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Asse(?), Faustina Minore e Venere
28.8.2017
..da Identificazione Monete (numismatica).
Asse o Dupondio? Grazie. 11,39gr - 27mm
D/ FAVSTINAE AVG PII AVG FIL R/ VENUS S-C
RIC 1410a -> ASSE http://numismatics.org/ocre/id/ric.3.ant.1410B_as
RIC 1410b -> DUPONDIO http://numismatics.org/ocre/id/ric.3.ant.1410B_dupondius
fig. 1
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Duisburg, 29.8.2017
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Asse(?)1, zecca di Roma, 147-150 d. C.2, RIC III 1410b (pag. 194)3, BMC IV 2165 (pag. 376), Cohen III 259 var. (pag. 158), indice di rarità "S"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda non più leggibili):
D. FAVSTINAE AVG - PII AVG FIL4. Faustina Minore, busto drappeggiato a sinistra, capelli acconciati in pieghe orizzontali con riccioli più grandi che scendono sulla fronte, raccolti dietro la testa in uno chignon fermato da un filo di perle5.
R. VE - NVS6 . S C a sinistra e a destra nel campo. Venere, stante di fronte, testa a destra, sorregge con la mano sinistra una mela e con la destra solleva il velo dalla spalla.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. http://i65.tinypic.com/kagw08.jpg 10,75g 28mm.
  2. https://www.acsearch.info/search.html?id=351381 Classical Numismatic Group, Inc. http://www.cngcoins.com/ Triton X 644 9. Jan. 2007 Description: Faustina Junior. Augusta, AD 147-175. Æ As (10.26g, 6h). Rome mint. Struck under Antoninus Pius, circa AD 147-150. FAVSTINAE AVG PII AVG FIL, draped bust right / VE-NVS, S C across field, Venus standing facing, head right, drawing back cloak with right hand over right shoulder and holding apple in extended left hand. RIC III 1410a (Pius); BMCRE 2169 (Pius) var. (no break in obv. legend); Cohen 258. Near EF, dark green and red patina. An artistic portrait. Estimate: $500.
  3. https://www.acsearch.info/search.html?id=66239 CGB.fr http://www.cgbfr.com/ Description: FAUSTINE JEUNE (+175) Annia Galeria Faustina Augusta (146-175) As 152-154 N° brm_209821 Date: 152-154 Nom de l'atelier: Rome Métal: bronze Diamètre: 25,50mm Axe des coins: 6h. Poids: 7,51g. Degré de rareté: R1 Etat de conservation: TTB Commentaires sur l'état de conservation: Exemplaire sur un petit flan mince et irrégulier, bien centré des deux côtés. Beau portrait. Revers inhabituel de style fin. Jolie patine vert olive, légèrement granuleuse. Prix: 145,00€ N° dans les ouvrages de référence: C.257 - RIC.1410 c - BMC/RE.2169 - RCV.4737 (325$) - MRK.- Titulature avers: FAVSTINAE - AVG AVG PII FIL. Description avers: Buste drapé de Faustine jeune avec un petit chignon ramené derrière la tête, vu de trois quarts en avant (L). Traduction avers: “Faustinو Augustو Augusti Pii Filia”, (A Faustina augusta fille du Pieux auguste). Titulature revers: V-ENVS/ S|C. Description revers: Vénus drapée debout de face tournée à droite, tenant une pomme de la main gauche et levant la main droite. Traduction revers: “Venus”, (Vénus). Commentaire à propos de cet exemplaire: Poids très léger. Beau portrait juvénile de Faustine. Historique: Faustine jeune, la fille d'Antonin et de Faustine mère, est née entre 128 et 132. Elle épousa Marc Aurèle en 145 et reçut le titre d'Augusta en 146. Elle eut treize enfants dont sept dépassèrent l'enfance. Un monnayage très important fut frappé jusqu'à sa mort en 175 à Halala au pied du mont Taurus en Cappadoce.
  4. https://www.acsearch.info/search.html?id=598120 iNumis http://www.i-numis.com/ Mail Bid Sale 8 199 20. Mar. 2009 Description: Faustine Jeune, as, Rome, 152-154
    A/FAVSTINAE AVG [PII AVG FIL], Buste diadémé et drapé à droite. R/VE-NVS/ S/ C, Vénus debout à droite, tenant une pomme et un pan de sa robe Bronze, 25,0mm, 5,99g, 6h. C.257, RIC.1410, BMC.2169 TB+ / TTB. Droit légèrement décentré et métal un peu granuleux sinon un bel exemplaire revêtu d'une patine sombre. Estimate: 300€.
