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Author Topic: Renassiance wax  (Read 6236 times)

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Offline PLINIUS

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Renassiance wax
« on: February 19, 2005, 12:47:50 pm »
Curiosando nel forum in inglese ho notato che molti collezionisti trattano le loro monete con Renassiance Wax, una cera, credo. Sapete di cosa si tratta? E' un trattamento conservativo, protettivo, tipo quello effettuato di musei? vale la pena ?
grazie
Plinius
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Offline Federico M

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Re:Renassiance wax
« Reply #1 on: February 20, 2005, 03:53:23 am »
Nel forum inglese puoi davvero trovare tutte le info possibili (Curtis Clay ha scritto al conservatore del gabinetto numismatico del British a questo proposito!). In sintesi:

Si tratta di un composto che pare essere stato veramente sviluppato tempo fa per lo stesso British Meseum, che però ad oggi non lo usa più: le monete, salvo quelle in esposizione (trattate in via temporanea) o con problemi di corrosione attiva (bronze desease), loro non le trattano (e se non le trattano loro...);

Su alcune patine, lascia un "effetto bagnato" che può piacere o meno, ma non so se sia davvero 100% reversibile su patine porose e delicate, ergo occhio alle vostre patine verdi/azzurre migliori! ;-)

Per le monete d'argento, blocca il processo di "toning": se vi piace una moneta sbrilluccicosa (ma perché dovrebbe? ;-P) potete usare questo prodotto... Inoltre potete usarlo se non volete rischiare di lasciare impronte digitali (esiste gente con sudori particolarmente corrosivi per l'argento!) e non usate guanti o simili, questa può essere una soluzione (ma io preferisco guanti di cotone sottili o protezioni in lattice -in effetti, sono identiche a minipreservativi: si trovano anche su Forum- da mettere su due sole dita).

Vale la pena? Probabilmente no, ma può essere utile avere il prodotto per trattare monete che il contatto con l'aria danneggerebbe (corrosione attiva, appunto), specie se si vive in posti un po' umidi...

Altre info nel forum dedicato alla conservazione/storage in inglese...

Federico

Offline Postumus

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Re:Renassiance wax
« Reply #2 on: February 20, 2005, 08:39:36 am »
Io sono sempre dell'idea che le monete vadano lascaite njello stato in cui si trovano, è anche questo il loro fascino no ?
L'usura la patina le corrosini raccontano la storia di come e quanto ha circolato, e di conseguenza anche la conservazione nella nostra collezione fa parte della sua storia.
Nel contempo vige la regola: qui iure suo utitur naeminem laedit !
Ave
Caius Marcus Latinus Cassianius Postumus

Offline Federico M

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Re:Renassiance wax
« Reply #3 on: February 20, 2005, 05:32:07 pm »
D'accordo su tutto con Postumus, ma con un distinguo sul "qui iure suo utitur naeminem laedit"...

Usare o meno una cera protettiva non rientra nelle attività suscettibili di danneggiare una moneta con probabilità significative, per cui concordo nel considerala una scelta personale... In alcuni casi, potrei perfino consigliarlo per preservare la moneta (anche se io non l'ho mai fatto, ma ci sto pensando per un paio di bronzi con bronze disease). Ma se vedo qualcuno che danneggia sul serio una moneta di 2000 anni (alle fiere, odio il rumore che spesso si sente di qualche moneta lasciata cadere...), il "neminem laedit" non si applica ed io vengo preso da desiderio di ledere costui significativamente, prendendo le difese della moneta, cui tendo ad assegnare anche personalità giuridica (se non capacità di agire) ;)

Federico

Offline Postumus

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Re:Renassiance wax
« Reply #4 on: February 20, 2005, 09:25:06 pm »
Proponiamo un'interpellanza parlamentare per i diritti della moneta, conferiamogli la capacità giuridica, con i conseguenti diritti personalissimi.  ;D
Caius Marcus Latinus Cassianius Postumus

moneta66

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Re:Renassiance wax
« Reply #5 on: February 21, 2005, 04:33:34 pm »
Sono un autentico appassionato e utilizzatore di cera  per uso numismatico.
Quella che uso io è addirittura di mia formulazione e preparazione, conosco la RW e come si scrive "italians do it better"...
A proposito dell'uso delle cere protettive è buona norma usarle, specialmente in monete che sono state trattate contro il BD o per problemi di patine non consolidate.
Il British Museum non utilizza più la cera per le monete perchè ha sostituito i trattamenti protettivi e molti di questi non vengono più eseguiti in casa. Le monete X mostre e altro però vengono genuinamente lucidate a cera  ;)
Le cere, a differenza proprio degli ultimi trattamenti chimici complessi sottovuoto hanno una serie di vantaggi :

