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Traiano e la Dacia
Salve,  sono ancora io, Rosa S., mi scuso per le precedenti e-mail, questa volta ho fatto prima qualche prova e quindi ora sono in grado di inviare in allegato la foto della moneta. Purtroppo x il peso non posso essere molto precisa, so solo che pesa meno di 10 grammi, ma vi invio comunque la foto sperando che possa fornire qualche indicazione utile. Il diametro è di 1,7 cm e i bordi sono alquanto irregolari.
Rosa S.

fig. 1
monete conservate presso il British Museum

fig. 2
moneta di Rosa
Gentile signorina,
la moneta della quale mi ha inviato l'immagine (fig. 2) riproduce quella di fig. 1/ 15. Dunque coincide con una delle alternative che le avevo indicato in una precedente corrispondenza. Non mi dilungherò quindi nella descrizione che potrà rileggere semplicemente cliccando qui sopra.
Da una comparazione superficiale tra le due monete risaltano le differenze tra l'originale conservato al British Museum e la riproduzione moderna in suo possesso (osservi, ad esempio, sul rovescio, il contorno perlinato dell'originale e quello appena accennato della sua moneta, non giustificabile in termini di usura del tempo, ma anche la diversa inclinazione della schiena del Dacio, l'ampiezza del suo viso e del pileo e altri particolari ancora che anche a lei non sfuggiranno dopo un esame attento).
Non è facile trovare monete antiche originali, tuttavia, se l'intento del grande imperatore voleva essere quello di lanciare ai posteri un messaggio di vitalità, ci è sicuramente riuscito, almeno per quanto riguarda lei e me, nella presente circostanza.
La ringrazio per l'opportunità che mi ha dato di rivisitare il passato, La saluto cordialmente, mentre mi complimento per i progressi da Lei compiuti nella gestione dei file grafici.
G.D.F.
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Questa pagina é stata revisionata il 2.4.2002