Troppi particolari non quadrano in quella
moneta....
Il cristogramma semplificato al rovescio è proprio della zecca di
Roma, ma sembrerebbe essere realizzato al di sopra della M di
Mediolanum. Ci sono alcuni esempi di solidi nei quali alla M di
Mediolanum si è sovrapposto il simbolo della zecca romana, ma nessuno di Antemio: infatti ciò avvenne nei casi in cui la zecca lombarda venne chiusa e i conii ancoira in buono stato portati a
Roma.
Quindi, se la
moneta fosse autentica, quel cristogramma sopra la M ne auenterebbe l'interesse numismatico, se non il valore.
La'septto di quel solido è talmente ambiguo che si fa a fatica a definirne la conservazione: quasi fior di conio, se si guardano certi particolari, poco più che MB se si guardano i volti dei due
imperatori stanti. Ma in un solido fior di conio, le lettere della legenda apparirebbero molto più nitide di quanto non lo siano in questa
moneta, che sembra davvero fusa.
Tutta la storia è ben poco credibile.
Il ritrovamento isolato di un solidoè anch'esso un episodio eccezionale: è meno improbabile imbattersi in un tesoretto, piuttosto che in un solido isolato. Il Bianchini scrive che era a circa 10 cm dalla superficie. Ovviamente,
per poter vedere se ciò è plausibile, bisognerebbe vedere il terreno nel punto esatto del ritrovamento: se è pianeggiante o meno, se vi è traccia di smottamento, eccetera. Anche la natura del terreno è importante.
Il fatto è che un solido "caduto" a
terra 1500 anni or sono, sarebbe finito a profondità ben maggiore di 10 cm, considerando l'elevato peso specifico di un solido e la sua forma. Se si fosse trovato in una posizione "sommitale",
per così dire, nella quale il terreno non si accumula, ma scivola via, allora potrebbe trovarsi in superficie, ma sarebbe altamente "fluitato", ciò che non è.
Ecco perché penso che la
moneta sia ciucca, ed ha tutta l'aria di una bella fusione realizzata a partire da un originale, e che la storia sia una bufala, almeno
così come è stata raccontata. Una bella bufala edificante, sullo stile del Reader's indigesto.
In quanto al fatto che la
moneta sia stata visionata da quelli della sovrintendenza, vuol dire ben poco:
tra di loro c'era un numismatico competente? Anche la mia collezione venne verificata a suo tempo da quei della sovrintendenza; preparatissimi nel riconoscimento delle ceramiche romane, ma quando si andò nelle monete classiche, ne sapevano meno di un ragazzino neofita! Ovviamente nelle diverse sovrintendenze vi sono anche degli ottimi numismatici: ma nulla sappiamo di chi siano coloro che hanno visionato questa
moneta. Che uno di loro abbia sparato 10.000
euro, non deporrebbe a loro favore, sempre che ciò sia
vero!
Un solido splendido dello stesso tipo è stato venduto a circa 7.000
euro (Ars Classica, 54, aprile 2010 ), mentre allo stato di BB ha realizzato "appena" 2.400
euro (Classical Numismatic Group, 84, maggio 2010). Quindi quei 10.000
euro è una sparata.
Tra i solidi successivi al 455, quelli di Antemio sono probabilmente i meno rari: infatti si allestì la spedizione navale contro i Vandali, e venne racimolato tutto l'oro possibile
per monetarlo e finanziare la spedizione. La quantità di solidi coniati a
nome di Antemio (
così come di Leone) fu veramente impressionante. Fu raccolto un capitale di circa 130.000 libbre d’oro, ovvero
11,4 milioni di solidi, ricorrendo a tutta la tassazione disponibile, allo sfruttamento delle tenute imperiale, a confische e ad ogni altra misura straordinaria possibile, tanto a Occidente come ad Oriente. Con questo capitale si allestì una flotta di 1100 imbarcazioni di diversa natura, 30.000 legionari imbarcati (oltre ai marinai), al quale si aggiunse l’esercito dell’Illirico e quello in Egitto, con una mobilitazione totale prossima alle 100.000 persone. Fu il più serio tentativo organizzato dalle due componenti dell’Impero Romano
per cacciare via i Vandali durante tutti il V secolo.
Antvwala