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Livia e la Giustizia
22.12.2001
rev.
Io ho due domande:
1. Ho un dupondio di Livia di cui non conosco il valore (Jean Elsen di Bruxelles lo valuta 2200 Euro in conservazione Spl). La moneta é di bronzo, il suo  diametro è 28÷29 mm e pesa circa 13,6 g. In che stato di conservazione e valore rientra la moneta che le allego?
2. Io pur collezionando monete medievali sono in possesso di alcune monete romane comprate nei vari mercatini o convegni diversi anni fa. Queste monete vanno denunciate? Si possono collezionare?
Grazie per le risposta e Buon Natale
Marcello

P.S. Un miglioramento del sito potrebbe essere un link ai siti riguardanti la numismatica che lei ritiene interessanti.

fig. 1
fig. 2
Roma, 30.12.2001
Caro Marcello,
ho riprodotto in fig. 1 la tua moneta e in fig. 2 quella classificata da BMC rep. (v. bibl. in calce) al n° 289 pl. 55.5 e da Henry Cohen al n^C9 (v. bibliografia in calce).
Di seguito trascrivo le caratteristiche dell'esemplare BMC rep n°289 conservato al British Museum :

Dupondius - peso 14,02 g. diam. 29,2 mm, perfettamente compatibile con le caratteristiche fisiche della moneta in tuo possesso.
D. Busto di Livia (?), personificazione della Giustizia, drappeggiata a destra, indossa una corona adorna di fiori: capelli annodati dietro la testa; IVSTITIA, in basso, verso l'esterno;
R. SC grande al centro;  lungo il bordo, a partire dall'alto verso destra, internamente.

Dunque, come enuncia la leggenda, l'Imperatore Tito, figlio del divino Vespasiano, durante il suo breve regno (79÷81 d.C.) "restituì" , ponendolo in circolazione, insieme ad altre monete, questo dupondio (in oricalco), con il duplice intento  di preservare la memoria di una moneta famosa, circolata nel primo impero e ormai in fase di obsolescenza e di indicare alla pubblica opinione la continuità tra la propria dinastia (Flavia) e la Giulia, impersonata dalla figura della Giustizia nelle sembianze forse di Livia, madre di Tiberio. Lo stato di conservazione della moneta mi pare "molto bello", non sono in grado di fornirti un valore certificato, posso solo aggiungere che il Montenegro (v. nota (3)) attribuisce ai dupondi mediamente un valore di 650/220/80 migliaia di lire (prezzi  1988), a seconda del grado di conservazione, "splendido", "bellissimo", "molto bello". A questo punto, sulla questione del valore, faccio un passo indietro perché mi sembra che tu ne sappia più di me.

Per quanto concerne il possesso di monete antiche, esse possono essere detenute legalmente solo se il possessore sia in grado di attestarne la provenienza legale (per esempio per lascito ereditario oppure per acquisto effettuato all'estero o per acquisto all'asta). Altrimenti .. è come con la cintura di sicurezza, bisogna indossarla, ma prova ad andare a Napoli e trovami uno che lo faccia! Personalmente evito accuratamente di maneggiare monete, anche altrui, per non espormi, data la visibilità del mio sito, a rischi di controllo/sequestri. A tutela della privacy evito nel contempo di indicare i nomi dei visitatori del mio sito.

Ti ringrazio infine del suggerimento di indicare i link di numismatica più interessanti. Al riguardo ti suggerisco di visitare "I siti di numismatica nel Web" che troverai nella pagina di apertura del mio sito, all'indirizzo: http://digilander.iol.it/moneteromane/siti_web/siti.html. Si tratta di un primo tentativo, migliorabile anche in seguito alle eventuali segnalazioni dei lettori.

Ti saluto cordialmente.
Giulio De Florio
 


Note:
(1)Harold Mattingly - "A catalogue of the Roman Coins in the British Museum" - vol. II - ed. 1976
(2)Henry Cohen- "Description historique des monnais frappées sous l'empire romain"- vol. II
(3)Montenegro - "Monete Imperiali Romane" - ed. Montenegro SAS - 1988

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