una moneta BEN TRATTATA X BD può veramente essere protetta dall'azione esterna

NON DANNO DELAMINAZIONE (distacco del film dalla base metallo/patina)

penetrano profondamente in tutte le cavità

possono essere facilmente rimosse senza danneggiare la moneta e la patina

Rimango comunque sorpreso dal fatto che molti amici del forum vedano il male in tutto quello che è il trattamento delle monete sia per pulirle che per proteggerle.

Una moneta ben pulita, stabilizzata e trattata...sicuramente dura + a lungo di una moneta naturale ma non trattata o verificata

Un saluto

MAX

Offline Postumus

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Re:Renassiance wax
« Reply #6 on: February 21, 2005, 06:13:39 pm »
Scusatemi, ma stiamo parlando di monete che sono state sotterrate per secoli alle intemperie e si rovinano nella mai valigetta ?
Io colleziono monete da anni e non vedo cambiamenti in nessun pezzo della mia collezione, se dovesse succedere coorerei ai ripari, ma per ora non ne vedo l'utilità.
Ciao
Caius Marcus Latinus Cassianius Postumus

Offline PLINIUS

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Re:Renassiance wax
« Reply #7 on: February 22, 2005, 10:56:36 am »
vedo che l'amico moneta 66 ha esperienza in proposito. vanno quindi trattare solo le monete di bronzo? con quale metodica? che tipo di prodotto si può acquistare in Italia?

Io credo che alcune moente lo richiedano, quelle che solo a toccarle rimane un alone scuro oppure, ho notato con orrore, alcune dalle quali la patina delicatissima sembra scivolare via, soprattutto dalle parti più sporgenti, e rivela il rame sottostante. Un effetto terribile. tra l'altro questo fatto lo vedi solo di persona, dalle foto sui cataloghi non te ne accorgi. mi è già capitato di ricever monete  e di vedere che la coroncina d'alloro mostrava un rosso vivo da rame esposto. In tali casi vorrei trattarle, chiaramente un trattamento conservativo, non togliere la patina. i bei monetoni tutti verdi, con patine d'acciaio, compatte e belle, chiaramente, non necessitano di alcun trattamento.
my opinion
plinius

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moneta66

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Re:Renassiance wax
« Reply #8 on: February 22, 2005, 01:21:30 pm »
Esattamente PLINIUS... NON tutte le monete vanno trattate, ma quelle da te descritte e molte altre con difetti simili o peggiori o con BD devono essere trattate.
A proposito dell'uso della cera vale esattamente lo stesso discorso.
Le monete poi è vero che sono rimaste per secoli o millenni sotto terra... ed è proprio quello che le ha salvate e ha permesso la formazione della patina.
Imagina un bel campo appena arato e diserbato.....3/5 anni massimo e addio belle monetine......
Postumus a proposito della bellezza posso essere d'accordo con te ma sull'utilità un pò di meno.....

Comunque i bei monetoni tutti verdi tipo acciaio...e anche altre monete medie certo che trattarle è un crimine..NON ne hanno bisogno...

Un saluto
MAX

MAX

Offline Federico M

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Re:Renassiance wax
« Reply #9 on: February 23, 2005, 04:50:12 am »
Quote from: moneta66 on February 21, 2005, 04:33:34 pm
Rimango comunque sorpreso dal fatto che molti amici del forum vedano il male in tutto quello che è il trattamento delle monete sia per pulirle che per proteggerle.

Indubbiamente, finché qualcuno con la testa sulle spalle e buone nozioni di chimica tratta alcune monete che sono soggette, per ragioni particolari, a deterioramento non ci può essere ragione di vedere nulla di male (tanto meno "il male")... Io stesso ho consigliato la cera in caso di BD, pur consigliando di chiedere consigli a persone più esperte di me...

