Fulmine/delfino
fig.1

La moneta di S.
 

fig. 2

Pl. 49
Sear

Notizie storiche:
Nell'ultimo decennio del IV secolo a.C. Roma comincia a coniare serie monetali in argento e in bronzo (le cosiddette monete "romano - campane"; v. moneta di Sore - Apollo/Cavallo al galoppo), destinate a circolare nel territorio della Magna Grecia a fianco delle locali emissioni magno - greche.
Nell'Urbe circolava, invece, l'aes grave, il bronzo pesante, che aveva come unità di riferimento ponderale la libbra "attica" di g 327 divisa in 12 once e come unità di valore l'asse. Progressivamente l'asse perderà peso, e con esso muterà la tipologia monetale (cioè le immagini poste sul dritto e sul rovescio delle monete) destinata tuttavia, attorno al  222÷187 a.C. a stabilizzarsi sul tipo " Giano/Prua di nave" e relativi sottomultipli tra cui il triente Minerva/Prua di nave, già descritto in altra pagina (v. moneta di Sore). Attorno al 187 a.C. il peso dell'aes grave si fermerà a 54,6 g. e da quel momento la moneta cesserà di essere fusa e verrà coniata. I riferimenti temporali sopra indicati sono forniti dal Sydenham (v. bibl. rif.to 1a) ma non sono totalmente condivisi da tutti gli studiosi.
La moneta di fig. 1 si colloca temporalmente nel periodo 269÷222 a.C (v. bibl. rif.to 1a), in una fase intermedia tra l'aes grave di prima maniera (quello che aveva come unità di riferimento ponderale la libbra "attica" di g 327) e la serie che portava sul rovescio la prua di nave (v. moneta di Sore). La serie di appartenenza della moneta di fig. 1 portava il segno del valore su entrambe le facce della moneta, con l'eccezione dell'asse che ne era privo. La serie suddetta comprendeva i seguenti tipi:
  1. l'asse con Testa di Giano/Testa di Mercurio a s.. falce dietro la testa. Peso 286÷271 g.
  2. il semisse Testa di Marte (o Minerva) con elmo Corinzio a s. segno "S"/Testa femminile a s., falce, segno "S"
  3. il triente Fulmine, quattro globetti affiancati e centrati/Delfino, falce al di sopra, 4 globetti, coincidente con la moneta di fig. 1
  4. il quadrante con due Chicchi di grano, 3 globetti/Mano destra aperta, falce, 3 globetti
  5. il sestante con Conchiglia, 2 globetti/Caduceo, falce, due globetti
  6. l'oncia con Osso di animale, un globetto/Osso di animale, falce, un globetto
  7. la semuncia con Ghianda/ oppure , falce
Caratteristiche della moneta di fig. 1: peso ~ 72 g; Q ~ 48mm.
Il peso della moneta di fig. 1 è compatibile con il triente di fig. 2, del peso canonico (1/4 di quello dell'asse) di 71,5÷67,2. La moneta di fig. 2 è.descritta in bibliografia (rif.to 1a) da Sydenham al n° 46 (l'immagine, appartenente alla stessa moneta, è però tratta dal Sear - Pl. 49 [1b]) e da Crawford al n° 25.6 (rif.to 1c).

Dritto:
Fulmine, 4 globetti collocati simmetricamente rispetto all'asse verticale della moneta.

Rovescio:
Delfino, Falce posta al di sopra, in basso quattro globetti

Il Sydenham attribuisce a questa moneta il grado 4 di rarità in una scala in cui il massimo è 10. Secondo Sear [1b], la moneta vale 125 sterline (prezzo riferito al 1981), nello stato di conservazione "bello" (intermedio tra "fior di conio" e "scarso"), .


[1] Bibliografia:
(1a)The Coinage of the Roman Republic - Edward A. Sydenham - ed. Spink & Son Lmt 1952
(1b)Roman Coins and their values - David R. Sear - Seaby 1981
(1c)Roman Republican Coinage - Michael H. Crawford - ed. Cambridge University Press 1974
 
 

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