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Author Topic: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)  (Read 1723 times)

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rick2

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https://www.forumancientcoins.com/board/index.php?topic=83066.0

oggi mentre ravanavo nella mia solita ciotola di rottami mi son ricordato della discussione avviata da nikko sui prigionieri persiani nelle monete romane

quella di nikko e` un soli invicto comiti di costantino
la mia invece uno iovi conservatori avgg di licinio della zecca di antiochia

ma la sostanza e` la stessa , invece di avere l aquila ai piedi questa ha un prigioniero con il berretto frigio che poi si e` rivelato persiano

la differenza pero` per me e` piu` sottile , perche` mentre il soli invicto da almeno 50 anni veniva sempre raffigurato con il prigioniero ai piedi e in piu` c era la connessione tra il sole che sorge nell est e i persiani che arrivano dall est questo manca nello iovi (o sbaglio ?)

lo condivido con voi nella speranza di avere piu` informazioni al riguardo e di avviare una bella discussione

questo e` un altro esemplare

http://www.wildwinds.com/coins/ric/licinius_I/_antioch_RIC_vII_027.7.jpg

la classificazione e` ric 7 antiochia 27 anche lui datato al 317-320

ringrazio anche nikko che mi ha messo la pulce nell orecchia , la prossima che trovero` te la mando in regalo !

Offline Nikko

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #1 on: November 18, 2012, 05:53:26 pm »
L'aspetto più intrigante delle monete di Costantino I trattate nell'altra discussione è che siano state emesse solo in occasione della sconfitta di Massenzio prima e di Licinio I dopo.
Sono certo che non si sia trattato di una coincidenza, quanto piuttosto una chiara allusione ai successi militari.

Non possiamo dire lo stesso per queste monete di Licinio I, emesse in un periodo di relativa pace da un imperatore sonoramente sconfitto.
Possiamo però avanzare l'ipotesi che Licinio le abbia coniate in risposta alle emissioni di Costantino I.
Forse sono un tentativo di affermare un improprio successo, quanto meno agli occhi dei propri sudditi; sappiamo bene quale potente mezzo di propaganda fossero le monete.
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rick2

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #2 on: November 19, 2012, 06:21:41 am »
sul fatto che questo prigioniero non sia li per coincidenza son d accordo anch io

pero` qui adesso la cosa si complica (almeno per me)

primo perche` hai 2 tipi monetali , il soli invicto comiti e lo iovi conservatori avgg

secondo perche` tutte queste emissioni (anno piu` anno meno) si fan risalire al 317-320 e quindi son coincidenti

terzo perche` anche in questo caso il prigioniero porta il berretto da persiano

quarto perche` solo certe zecche , non tutte le coniano , tu hai citato roma e aquileia , io ho aggiunto antiochia


chissa se c e` un motivo nascosto o una ragione precisa nel fatto che ad un certo punto nel 317 vengono emesse queste monete con un prigioniero

mah

Offline Nikko

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #3 on: November 19, 2012, 08:05:52 am »
Quelle di Costantino I vengono coniate ad Aquleia e Roma perchè sono state le principali zecche liberate da Costantino I durante la campagna contro Massenzio:  queste monete si riferiscono proprio a queste vittorie.

Considera che Sol è il nume protettore di Costantino, il quale  proprio con lui si identifica: il prigioniero si prostra ai piedi del dio/Costantino.
Analogamente, Iupiter è la divinità di riferimento per Licinio I, il quale ha voluto, evidentemente, emulare le monete di Costantino. Difficile pensare che sia stato quest'ultimo a copiare il collega d'Oriente.

Ovviamente le emissioni sono coincidenti perchè vengono coniate negli anni della prima guerra civile tra Costantino e Licinio.
Come già detto, io le leggo come un tentativo di affermare i propri successi militari, reali o fantomatici che siano.

Quarto, come Aquileia e Roma erano importanti zecche occidentali, Antiochia era la principale zecca sotto il controllo di Licinio I. Ad Antiochia operavano circa 15 officine.
Scribendi recte sapere est principium et fons

rick2

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #4 on: November 19, 2012, 09:43:09 am »
da wikipedia

