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Discussione sul Seaby

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Postumus:
Il Roman silver coins secondo me è un volume da principianti.
Adesso vi spiego perchè, in primis non è niente altro che la traduzione del riassunto del Cohen in inglese con concordanze con il R.I.C. e la sua portata è limitata alle monete d'argento.
Il vero problema è che la classificazione è fatta male e molte volte è inventata, nel senso che si vuole fare dell'nterpretazione del Cohen delle divisioni in due o tre varianti quelle che il Cohen ha catalogato come una singola (ad es. busto radiato e drappeggiato, a volte anche corazzato c. 15 ... il Seaby mette: busto radiato e drappeggiato c. 15 e di seguito busto radiato, corazzato e drappeggiato c. 15a).
Senza contare poi le clamorose sviste ed errori che sembrano quasi provenire da un individuo completamente digiuno di conoscenze numismatiche.
Questa è la mia opinione per chi volesse eccepire qualcosa sugli errori posso dimostrare sulla carta una sequenza abbastanza numerosa nella catalogazione di Postumo.
Su forza animatevi un po ...quà sto scrivendo solo io !! ;)

Rugser:
Ciao Postumus
Non so di quale volume del Roman Silver Coins tu parli.
I° Dalla Repubblica fino ad Augusto ?
II° Da Tiberio a Crispina ?
III° Da Pertinace in poi... ? (questo non mi serve e non l'ho comprato)
Certo ci sono molti errori ma è un'opera utilissima per chi colleziona solo denari... in special modo per quelli della Repubblica.
E' in inglese perche è questa l'area che ha sviluppato la Numismatica Romana a livelli inconcepibili al nostro provincialismo...
RSC  ha base nel Cohen e integra cio che il Cohen nella sua visione ottocentesca aveva tralasciato.... ripudia la irrazionalità espositiva del RIC ..... ci da un sufficente numero di foto e quasi tutti i "riferimenti" riconosciuti universalmente.
Non capisco cosa vuoi di più.
Quando in Italia gli addetti ai lavori la smetteranno di litigare per il miseri orticelli che lo Stato  "foraggia"  e si metteranno a scrivere i testi che ci mancano.... non avranno fatto che il loro dovere....
Per ora accontentiamoci dei testi in inglese.... i nostri hanno ampiamente dimostrato di essere "mezze cartucce".... sanno che il "gap" è incolmabile.
I nostri scrivono di numismatica a "schizzo limitato" ...carta patinata, rilegature in oro... ma niente di organico e utile ai collezionisti... IL CATALOGO è un'altra cosa!
Forse è una leggenda.......  sembra che in una certa epoca fossero stati  stanziati dei fondi per mettere in rete la famosissima collezione di Vittorio E. III ....  :-X :-X
ser

ser

Postumus:
Io parlo del volume IV° ... e la mia ricerca si basa su Postumo, gli errori, e ti posso garantire non sono pochi, sono anche abbastanza macroscopici.
Per quanto riguarda la pubblicazione di catalogazioni in italiano fatta da italiani penso sia anche un problema di case editrici, alcuni infatti si ritrovano a fare auto produzioni, quindi rimangono sempre libri di nicchia disponibili solo per un circuito ristretto.
Anch'io quando finirò la mia catalogazione di postumo, un lavoro infinito,data anche la difficoltà di trovare alcuni testi che mi servirebbero per dare una visione più precisa possibile, mi troverò a stamparne solo alcune copie per gli amici.
Tutti mi hanno detto infatti che era meglio farla in inglese, poichè negli States sicuramente troverei una casa editrice disposta a pubblicarla ... MALA TEMPORA CURRUNT ....

curtislclay:
   I would agree with Rugser:  Seaby's Roman Silver Coins is a very useful and generally accurate compilation of the information in Cohen and RIC, with some additions from sale catalogues and museum or private collections.  Quite a few of the descriptions are illustrated from specimens in the private collection of Bob Arnold or the British Museum.
   I have only two suggestions which I think would have made the volumes much more useful, and contributed to the basic education of a whole generation of collectors.
    First, the products of different mints should have been separated.  The Eastern denarii/antoniniani of, for example, Hadrian, Septimius Severus, Elagabalus, Severus Alexander, and Gordian III, should have been gathered in separate alphabetical lists of rev. types after the main lists containing their Rome-mint types.  Even the beginner should to taught to distinguish the mints and recognize non-Roman products the moment he lays eyes on them.
     Second, in order to inform the collector of the true rarity of each individual variety, one further bit of information should have been added to each coin entry, namely how many specimens of that coin occurred in a large representative hoard, the Reka Devnia hoard for Nero to Max. Thrax, the Dorchester hoard for Gord. III, Philip I, Trajan Decius, and so on.
      Postumus, could you name the five worst or most typical errors you have found in the RSC listing of the coins of your namesake?  In my experience, mainly dealing with volumes 1-3, the RSC descriptions and citations are accurate and errors are very rarely met with.

Postumus:
La maggioranza degli errori sono costituiti dalla catlogazione in quinari o denari di antoniniani alla quale si aggiungono dimanticanze del genere dei numeri romani un II anzichè III che ti lascerebbero, in assenza di altri testi, nel dubbio di come vada catalogata effettivamente una moneta.
Non so cosa dire sui primi volumi che possiedo, ma uso di rado, essendo la mia collezione basata sul basso impero da Gordiano III a Claudio II.
Comunque posso dire che fare una catalogazione è un lavoraccio ....

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