Sulla cera, resto dell'idea che per molte monete questa non faccia che dare un aspetto lucido non particolarmente naturale, né gradevole: ma questo è solo un giudizio estetico.
Citando l'email di "Richard Abdy, the Curator of Roman Coins" al British Museum, riportata in passato da Curtis Clay posso se non altro provare che il parere è condiviso anche da altri:
"Non penso che della cera sia stata applicata sulle monete del BM per un lungo tempo. La mia impressione è che il solo scopo di incerare le monete sia estetico (per dare l'aspetto di una patina più liscia e completa?). Non protegge una moneta, piuttosto raccoglie gunk (non ho il dizionario ;-)), lucida e scurisce."
[Si diceva, poi: "We do coat silver coins to protect from environmental conditions when on prolonged display. I think it is HMV diluted with acetone (and thus completely reversible) but I have copied in Simon our conservator just in case I've got the wrong end of the stick..."]

Su trattamenti e pulizia, tuttavia, il problema più generale è che un giretto per il forum in inglese o per internet dà l'idea di quante "spatinature" per vedere meglio i dettagli (sì, i dettagli dei buchi operati dalla corrosione!) o argenti inutilmente sbrilluccicosi ci siano in giro... [Spesso ciò, quando fatto da commercianti, deriva dal desiderio di trattare rapidamente grosse quantità di monete non pulite, sulla cui origine non mi dilungo per non aprire un altro fronte...] Se, dunque, qualcuno si ostina a dire che la stragrande maggioranza delle monete non vanno trattate in alcun modo non è per proteggerle da gente seria che pensa dieci volte a quel che fa [giustamente, loro lasciano perdere le intransigenze di chi dice di non toccare le monete neanche con una piuma e continuano per la loro strada], ma dagli appassionati del "fai da te", che sperimentano aceto, limone e coca cola (nonché "spazzole di bronzo che non danneggiano la patina" o altre amenità simili) sulle loro monete, prima di accorgersi dei danni fatti...

Federico

PS
Detto altrimenti, per ogni chimico vero che si avvicina ad una moneta con buone intenzioni e prudenti valuazioni, ci sono cento piccoli chimici, che è bene avvertire dei danni che possono fare... e del fatto che 99 su 100, se non fanno niente le loro monete potranno sopravvivere loro allegramente, purché tenute in un posto ben asciutto e non sottoposte a stress meccanici. Infine, come avrai notato, i miei unici post del tipo "non toccate" quelle monete sono sul forum inglese, perché su quello italiano ci conosciamo praticamente tutti e non penso certo di dover fare crociate per proteggere monete dall'elettrolisi o dalla soda caustica (cosa che sarebbe putroppo necessaria oltreoceano, almeno per alcuni individui).

moneta66

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Re:Renassiance wax
« Reply #10 on: February 23, 2005, 04:29:18 pm »
Pienamente d'accordo con te, specialmente sul fatto dei vari tentativi dannosi e soprattutto improduttivi con aceto, coca-cola limone e via così.
Togliamo subito ogni dubbio :
X trattamenti, siano essi conservativi, di pulizia o tesi all'eliminazione del BD io non intendo quelle mostruosità...altro nome non trovo, di monete praticamente portate a metallo o irrimediabilmente andate con metodi cow-boy americani.
Il nocciolo della questione ..e qui visto che il discorso è uscito fuori finiamolo:

[Spesso ciò, quando fatto da commercianti, deriva dal desiderio di trattare rapidamente grosse quantità di monete non pulite, sulla cui origine non mi dilungo per non aprire un altro fronte...]

il fronte invece è importante perchè le monete che si trovano mediamente, ripeto mediamente, dai commercianti sono monete trattate, ritrattate e ancora stabilizzate, sempre escluse quelle bellissime verdi a patina d'acciaio o altre patine particolari, ma pur sempre trattate.
Io non ci trovo niente di male.

Circa la cera sullke monete, come detto all'amico Postumus, libero di scegliere.
Dove non serve io la cera non la applico.

Un saluto

MAX

Offline Postumus

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Re:Renassiance wax
« Reply #11 on: February 23, 2005, 07:37:26 pm »
Già che siamo nell'ambito, a volte sui cataloghi d'asta si legge: "moneta ritoccata" .... che cosa intendono ?
Io penso si riferiscano a una ripatinatura o qualcosa del genere, non volgio pensare che un mastro incisore abbia reinciso parti mancanti della moneta.
Anche se devo ammettere che una volta ho "ridisegnato" un'asse repubblicano perchè in condizioni disastrose, con l'aiuto di un bisturi e coadiuvato dal fatto che disegno fumetti ho ritacciato le sagome consunte facendo apparire il nostro Giano bifronte e la mitica prora navis, vi dirò .... era venuta meglio dell'originale !  ;D
A parte quest'aneddoto, non è possibile che magari vengano riempite con qualche materiale delle corrosioni in modo cheil rilievo risulti uniforme ?
Attendo i vostri pareri, ma soprattutto se a qualcuno è capitato di vedere qualcosa del genere.
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Caius Marcus Latinus Cassianius Postumus

