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Tito e la Speranza
22 agosto 2001
rev.
Le mando la foto digitalizzata di un sesterzio dell’Imperatore Vespasiano (69 - 79 d.C.) in mio possesso. Al dritto troviamo il ritratto dell’imperatore Vespasiano con la legenda << IMP. CAES. VESP. AUG. PM TR III >>.
Al rovescio  << LA SALUTE >>, rappresentazione della Salute S C.
Caratteristiche fisiche: peso c. 22 g; diam. c. 34 mm; contorno perlinato. Vorrei avere ulteriori informazioni se possibile, la rarità, ed una valutazione.
Grazie
Matteo

fig. 1

fig. 2

fig. 3

fig. 4
25 settembre 2001


Caro Matteo,
credo che tu abbia riportato in modo incompleto la leggenda della moneta e che da questo sia conseguita l'errata attribuzione a Vespasiano di un conio di Tito (79-81 d.C.).

Ecco la descrizione della tua moneta, tratta dalla bibliografia di cui dispongo - v. rif.to 1 (1)(ho evidenziato in rosso le parti abrase della leggenda): 

Sesterzio in oricalco di Tito
D. IMP T CAES VESP AVG P M TR P P P CO(2) Testa di Tito laureata, barbata a sinistra.
R. S C  a destra e a sinistra nel campo. La "Speranza", drappeggiata, avanza a sinistra reggendo un fiore con la mano destra e sollevando la veste con la sinistra. 

Presso il British Museum sono disponibili due varianti di questa moneta, registrate rispettivamente con i numeri 183 e 184 che differiscono tra loro visivamente per il piccolo particolare che, nella prima, la "A" di  "CAES" è priva della barretta orizzontale soprascritta, presente invece nella seconda che ho riprodotto nelle fig.3/4, tratte dalla bibl. - Nota (1). Dato lo stato di usura della tua moneta non è possibile optare per l'una o l'altra delle due alternative. Le succitate monete, essendo state prodotte con stampi diversi, hanno caratteristiche fisiche un po' diverse: 24,28 g - 36 mm, la prima, 25,9 g - 36 mm, la seconda. La tua è un po' più leggera e inferiore di diametro rispetto alle due ma lo scostamento non è significativo.
Questo conio si colloca verosimilmente nell'80 a.C., anno dell'8° Consolato di Tito.

Non dispongo di elementi specifici di valutazione del valore e della rarità della tua moneta. A quella classificata dal Montenegro al N° 661  (3) (il n° 186 del Mattingly) (che differisce dalla tua per il solo particolare che la testa di Tito è volta a destra), viene attribuito il grado "R" di rarità (4) ed il valore di 3 - 0,8 - 0,2 milioni (stime del 1988) a seconda dello stato di conservazione, "splendido", "bellissimo", "molto bello".

Nel ringraziarti per avermi interpellato, ti saluto cordialmente.
G.D.F.


Note:
(1) "A catalogue of the Roman Coins in the British Museum" - vol. II di Harold Mattingly ed. 1976;
(2) dunque "IMPerator Titus VESPasianus AUGustus Pontifex Maximus TRibunitia Potestate Pater Patriae COnSul VIII", Imperatore Tito Vespasiano Augusto, Pontefice Massimo,  dotato di Potestà Tribunizia,  Padre della Patria,  Console per l'8^ volta.
(3) "Monete Imperiali Romane" - Montenegro ed. 1988
(4) la scala di rarità del Montenegro parte da "C" (Comune), prosegue con "NC" (Non Comune), "R" (Raro), "R2" (molto rara), "R3" (rarissima), "R4" (estremamente rara), "R5" (conosciuta in pochissimi esemplari), "UNICO"  (se ne conosce un solo esemplare)

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