  5. https://www.acsearch.info/search.html?id=2591205 Münz Zentrum Rheinland http://www.muenzzentrum.de/ Auction 174 396 2. Sept. 2015 Description: RÖMER RÖMISCHES KAISERREICH. AE-As (147/149) 13,65g. Pallabüste m. Perlenkette im Haar n.r. FAVSTINAE - AVG PII AVG FIL / V E-N V S - S - C Venus steht mit Apfel n.r. RIC 1410a, BMC 2162, C. 258. gutes Porträt, dunkelbraune Patina, l.Rs.-Schrf., sonst vz-
Concludo osservando che lo stile della moneta di figura e le sue caratteristiche fisiche appaiono comparabili con i conî d'epoca dello stesso tipo. Nella nota 1 sottostante ho spiegato le ragioni pratiche che mi inducono a considerare la moneta un asse, piuttosto che un dupondio.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Asse (?) Stabilire con certezza se la moneta in esame sia un asse o un dupondio unicamente sulla base delle dimensioni fisiche, è impresa impossibile, se il peso della moneta si colloca a metà strada tra il peso ideale dell'asse e quello del dupondio. Per gli imperatori regnanti, la corona radiata del dupondio era l'elemento distintivo rispetto alla corona laureata dell'asse. Per le Imperatrici e i Principi non c'è alcuna differenza formale. Il dupondio può essere distinto (v. BMC IV, pagine xv e xvii) solo per il suo peso superiore; la sua percentuale di zinco non è più notevolmente superiore a quella dell'asse. Il colore dei sesterzi e dei dupondi tende al giallo o al giallo bruno se spatinati, quello degli assi al rossastro ma le eccezioni non sono infrequenti. Lo zinco è ora presente in una certa quantità negli assi e in quantità ridotta nei sesterzi e dupondi. Non c'è infatti una seria differenza nella composizione tra i vari nominali. Il criterio distintivo era dato nell'antichità, oltre che dalla corona se presente, dal colore del metallo. Purtroppo il tempo cancella le differenze di colore e rende impossibile la distinzione tra assi e dupondi.
BMC, ha calcolato il peso medio degli assi di
- Marco Aurelio in 11,13g (media su 153 esemplari);
- Antonino Pio in 10,93g (media su 274 esemplari)
Altrettanto ha fatto per i dupondi:
- Marco Aurelio: 12,56g (media su 148 esemplari):
- Antonino Pio: 12,82g (media su 156 esemplari).
Come si vede, la differenza di peso tra il dupondio e l'asse è mediamente di circa 1,5g, troppo poca per costituire una discriminante quando si ha a che fare con una moneta, come quella in esame, del peso di 11,39g che, come ipotesi di catalogazione e per motivi pratici, ho scelto di chiamare asse (?) perché più prossima come peso al peso medio dell'asse. Del resto diverse monete tra quelle menzionate da BMC hanno un punto interrogativo che accompagna il nominale, quando la distinzione tra nominali non è sicura. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli assi della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:

Rif.to Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
1 10,75 12 28
2 10,26 6 -
3 7,51 6 25,50
4 5,99 6 25,00
5 13,65 - -
BMC2165 10,87 6 128
Si noterà che le monete tabulate sono tutte indicate come assi, compresa la moneta a rif. 5 che, visto il peso, considererei piuttosto come dupondio.
(2) Le monete battute nel nome di Faustina Minore non recano un preciso riferimento temporale; BMC riesce comunque ad ordinarle in cinque gruppi successivi a cui attribuisce le seguenti date approssimative di coniazione:
  • 1° gruppo: leggenda del dritto, FAVSTINAE AVG PII AVG FIL; acconciatura con pieghe elaborate, capelli annodati dietro alla testa; elaborati riccioli artificiali che si allungano sulla guancia. Una lunga ciocca di capelli, accompagnata o meno da un filo di perle, si allunga dallo chignon sino al sommo della testa. Fa parte del 1° gruppo anche la variante caratterizzata da uno chignon più alto sulla testa nel quale si concentra la maggior parte dei capelli. Datazione approssimativa, 147÷150 d. C.
  • 2° gruppo: leggenda del dritto, FAVSTINA AVG. ANTONINI AVG. PII FIL., l'acconciatura si sviluppa su entrambe le varianti di (1). Datazione approssimativa, 150÷152 d. C.