316
La recente unione tra Licinio e Costanza non fu però sufficiente, poiché già nel corso di quest'anno i due nuovi ed unici augusti entrarono in conflitto. Il casus belli fu la nomina a cesare da parte di Costantino di un certo Bassiano (che aveva sposato Anastasia, figlia di secondo letto di Costanzo Cloro), chiedendo a Licinio di riconoscerne il rango. Bassiano avrebbe governato l'Italia facendo da cuscinetto tra i due augusti. Ma Licinio era contrario a questo accordo, in quanto riteneva Bassiano un uomo di Costantino. Tramite Senecione (fratello di Bassiano), convinse quest'ultimo a ribellarsi a Costantino e ad ordire contro di lui una congiura, che però fu sventata.[76] Bassiano fu arrestato e condannato a morte.[77] In seguito, Costantino chiese a Licinio di consegnargli Senecione per punirlo, ma ottenne un rifiuto, che portò poi alla rottura tra i due augusti e allo scoppio della guerra.[78] Secondo Zosimo invece:
« la colpa [di questa nuova guerra] non fu di Licinio ma di Costantino, il quale non prestò fede agli accordi e volle occupare alcune delle province sotto l'autorità di Licinio. Quando le ostilità furono evidenti, entrambi riunirono le loro armate e si affrontarono in battaglia. »
(Zosimo, Storia nuova, II, 18, 1.)
Costantino mosse da Augusta Treverorum dove aveva la sua corte imperiale e da dove aveva organizzato l'intera spedizione militare contro il rivale Licinio. Era nel settembre di quell'anno che, alla testa di un esercito di circa 20.000 armati, mosse verso Oriente. La via da seguire era quella che da Aquileia conduceva all'alto corso della Sava, nell'Illirico. Licino colto all'improvviso riuscì ad organizzare un esercito di 35.000 armati circa e provò a sbarrare la strada all'invasore a Cibalae (6 ottobre).[79] Qui però Costantino ebbe la meglio, costringendo Licinio a rifugiarsi in Tracia.[80] Il 3 dicembre di questo stesso anno, moriva a Spalato, Diocleziano.[81]
317
Nel corso di questo inizio di inverno, Licinio nominò quale suo cesare Aurelio Valerio Valente,[82] venendo i due eserciti, poco dopo, a scontrarsi nuovamente presso Mardia.[83] L'esito della battaglia non fu decisivo per la guerra, lo fu invece il duro inverno e la stanchezza da parte di entrambe le armate, a costringere enbrambi i contendenti a scendere a patti e firmare una tregua (1º marzo 317). Licino dovette cedere a Costantino l'Illirico,[84] condannare a morte Valente,[85] pur continuando a conservare l'Oriente, la Tracia, il Ponto, l'Asia e l'Egitto.[84] Ebbe in cambio la possibilità di governare autonomamente la sua parte di Impero, emanando proprie leggi. Entrambi poi si impegnarono a rispettare i rispettivi confini territoriali. Erano sorti così due regni "separati" ed indipendenti, ben lontani dal progetto tetrarchico di Diocleziano, che prevedeva una "unità" imperiale, seppure governata da due Augusti (uno dei quali, superiore all'altro, il cosiddetto Augustus Maximus) e due Cesari.[86]
Con la fine delle ostilità i due Augusti elevarono a Cesari i loro stessi figli (Serdica il 1º marzo del 317): Crispo (a cui fu affidata la Gallia) e Costantino II per Costantino, mentre Valerio Liciniano Licinio per Licinio.[3][86][87][88]


La battaglia avvenuta presso Adrianopoli nel 324 avvenuta tra Costantino e Licinio.
318-321
Nel corso di questi anni, Costantino si dimostrò ancora una volta molto attivo militarmente. Viaggiò lungo l'intero tratto di limes dei territori appena acquisiti con la pace di Serdica (Illirico). Ispezionò le guarnigioni della ripa sarmatica, provvedendo al loro rafforzamento anche attraverso la costruzione di nuove "teste di ponte" in direzione della piana del fiume Tisza, per far fronte al pericolo dei barbari d'oltre confine. Potenziò le flotte fluviali su Danubio, Sava, Drina e Morava, oltre a quelle marittime di Adriatico ed Egeo, dove rafforzò i porti marittimi di Aquileia, Pireo e Tessalonica (ex-capitale di Galerio), con la costruzione di arsenali, cantieri navali, oltre a migliorare l'armamento delle squadre navali.[89] Era evidente che queste opere di ricostruzione e potenziamento marittimo gli sarebbero servite un giorno, oltreché contro i barbari (Iazigi e Goti), anche contro Licinio.
323
Nel corso di quest'anno i Goti, che avevano deciso di attraversare l'Istro, tentarono di devastare i territori romani della Mesia inferiore e della Tracia.[90] Costantino, informato di ciò, lasciò il suo quartier generale di Tessalonica[91] e marciò contro di loro, penetrando però nei territori all'altro augusto, Licinio. Pur riuscendo a respingerli fin nei loro territori, una volta tornato a Tessalonica,[92] Costantino ricevette tutta una serie di proteste ufficiali da parte di Licinio, che si protrassero per alcuni mesi e che sfociarono nella fase finale della guerra civile tra i due.[93]





faccio una digressione , la nota del 323 spiega secondo me le VLPP imitative

Offline Nikko

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #5 on: November 19, 2012, 09:57:42 am »
Le VLPP imitative vengono massicciamente coniate sin dal 318.

Ti ricopio alcuni miei appunti a proposito delle riforma monetaria del 318 e sulla demonetazione dei nummi pre riforma.


Cito testualmente  George Boon, 'Counterfeit Coins in Roman Britain' in Coins and the Archaeologist (2nd ed.), London, 1988.