Offline PLINIUS

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Re:Renassiance wax
« Reply #12 on: February 24, 2005, 02:43:16 am »
ed invece caro Postumus è proprio come dici to: i ritocchi sono interventi effettuati a bulino per ridare smalto ai dettagli. Ad esempio, ri incidere i capelli all'imperatore, oppure accentuare il profilo o ripulire il campo. Questi interventi erano molto frequenti nell'800 effettuati in buona fede come restauro delle proprie monete. Al giorno d'oggi sono invece delle vere e proprie truffe che possono arrivare a modificare la leggenda per trasformare settimio in albino, con un plus di rarità da spendere sulla bancarella. quando sono segnalate sui cataloghi, sono quasi sempre monete di vecchie collezioni il cui proprietario si è divertito a ringiovanire il pezzo. su certi ritocchi ben fatti io non farei lo schizzinoso (anche se chairamente il ritocco va denunciato).
Io ho un sesterzio di Traiano B, dove il rilievo della testa ed il rovescio (il tempio esastilo di Giove capitolino, anche raro tra l'altro) sono completamente reincisi sopra. la patina si era inglobata la moneta completamente rendendo addirittura incomprensibile il profilo del sovrano. la conservazione (e il prezzo) rimane B anche se con il ritocco sembra MB/BB
ciao
plinius
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moneta66

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Re:Renassiance wax
« Reply #13 on: February 24, 2005, 06:32:27 am »
Caro Plinius pensavo che in fondo fosse la chimica fosse la cosa cattiva....ma mi sembra di capire che molti commercianti non si limitano a semplici operazioni di pulizia o altro....
Sono rimasto sorpreso da questo fatto e anche dal fatto che molti cataloghi riportano la dizione "MONETA RITOCCATA".
Per quel che concerne le patine...i cataloghi più onesti riportano anche :
"MONETA RIPATINATA"
"PATINA ARTIFICIALE"

MAX

vittorio

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Re:Renassiance wax
« Reply #14 on: February 24, 2005, 05:19:29 pm »
Questa discussione è molto interessante.
Approfitto per chiedervi un consiglio. Ho monete bizantine con patine di colore verde ma con molte zone di rame scoperto. Una in particolare presenta i 3/4 della superficie senza patina. Secondo voi cosa dovrei fare? Dovrei trattarle in qualche modo per proteggere il rame scoperto?
Su altre monete dello stesso periodo ho notato che ultimamente si stanno formando come delle piccole "bollicine" verdi dall'aspetto gelatinoso (se viste con una buona lente). Cosa dovrei fare?

moneta66

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Re:Renassiance wax
« Reply #15 on: February 25, 2005, 06:44:10 am »
Ciao Vittorio, ti è possibile mettere on line le foto di entrambi i pezzi.

Le pustole verdi "deliquescenti" non fanno ben sperare.
Con la punta di uno stuzzicadenti prova a toccarle, se ti rimangono sullo stuzzicadenti è quasi certamente BD.

Un saluto

MAX

vittorio

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Re:Renassiance wax
« Reply #16 on: February 25, 2005, 08:51:00 am »
Purtroppo non ho la possibilità di inserire foto.
Le pustole verdi "deliquescenti" sono poche. Ho provato a toccarle con uno stuzzicadenti e penso sia BD (ma cosa si intende per BD?). Alcune di queste pustole che ho eliminato con lo stuzzicadenti hanno lasciato piccolissimi buchi sulla moneta. Cosa dovrei fare?

Ho notato anche che altre monete che ho nella mia collezione, sempre bizantine in rame, hanno buchetti sulla superficie. Il diametro di questi buchetti è microscopico alcuni però sono abbastanza profondi, ma privi di liquido verde. Ho acquistato queste monete da un commerciante. Mi domando: è possibile che siano state colpite da BD e che successivamente siano state trattate?

A proposito delle monete con il rame scoperto come devo comportarmi?
Grazie
Vittorio P.

