Ciao ragazzi,
reduce da
Verona, dico che è stato divertente, una bella scorpacciata
per gli occhi. Il tipo con accento romano ha sfoggiato anche dei bei tarocchi in bronzo, era un po' come il negozio di Totò
sai quello che ti vende la patacca alla Fontana di Trevi
?
Ma a parte quello ce n'erano altri che propinavano falsi, anche molto cari, e in stand molto più nobili e con aspetto molto più professionale, anche argento e anche oro.
Altra considerazione, i sesterzi erano in gran parte ripatinati, alcuni bene altri male, ma comunque restaurati. Come mi ha confermato un commerciante con un lussuoso stand, è la legge di mercato, la gente sui sesterzi vuole la
patina e loro gliela mettono. Questo conferma quanto avevo già espresso qualche post addietro, e cioè che se i sesterzi arrivano da una vecchia collezione, sono lucidi com'era nel gusto di una volta (e talvolta anche gli assi e spesso anche nelle raccolte dei musei), soprattutto quelli ad altissima conservazione. Infatti lo Spagnolo citato citato da Commodo, che era una persona onesta, anche se aveva dei prezzi da infarto, aveva svariati sesterzi, di cui un Nerone incredibilmente bello, belli lucidi provenienti da vecchie collezioni. Quindi se trovate bei sesterzi con patine bellissime bisogna chiedersi: o è venuto fuori dalla
terra ieri, oppure la
patina forse non è quella che sembra. In entrambi i casi mi preoccuperei
prima di cacciare i soldi.
C'erano anche un certo numero di bronzi fusi sui quali ho lasciato il cuore...
C'erano anche piccoli commercianti, in gran parte tedeschi o dall'est che avevano anche cosine interessanti a prezzi buonissimi, alcuni sospetti ma alcuni buoni, dei quali i
nostri venditori italici dicevano ovviamente peste e corna, ma posso capirli
C'era un negoziante di Brescia, di cui non ricordo il
nome, ma penso famoso, che aveva della bella roba, a prezzi decenti e oltretutto esponeva con delle teche inclinate e questo contribuiva a "far vedere" le monete in modo corretto, poichè l'illuminazione del capannone dov'era alloggiata la fiera aveva una illuminazione immonda.
Comunque okkio alle greche, o esiste una quantità infinita di monete ad altissima conservazione, oppure sono quelle della Nutella
A parte gli scherzi, quelle messe male
dove sono finite, sono tutte perfette...
In compenso lo stand della
Diana era fornitissima e se non ho fatto incetta di monete ho sicuramente bisogno di una estensione di libreria
Fine della cronaca,
scusate se vi ho tediato.