IL GLOBO E L'AQUILA: la consecratioIl globo è un simbolo universale che si ritrova presso quasi tutti i popoli dei cinque continenti, sia pure attribuendogli di volta in volta significati diversi. Altrettanto universale, in quanto simbolo, è l’
aquila: ma in questo caso esso richiama sempre la forza e la nobiltà,
tra i romani come
tra gli indios mapuche,
tra i greci come
tra i popoli siberiani. Presso la romanità, l’
aquila era sacra a Giove. Il generale Gaio Mario adottò l’
aquila quale insegna legionaria (107 aC) e successivamente divenne prima simbolo della forza militare, e quindi della figura stessa dell’imperatore.
Alla morte di un imperatore, ma talvolta anche di altri personaggi di rilievo, veniva svolta la cerimonia delle
consecratio, detta anche apoteosi o divinizzazione, la quale veniva stabilita dal Senato: l’imperatore divinizzato, che acquisiva il titolo di divus, poteva in una certa misura continuare la sua opera volta a fare
prospero l’impero ed accrescere la
fortuna della patria anche dall’oltretomba. Il rito della divinizzazione consisteva nella cremazione pubblica e si credeva che dalle fiamme si alzasse un’
aquila in volo, la quale impersonava l’
anima stessa dell’imperatore, e raggiungesse la dimora degli dei. Le monete che ricordano tale rito sono dette di consacrazione e al verso riportano una pira oppure un’
aquila mentre distende le ali
per alzarsi in volo, spesso appoggiata su un globo o un'altare.
Quasi sempre le monete che al verso riportano l’
aquila sul globo sono di consacrazione, come nell’asse di
Augusto o nel sesterzio di Antonino. Tuttavia esistono anche monete ove sul verso l’
aquila è presente, ma come simbolo del potere imperiale, come nell’asse di Vespasiano. In questo ultimo caso il globo corrisponde certamente all’
orbis terrarum, e quindi rappresenta il potere dell’imperatore sul mondo.
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