Offline tacrolimus

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Re:Renassiance wax
« Reply #17 on: February 25, 2005, 11:53:09 am »
DB è l'abbreviazione anglosassone per "bronze disease" o cancro del bronzo, probabilmente la cosa peggiore che possa capitare ad una moneta di rame. Se il danno è limitato a piccole zone sei fortunato ed ancora in tempo per intervenire efficacemente.

I forellini che hai scoperto sotto il verde deliquescente sono il risultato dell'azione dell'acido cloridrico che si produce nella reazione tra cloruro rameoso (CuCl), acqua (H2O) ed ossigeno (O2).

Brevemenete (ma spero chiaramente) il rame della moneta è soggetto a vari processi di ossidoriduzione nell'ambiente. Questo porta alla formazione di ioni rameosi (CU+). Quando il contrione è il cloruro (Cl-) e la moneta si trova in un ambiente umido, per azione combinata con l'ossigeno, si formano ioni rameici (Cu2+) e acido cloridrico (HCl). L'acido cloridrico attacca nuovamente il rame (formado i forellini) per formare altro CuCl ed la reazione ricomincia da capo.

Affinchè il fenomeno non avvenga si deve intervenire rimuovendo tutti i cloruri presenti fino a lavaggio con nitrato d'argento negativo. Il modo più semplice, ma il più lungo, è con acqua distillata (dopo aver rimosso il grosso meccanicamente). Esistono altri metodi più aggressivi che non mi sento di consigliare e pertanto non cito, sia per l'effetto sulla patina, sia per la tossicità delle sostanze coinvolte. E' fondamentale poi evitare di conservare l'oggetto in ambienti umidi (l'acqua agisce come reagente in questa reazione, quindi se viene a mancare la reazione non procede).

Spesso (oggetti esposti alle intemperie) questo è impossibile, da cui segue l'impiego dei trattamenti di cui si stà discutendo.

Personalmente non amo i trattamenti protettivi tipo paraloid B72 o la cera microcristallina e mi limito a posizionare dei sacchetti di gel di silice nei vassoi portamonete.

Luigi
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moneta66

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Re:Renassiance wax
« Reply #18 on: February 25, 2005, 05:51:45 pm »
Circa la moneta con BD...perchè è certo che è BD, esistono diversi sistemi per arrestare o eliminare il problema.
Non è comunque nè semplice nè tantomeno facile.
Tacro ha citato la reazione a nitrato d'argento.
Esistono molti sistemi per trattare il BD..., anche poco tossici, cosa è meglio utilizzare dipende dal tipo di patina sulla moneta e dal tipo di corrosione.
Bisogna conoscere :

il tipo di moneta...(periodo/regnante) ... il tipo di lega è importante
il colore della patina
se ci sono solo piccoli punti (spot) o anche aree più estese

Sulla sezione inglese c'è, anche se con un pò di confusione, una serie interessante di conversazioni sul BD. (Conservation....)
Per l'altra moneta, quella a mezza patina, il discorso è molto più complesso e praticamente quasi impossibile senza vedere il pezzo.

Un saluto


MAX
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legio_gemina

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Re:Renassiance wax
« Reply #19 on: February 26, 2005, 08:47:29 am »
Ciao,

io ho notato, come già ha scritto moneta666, che sulla sezione italiana di forum c'è questo accanimento contro quasi qualsiasi mezzo di pulizia/preservazione delle monete.

Il vostro concetto sembra: teniamo le monete così come sono uscite dal suolo.

Mi sembra chiaro che monete acquistate già pulite non necessitano alcun intervento.  Il discorso cambia completamente con le sopracitate uncleaned. Come probabilmente sapete ne capitano di tutti i colori e di tutti i tipi,  da pezzi di metallo indistinguibil a macchie di questo o quell'ossido, a pezzi quasi puliti e perfetti. E, capita ad esempio che anche la tanto demonizzata "soda caustica", sia effettivamente utile su monete superincrostate che neanche in 10 anni nell'olio di oliva si pulirebbero, nonostante i suoi "contro".

Dunque, mettiamo dei distingui. A mio avviso "Sporco NON è meglio" a patto di non esagerare con la puliza e fare "overclean". D'altra parte, nei musei, i pezzi sono perfetti, se notate. Non credo che siano usciti in quel modo dal sottosuolo, voi che ne dite?

