1) Posso garantirti che sono un contaballe garantito DOCG, con tanto di certificazione UNI 3004!
2) Non ho nessuna perplessità sui
Votis di Magno Massimo! Inasta è pure una casa d'aste che offre importanti garanzie, al cliente, il che non vuo, dire che siano al riparo di errori.... Tre anni fa acquistai un lotticino di 6
follis contromarcati
per la
Sicilia in
nome di Ercalio. Trattandosi di lotticino, l'immagine era scadente. Nella descrizione, si parlava di contromarca su
follis di Anastasio, Giustino e su un asse di Domiziano. Quando li ricevetti, quello che avrebbe dovuto essere un asse di Domizione, era un
follis di Giustino. Sui lotti non è ammessa la restituzione. Ciò non di meno, lo segnalai e immediatamente mi risposero di restituire il lotto e, non appena lo feci, mi rimborsarono il costo del lotto, quello della commissione, e le spese postali. Questo è il comportamento di una casa d'aste seria. L'errore è sempre possibile, e non compromette la serietà e l'immagine di una casa d'aste, purché sia sporadico e purché dimostrino di rispondere in un'ottica di garanzia
per il cliente: ciò che è stato fatto da Inasta.
3) Mettere in discussione i nummi di Avito non significa negarne l'esistenza. Gli esempi presentati dal
RIC sono bufale. Altri apparsi sul meracato come nummi di Avito sono tranquillamente riconducibili a
Teodosio II, Onorio o
Valentiniano III. Ve ne sono altri ancora,
tra i quali qualcuno postato da Angelo su lamoneta.it, che secondo me merita di essere collocato in "attesa di giudizio", ovvero in attesa di trovare qualche esemplare che sia davvero
leggibile e
sulla cui autenticità si possa essere certi. Personalmente sono abbastanza propenso a credere che Avito abbia coniato del bronzo,
per la valenza politica di tale emissione, ma che purtroppo
per nessuno dei bronzi conosciuti e attribuiti ad Avito abbiamo certezza circa la correttezza dell'attribuzione.
Tra gli esempi a suo tempo postati da Angelo, alcuni li escluderei, ma
per altri, invece, manterrei, quanto meno, il dubbio che possano davvero essere di Avito.
4) Che una discussione sia "controcorrente", non vuol certamente dire che sia corretta! Ma è grazie elli discussioni controcorrenti che il pensiero e la conoscenza possono crescere. E' questo il senso della mia firma "
La fede è più forte dell'evidenza, quindi è un ostacolo alla ricerca della verità" che ha scioccamente offeso alcuni dirigenti lamonetiani: lungi da me voler essere irriverente verso la Religione! E, sebbene sia spesso sfottente nei confronti di padre Picchio, provo
per lui simpatia, poiché è una persona coerente con le sue idee e che ha il coraggio di difenderle: dote ormai molto rara! Non mi piace la fede, quando si basa sul dogma, poiché il dogma non ammette il dubbio, e
per me è il dubbio la molla fondamentale che permette di crescere nella conoscenza. Sono innamorato del pensiero di Cristo, che ha anticipato di millenni l'evoluzione del pensiero umano: ma non potrei mai essere cristiano, in quanto i cristiani (non importa se cattolici, evangelici o ortodossi) fondamentano la loro fede sui dogmi, che escludono ogni dubbio ed ogni ricerca della verità. La ricerca della verità ha nel dubbio la sula
culla, e corrisponde precisamente al nostro tentativo di superare il dubbio e di trovare una risposta. Cristo è stato il più grande di tutti i pensatori ebrei (almeno è
così che la vedo io): nato ebreo, ha vissuto da ebreo è morto da ebreo e non ha mai voluto non solo creare una nuova religione, ma neppure mettere in discussione l'essenza dell'ebraismo e l'insegnamento della Torah e del Talmud. Ecco cosa amo del giudaismo: l'assenza di dogma che si trasforma in tolleranza e apertura al dialogo. Anche nella più ortodossa delle Yeshivah, mai verrà represso un dubbio o considerata scandalosa una affermazione, anche se è contraria alla Torah: ma verrà analizzata e discussa.
Tutto questo sembra fuori tema, ma non lo è: è terribile constatare come anche nella numismatica esista una ortodossia basata sui dogmi e quanto possa trovare ostacoli colui che contraddice i dogmi! Non ha importanza se la sua contraddizione è sbagliata: comunque permnetterà di crescere nella conoscenza.
Con buona pace del Reverendo Picchio che se invece di scandalizzarsi
per la mia firma, mi avesse chiesto di spiegarla, l'avrebbe compresa e, forse, addirittura condivisa....
Antvwala