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rev. 16.8.2010
Traiano e il ponte sul Danubio
1.2.2002
Vi invio files con fronte retro di questa moneta romana (Sesterzio di Traiano ponte sul Danubio ?)
Quale potrà essere il valore commerciale di questa
moneta, se ce lo ha ? Grazie.
Giuseppe


fig. 1


fig. 2
Roma, 3.2.2002
Egregio Signore,
le immagini di fig. 1/2 si riferiscono ad una tipologia monetale presente nella monetazione di Traiano tra il 104 e il 110 d.C. della quale si conoscono numerose varianti, diverse per alcuni piccoli particolari, come il numero delle colonnine del ponte o come la maggiore o minore cura dei dettagli relativi alle statue poste in alto, alle estremità del ponte. La variante con nove colonnine, quella della Sua moneta, è un sesterzio di bronzo, classificato dal Mattingly RIC rep. 848 (1) che pesava 27,13 g. e aveva un diametro di 34,29 mm. Essa può essere così descritta:

D. Busto di Traiano laureato a destra, con drappeggio sulla spalla sinistra. IMP.CAES.NERVAE.TRAIANO.AVG.GER.DAC.PM.TRP.COSV.PP
R. Ponte sul fiume, sotto il quale è ormeggiata una barca; il ponte, ad arco coperto, mostra lungo il lato visibile una linea mediana arcuata, attraversata da nove barre verticali; sopra a sinistra sono collocate delle statue: un trofeo, Ercole e un'aquila. Sotto le statue una base di pietra. Sulla destra del ponte, un ingresso accessibile mediante cinque gradini, al di sopra del quale sono collocate statue consimili. SPQR.OPTIMO.PRINCIPI lungo il bordo. SC in esergo.

Per quanto concerne il tipo del rovescio, non c'è da dubitare che si tratti dell'immagine stilizzata del grande ponte sul Danubio, che Traiano aveva fatto costruire nei pressi di Drobetae (l'odierna Kladovo, al confine tra Serbia e Romania); le statue di Ercole sul ponte ricordano il patrono divino di Traiano. Spicca sul rovescio della moneta la dedica del Senato e del popolo romano all'ottimo principe, a testimoniare la gratitudine dei Romani per questo sovrano, prima vincitore sui Daci (così DAC, nella leggenda del dritto) e poi artefice di un'opera civile tanto ardita.

In fig. 3/4 ho riprodotto l'immagine di una delle varianti di questa tipologia monetale in possesso del British Museum. Non è proprio identica alla Sua, qui le colonnine sono solo sei ma, ai fini del confronto, non cambia nulla. Noterà perciò i seguenti particolari e differenze:

  1. le colonnine della moneta in possesso del B.M. attraversano la linea mediana del ponte rimanendo tra loro parallele e verticali, mentre nella Sua appaiono a ventaglio;
  2. in fig. 3/4 la barca sotto il ponte è ben delineata; altrettanto lo sono le statue in cima al ponte; nella Sua questi dettagli sono persi;
  3. in fig. 3/4 la leggenda del rovescio è riportata correttamente, nella Sua la "R" di "Principi" è diventata una "P"; i gradini di accesso all'ingresso sono cinque e non tre, come nella Sua; la base del ponte è un blocco di pietra, nella Sua è inesistente;
  4. il colore del metallo nella Sua moneta non presenta tracce di verderame.
Concludo osservando che lo stile della Sua moneta appare molto simile a quello di due monete che mi è capitato qualche tempo fa di esaminare (v. Antonio e Cleopatra e A. PLAVTIVS); in tutti e tre i casi, a mio avviso, abbiamo a che fare con riconî moderni eseguiti dalla stessa mano e inseriti come gadget in qualche merendina dei bambini.
Ho trovato di recente la moneta di figura in una galleria di falsi:
http://www.forumancientcoins.com/fakes/displayimage.php?pos=-8124

La moneta è stata indicata come un riconio della De Agostini (v. link).

La saluto cordialmente.
Giulio De Florio


Note:
(1) Harold Mattingly "A catalogue of the Roman Coins in the British Museum" - vol. III ed. 1976

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