Offline Postumus

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Re:Renassiance wax
« Reply #20 on: February 26, 2005, 09:52:51 am »
Allor dunque io non mi schiero contro chi tratta le proprie monete, oddio condannerei alla pena capitale taluni che le lucidano con l'accaino, però quì si parla di monete già pulite, infatti l'oggetto del post è una cera, quindi un trattamento ulteriore ex post.
Io sono in possesso di due monete di una antica collezione francese sulle quali è stato posto una specie di smalto protettivo che le rende un poco irreali non ho volgia ne tempo di stare a sperimentare nulla sulle mie monete, oltretutto con la possibilità di fare un danno irreversibile.
Dunque non sono contrario a chi restaura, lucida, ripatina dico solo che io la moneta la compro solo se mi piace e come la ricevo rimane.
Ciao
Caius Marcus Latinus Cassianius Postumus

Offline tacrolimus

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Re:Renassiance wax
« Reply #21 on: February 26, 2005, 10:13:00 am »
Ciao,

io ho notato, come già ha scritto moneta666, che sulla sezione italiana di forum c'è questo accanimento contro quasi qualsiasi mezzo di pulizia/preservazione delle monete.



Ciao Legio_Gemina,

mi dispiace dissentire; a me sembra invece che quello che emerge da questa discussione è che si debba utilizzare un trattamento idoneo a seconda delle situazioni.


Il vostro concetto sembra: teniamo le monete così come sono uscite dal suolo.


Vostro? A chi ti riferisci?



Mi sembra chiaro che monete acquistate già pulite non necessitano alcun intervento.  Il discorso cambia completamente con le sopracitate uncleaned. Come probabilmente sapete ne capitano di tutti i colori e di tutti i tipi,  da pezzi di metallo indistinguibil a macchie di questo o quell'ossido, a pezzi quasi puliti e perfetti.



Pienamente daccordo.

E, capita ad esempio che anche la tanto demonizzata "soda caustica", sia effettivamente utile su monete superincrostate che neanche in 10 anni nell'olio di oliva si pulirebbero, nonostante i suoi "contro".


La mia esperienza con i trattamenti che citi è stata negativa; tu sei libero di pensare il contrario e di continuare ad usarli, ma per favore accetta che possa esistere chi la pensa diversamente sulla base della propria esperienza (conterà o no?).
Io ad esempio trovo i trattamenti chimici troppo aggressivi e inutile quello con l'olio d'oliva, ma è solo la mia idea.



Dunque, mettiamo dei distingui. A mio avviso "Sporco NON è meglio" a patto di non esagerare con la puliza e fare "overclean". D'altra parte, nei musei, i pezzi sono perfetti, se notate. Non credo che siano usciti in quel modo dal sottosuolo, voi che ne dite?

Spesso un pezzo "sporco" come dici tu, è meglio di uno pulito malamente e riportato (irrimediabilmente) a metallo vergine.

Puo' capitare che quella che sembra una incrostazione è in realtà il prodotto finale di processi corrosivi che hanno distrutto patina e metallo sottostante e toglierla equivale a lasciare un bel buco nella moneta.

Per quello che riguarda i musei, a mio parere le monete esposte sono solo la minima parte di quello che hanno nei magazzini, ed ovviamente solo i pezzi migliori vengono esposti.
Comunque, alcuni terreni sono meno aggressivi di altri e rilasciano esemplari in perfetto stato che non richiedono trattamenti se non con acqua distillata. Non si puo' generalizzare.

Luigi
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Offline Federico M

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Re:Renassiance wax
« Reply #22 on: February 27, 2005, 03:52:00 am »
E, capita ad esempio che anche la tanto demonizzata "soda caustica", sia effettivamente utile su monete superincrostate che neanche in 10 anni nell'olio di oliva si pulirebbero, nonostante i suoi "contro".

Non so se sia possibile trovare usi da non "demonizzare" della soda caustica. Può darsi.
Tuttiavia, quello che citi tu è solo un caso in cui gli esperti consigliano normalmente di utilizzare una spazzola in bronzo sino a scorgere i primi dettagli più in rilievo, passando poi ad un bisturi, abbinato a microscopio binoculare: c'era un articolo stupendo su Cronaca Numismatica di qualche tempo fa, in cui il risultato finale era una patina quasi perfetta (in altri casi non si otterrà un gran risultato, questo è chiaro).
Poi, se per risparmiare tempo si vuole usare la soda caustica, io continuo a dire che si sbaglia. Parere personale, ma non solo mio, te l'assicuro.

Altri hanno già risposto, in modo che condivito, al resto del messaggio, per cui mi limito a sottoscrivere le loro osservazioni.

Federico

 

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