"Counterfeiting seems to have been on a fairly small scale until until the reform of 318, but that reform is something of a watershed in late Roman monetary history. Hoards tend to end or begin with it and this is a fact which must point to a legislative background obscure to us: perhaps the earlier issues were demonetized, becoming pecuniae vetitae, to adopt the expression of a later imperial edict "

Boon, patendo dal fatto che a partire dal 318 sia possibile osservare un incremento esponenziale di monete imitative (soprattutto quelle della serie VLPP) fa notare come la riforma costantiniana costituisca uno spartiacque  nella deposizione dei tesoretti, evidenza questa cui fa riferimento anche il Bruun.
In pratica, si osserva che la deposizione dei tesoretti termina prima della riforma e inzia massicciamente dopo la riforma (Cit. Bruun  "except for stray pieces the hoards either close immediately before the Victoria laetae coinage or start with that coinage" RIC VII p. 13).
Non è possibile spiegare questa massiccia deposizione di tesoretti del 318-319 con una motivazione extra-monetaria quale una invasione barbarica che sappiamo non esserci stata; molto probabile che si sia verificata una particolare condizione monetaria come quella qui teorizzata.

Il" later imperial edict " cui fa riferimento Boon è ovviamente il Codex Theodosianus dove è riportato che a seguito della riforma monetaria del 348, si ebbe la demonetazione (pecuniae vetitae) dei nominali precedenti. La riforma del 318 potrebbe essere un precedente.

Il fatto che la serie VLPP avesse un valore nominale ben maggiore delle precendeti (es. SOLIINVICTOCOMITI) e che queste fossero state demonetizzate, spiegherebbe anche la massiccia e epidemica produzione di monete imitative (Bastien, 'Imitations of Roman Bronze Coins', AD 318-363' ANSMN 30, pp. 143-146).
I falsari avrebbero avuto un bel gudagno nel falsificare un centenionale dal valore nominale di 100 DC e avrebbero potuto utilizzare (riutilizzare), come base per la ribattitura, le monete demonetizzate (ce ne sono svariati esempi) soprattutto in quelle aeree dell'Impero dove, sempre per via della demonetazione, vi era una acuta carenza di circolante.
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rick2

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #6 on: November 19, 2012, 10:06:51 am »
adesso qui andiamo off topic

pero` il punto di queste VLPP e` che per me non sono falsi , ma imitazioni.
cioe` tu romano medio o anche romano di bassa categoria l avresti visto subito che erano imitative.

e per me non sono di origine romana ma barbara

nel senso crudezza del conio (battuto tra l altro e non fuso) legende completamente diverse e senza senso (mentre invece se fai un falso almeno le legende le copi)(vedi le imitative Fel temp reparatio del 348 che hanno anche loro una storia simile , anzi venivan rifuse e riemesse).

sarebbe interessante capire dove queste VLPP imitative vengon ritrovate , perche` se vengon tutte dal confine danubiano (ex yugolavia) come mi e` parso di capire allora sei di fronte ad una protomonetazione gotica se invece saltan fuori qui in britannia , in nord africa , in egitto allora puo` essere che effettivamente son falsi d epoca

Offline Pekka K

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #7 on: November 19, 2012, 12:56:27 pm »
Re VLPP -type:

Some years ago I made a scan of a paper by
prof. Bruun (written in Italian) and e-mailed it
to some members of FAC (Nikko, Rugser ?):

"Nummi e Centenionales - Nuovi punti di partenza
della numismatica Costantiana"

PM your e-mail, and I send the scans
(5 pages) to you.

Pekka K

Offline Nikko

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #8 on: November 19, 2012, 01:05:45 pm »
Re VLPP -type:

Some years ago I made a scan of a paper by
prof. Bruun (written in Italian) and e-mailed it
to some members of FAC (Nikko, Rugser ?):

"Nummi e Centenionales - Nuovi punti di partenza
della numismatica Costantiana"

PM your e-mail, and I send the scans
(5 pages) to you.

Pekka K


Fui io a riceverlo! :)

E' un discreto lavoro anche se il titolo è più intrigante dell'effettivo contenuto ;)
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rick2

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #9 on: November 19, 2012, 03:21:14 pm »
l ho letto

pero` da economista mi pare un sistema estremamente complesso , secondo me ci stiam costruendo sopra castelli quando in realta` la cosa era molto piu` semplice

parlo sopratutto per il periodo che va dal 190 al 295 , poi per costantino magari mi sbaglio

rick2

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Re: un nummo di licinio , non molto costoso ma particolare (prigioniero)
« Reply #10 on: November 30, 2012, 11:30:30 am »
riapro la discussione perche` mi e` capitato di vedere su internet questo follis
che invece dell aquila (o del prigioniero) ha una corona d alloro ai piedi

viene dall asta gadoury del 1 dic 2012

zecca di cizico

 

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