  • 3° gruppo: leggenda del dritto, FAVSTINA AVG. PII AVG. FIL., acconciatura come nel gruppo precedente. Datazione approssimativa, 152÷153 d. C.
  • 4° gruppo: leggenda del dritto, FAVSTINA AVGVSTA AVG. PII FIL., acconciatura molto meno elaborata che presenta una sola ondulatura che parte dalla cima dei capelli per terminare in un piccolo chignon poco sopra il collo, niente riccioli sulla guancia. Datazione approssimativa, 153÷154 d. C.
  • 5° gruppo: FAVSTINA AVGVSTA (AVGVSTI PII FIL. sul rovescio). Acconciatura come nel gruppo 4°. Datazione approssimativa, 154÷156 o 157 d. C.
La moneta di figura presenta caratteristiche compatibili con il 1° gruppo, 147÷150 d. C.

(3) Il Ric conferisce il categorico RIC 1410a alla moneta con la testa del dritto a destra, e 1410b alla moneta con la testa del dritto a sinistra. Nessuna tra le monete reperite nel web presenta la testa del dritto a sinistra; solo la moneta BMC 2165 ha la testa del dritto a sinistra.
(4) FAVSTINAE AVG PII AVG FIL. In quest'epoca di dinastie di adozione i legami all'interno delle stesse vengono rimarcati, nel caso di questa moneta mettendo in rilievo il legame di sangue che lega Faustina Augusta al genitore, come indica la leggenda del rovescio, "a Faustina Augusta figlia del Pio Augusto" (Antonino Pio).
(5) L’imperatore Adriano, sentendosi prossimo alla fine, designò per la successione l’amico Lucio Elio Cesare la cui prematura morte lo costrinse ad una nuova scelta. Tito Aurelio Antonino (passato alla storia come Antonino Pio) fu designato alla successione nell’ambito di un patto che prevedeva la contemporanea adozione, da parte di Antonino, del 17enne Marco Annio Vero (passato alla storia come Marco Aurelio) e del giovane Lucio Elio Vero (figlio di Lucio Elio Cesare) che all’epoca aveva otto anni e della promessa di matrimonio tra la figlia di Antonino Pio (Anna  Galeria Faustina, nota come Faustina Minore o Faustina II) e Lucio Elio Vero. Alla morte di Adriano nel 138 Antonino, divenuto Augusto, data la giovane età di Lucio Vero, decise di dare Faustina Minore in sposa a Marco Aurelio. Nel 146, alla nascita del primo figlio, Faustina Minore fu insignita dal padre del titolo di Augusta quando il marito Marco Aurelio era ancora Cesare. Riferisce il Diz. Enc. Italiano che Faustina Minore era lodata per il suo sollecito amore verso il marito che accompagnò anche in guerra e verso i numerosi figli (ne ebbe almeno 13, un elenco dei quali è presente nel sito, https://it.wikipedia.org/wiki/Faustina_minore; tra questi si ricorderà il futuro imperatore Commodo). Proprio per questo, prima tra le mogli di imperatori, ebbe il titolo di “mater castrorum”. Morì ad Halala (successivamente ribattezzata in suo onore Faustinopoli) in Cappadocia dove Marco Aurelio si trovava per sedare la rivolta di Avidio Cassio. Alla morte (176 d.C.) Faustina Minore fu divinizzata e sepolta nel mausoleo di Adriano; in suo onore furono istituite sacerdotesse e furono create le nuove “puellae Faustinianae” che rinnovavano l’istituzione benefica creata dalla madre Faustina I. Le fonti antiche, in contrasto con i “Ricordi” di Marco Aurelio, accusano Faustina II di dissolutezza ma, con tutto il rispetto per le fonti, mi chiedo dove mai una madre di tredici figli avrebbe trovato il tempo e la voglia di dedicarsi ai piaceri extraconiugali. Un ritratto di Faustina II è presente a Roma nel Museo Capitolino (v. link). Nelle monete, Faustina II viene di solito ritratta con lo chignon dietro la testa, a differenza della mamma che portava lo chignon sopra la testa.
(6) Il personaggio di Venere è fortemente simbolico in quanto richiama la discendenza da Venere della stirpe di Cesare e vuole presentare Faustina come simbolo di bellezza mentre sorregge la mela della contesa, il premio per la più bella.
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