il problema è definire cos'è un "fior di conio". Se
per fior di conio noi intendiamo una
moneta che non ha nessun segno di usura, neanche minimo e impercettibile, allora va da se che la
moneta in questione non deve aver MAI circolato, ma in modo categorico.
Nessun graffio, nessuna abrasione, nessun punto consumato,
patina che non deturpa il metallo, metallo senza ossidazioni o escrescenze, etc.
Quindi anche un conio stanco o rotto può dare luce ad un
FDC, anche se questo semmai è decentrato.
Questo
però significa anche che un
FDC è una
moneta che
per eventi ben precisi è stata preservata e tutelata o che,
per casi del tutto fortuiti, si sia conservata in modo perfetto fino al giorno d'oggi. Lo so... i casi sono rarissimi, ma tant'è!
Per i motivi sopra descritti, personalmente tendo ad evitare
dove possibile di considerare
FDC una
moneta antica, anzi vi dirò di più, trovo troppo esasperante dare come grado di conservazione più basso il D di "discreto" o addirittura B di "bellissima".
Lo so che ci vuole amore
per le monete e che ogni scarrafone è bello a mamma sua, ma se una
moneta è brutta è brutta e basta.
Per questo uso spesso anche le parole: scarso, brutto, pessimo, illeggibile, etc
ps. penso che fra poco inizierò ad usare anche il termine "rottame"