Come ogni anno di questo periodo segnalo alcuni libelli.
Sono appena usciti e non li ho ancora iniziati a leggere, ma visti gli autori direi che è garantita una piacevole lettura.
La Congiura di Pompei
di Gordon Russell
È il 5 febbraio del 62 d.C. quando a Pompei il celebre gladiatore Pirrus viene assassinato. In migliaia, attoniti, straziati, lo scorgono accasciarsi nell’
arena, dopo l’ultimo trionfo, inspiegabilmente riverso nella sabbia e nel sangue. La notizia non fa in tempo a scuotere gli animi che un violentissimo terremoto sconvolge la città. Ma troppi sono gli interessi di
Roma sul territorio
per permettere che Pompei si trasformi in un cumulo di macerie.
Per questo, su decisione del Senato, la città viene ricostruita con grandi sforzi. Le vie si riempiono di botteghe, ville maestose sorgono, abbellite da straordinari affreschi, il clima mite favorisce i vigneti e le villeggiature. E in pochi anni Pompei diviene ancor più centro di lusso sfrenato e di corruzione. Ma c’è chi sembra opporsi alla deriva dei costumi: un gruppo di uomini, una fratria, legati alle antiche tradizioni e fieri oppositori della decadenza portata dal Senato.
Tra loro, il pittore Glauco, chiamato a dipingere gli affreschi che lo renderanno immortale, l’edile Scauro e
Vibio Popidio, che presiede a una famosa palestra atletica e gladiatoria. Quando alcuni membri della fratria vengono prima condannati all’
arena e poi assassinati, come Pirrus molti anni prima, Glauco decide di lottare
per smascherare i colpevoli. Intanto il clima in città si sta accendendo
per la campagna elettorale del 79 d.C., e la
terra non smette di tremare.
________________________________________________________________________
Idi di Marzo
di Manfredi Valerio M.
Roma, inizi di marzo del 44 avanti Cristo. Caio Giulio Cesare, il pontefice massimo, il dittatore perpetuo, l'invincibile capo militare che ha assoggettato il mondo alla legge romana, è un uomo di cinquantasei anni, solo in apparenza nel pieno della sua prestanza fisica e psichica. In realtà è stanco e malato, una belva fiaccata e rinchiusa nella gabbia dei propri incubi spaventosi. La missione di cui si sente investito - chiudere la sanguinosa stagione delle guerre fratricide, riconciliare le fazioni, salvare il mondo e la civiltà di
Roma - vacilla paurosamente sotto i colpi dei complotti di palazzo, orditi da chi vede in lui il tiranno efferato, colpevole, dopo lo strappo del Rubicone, di aver messo
per sempre
fine alla
libertà della repubblica. Cesare è come paralizzato, incapace di reggere sulle spalle il peso di un potere immenso e cerca rifugio nella preparazione dell'ennesima campagna bellica, quella contro i Parti. Ma la logica politica della congiura definitiva incalza implacabile e neppure il sacrificio eroico di Publio Sestio, il più fedele legionario di Cesare, compagno di mille battaglie, che si lancia lungo le strade che portano a
Roma in una spasmodica corsa contro il tempo
per tentare di salvargli la
vita, né la cura devota e amorevole della moglie
Calpurnia, le attenzioni dell'amante
Servilia e del medico Antistio riusciranno a disinnescarla. I presagi si compiranno, le Idi di marzo deflagreranno e il mondo non sarà più lo stesso.