente numismatico, perché permette di inserire il collezionismo in un contesto di riferimento, dandogli un senso. Continuare ad approfondire l'aspetto storico mi sembra utile: benvenuto un contatto con gli eredi. La figura di Boyd è interessante e adatta ad illstrare le inquietudini di un borghese benestante con forti motivazioni culturali. Psicologicamente è interessante approfondire (magari trovando lettere personali sue sul tema!!!) il tema della volontà di essere "riconosciuto" da un mondo londinese culturalmente ricco, ma legato alla nobiltà e che snobbava la borghesia.

Citerò il tuo link sui tre forum spagnoli.

Antvwala

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #11 on: January 28, 2011, 06:57:21 am »
P.S.: Ant, ho pubblicato il tuo intervento pari pari a pagina 5 del mio sito

Ok, ti chiamo, dimmi quando ti è di meno scomodo. E dammi per e mail il tuo indirizzo

Offline antvwala

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #12 on: January 28, 2011, 10:15:52 am »
Ecco la medesima immagine della tua testata..... ma esente di diritti d'Autore!

Offline paolo

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #13 on: January 28, 2011, 02:41:50 pm »
Grazie, già sostituita.  E modificato il " compulsivo". Ah, mandami i link dei siti spagnoli!

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #14 on: January 29, 2011, 03:12:58 am »
Ho appena comperato la mia 33* moneta Boyd. Per me è completamente fuori settore, ma l'ho acquisita perché dal ticket emerge qualche dettaglio nuovo sui criteri di catalogazione attutato da Boyd. Insomma, perché è utile al mio lavoro. Comunque, qualcuno sa dirmi qualcosa di questa moneta?



ENGLAND, Henry VI, First Reign (1422-1461), Silver Halfpenny, 0.51g., Pinecone-mascle issue (1430-34), Calais mint, crowned facing bust, rev., VIL(mascle)LA CALISIE (pinecone) long cross pattée; three pellets in angles, (N.1469; S.1885), very fine, pierced with blade point.

Provenance:
George Henry Gaviller Collection (died c.1880), bequeathed to W. C. Boyd.
William C. Boyd (1840-1906) Collection, Baldwin's Auctions (42), 26 September 2005.

Offline antvwala

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #15 on: January 29, 2011, 08:43:53 am »
Richiami sui fora spagnoli al sito di Paolo:

http://foro.denarios.org/viewtopic.php?f=1&t=6160

http://www.imperio-numismatico.com/t21353-la-coleccion-de-william-boyd?highlight=boyd

http://www.identificacion-numismatica.com/t38961-la-coleccion-de-william-boyd

Questo post è anche un invito ai foristi del FAC affinché conoscano e frequentino i fora spagnoli. La lingua non dovrebbe essere un ostacolo troppo oneroso e non mancano discussioni interessanti con numismatici seri e ben preparati.

Antvwala

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #16 on: January 30, 2011, 04:16:15 am »
Francamente mi impressiono un po' a leggere "fora". Correttissimo, per carità, ma sono troppo abituato al "forum" indeclinato.
Grazie Ant. A proposito, ho migliorato la pagina 3: ho fuso il capitolo sulla Regina Vittoria con quello su Darwin e Marx e ho recuperato spazio per un capitoletto sulla religione in Inghilterra nel XIX secolo.
Poi, nell'ultima pagina ho inserito il mio ultimo acquisto. Ma, per sua natura, l'ultimo capitolo è provvisorio.

Offline antvwala

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #17 on: January 30, 2011, 05:49:50 am »
....ho fuso il capitolo sulla Regina Vittoria con quello su Darwin e Marx e ho recuperato spazio per un capitoletto sulla religione in Inghilterra nel XIX secolo.
A proposito di Darwin, solamente gli specialisti sanno che Darwin restò molto impressionato quando lesse un manoscritto inedito di un novizio gesuita il quale aveva ipotizzato, basandosi sulle osservazioni da lui stesso fatte nel sud cileno, che tutti gli essere viventi attuali fossero il risultato di un'evoluzione iniziatasi a partire da un mattone iniziale minimo. Quando Darwin sul Beagle realizzò quel viaggio che lo avrebbe portato ad elaborare la sua teoria, aveva pochissimi libri a bordo, uno dei quali era il manoscritto di quel novizio gesuita (come Darwin stesso racconta): manoscritto, in quanto le autorità vaticane avevano ridotto ad uno stato semilaicale l'autore del libro (nel 1767 l'ordine dei gesuiti venne soppresso e i gesuiti cacciati via da tutta l'Europa (tranne la Russia zarista) e dalle Colonie spagnole e portoghesi) e ne avevano tassativamente proibito la pubblicazione.
Quando quarant'anni più tardi venne ripristinato l'ordine gesuitico, dopo la vergognosa soppressione, all'autore di questo breve testo, vero padre della teoria dell'evoluzione, venne chiesto di ritrattare le sue idee, ma egli si rifiutò e, pertanto, venne definitivamente ridotto allo stato laicale. La sua opera venne pubblicata dall'Università di Bologna solamente verso il 1830 sotto forma di dispense.
Questo novizio gesuita si chiamava Ignacio Molina ed era cileno: le sue idee, che immaginavano la vita evoluta a partire dalla materia inanimata, vennero riprese oltre un secolo dopo da un altro grandissimo gesuita: Teilhard de Chardin.
(Se a qualcuno interessa il tema, ho scritto un articolo - in spagnolo - che metto a sua disposizione).

Poi, nell'ultima pagina ho inserito il mio ultimo acquisto. Ma, per sua natura, l'ultimo capitolo è provvisorio.
... e mi auguro che resti a lungo provvisorio e che debba essere aggiornato il più spesso possibile!

Antvwala


Offline paolo

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Re: Un sito su William C. Boyd
« Reply #18 on: January 30, 2011, 08:00:10 am »
mi auguro che resti a lungo provvisorio e che debba essere aggiornato il più spesso possibile!

L'idea è lasciarlo proprio uno spazio variabile, a disposizione degli interventi più interessanti e delle novità sulla collezione.

 

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