Indice Dietro Avanti
 Roma, Costantino I e il Sole invitto
9.7.2017
..da https://www.lamoneta.it/topic/161073-moneta-romana-13/.
Un grazie anticipato a chi sa darmi indicazioni su questa moneta di Costantino:
diametro mm. 19
al D: IMP CONSTANTINVS e altre lettere.
fig. 1
Cliccare sulle figure per ingrandire
Roma, 9.7.2017
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

AE Follis1, zecca di Roma, 314-315 d. C., RIC VII 27 (pag. 299), indice di rarità "c3".

Descrizione sommaria:
D. IMP CONSTANTINVS P F AVG2. Costantino I, busto laureato e corazzato a destra.
R. SOLI INV-I-CTO COMITI3. Il Sole radiato, stante a sinistra, solleva la mano destra e sorregge globo con la sinistra, chlamys pendente dalla spalla sinistra. Segno di zecca: 4.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.acsearch.info/search.html?id=1819219 Roma Numismatics Limited http://www.romanumismatics.com/ E-SALE 4 934 28. Dec. 2013 Description: Constantine I Æ Follis. Rome, AD 314-315. IMP CONSTANTINVS PF AVG, laureate, draped and cuirassed bust right / SOLI INVICTO COMITI, Sol standing left, holding globe, right hand raised, R over X in left field, F in right field, RP in exergue. RIC 27. 3.53g, 20mm, 6h. Very Fine.
  2. https://www.acsearch.info/search.html?id=52204 CGB.fr http://www.cgbfr.com/ Description: CONSTANTIN Ier LE GRAND (25/07/306-22/05/337) Flavius Valerius Constantinus Auguste (25/12/307-22/05/337) Follis ou nummus 317 N° brm_137377 Date: 317 Nom de l'atelier: Rome Métal: cuivre Diamètre: 20mm Axe des coins: 12h. Poids: 3,45g. Etat de conservation: TB+/TB Commentaires sur l'état de conservation: Monnaie parfaitement centrée. Beau portrait. Usure importante au revers. Prix: 25,00€ N° dans les ouvrages de référence: RIC.27 Titulature avers: IMP CONSTANTINVS P F AVG. Description avers: Buste lauré, drapé et cuirassé de Constantin Ier à droite, vu de trois quarts en avant (A*). Traduction avers: “Imperator Constantinus Pius Felix Augustus”, (L’empereur Constantin pieux heureux auguste). Titulature revers: SOLI IN-VI-CTO COMITI/ R/X|F// R Q. Description revers: Sol (le Soleil) debout de face, tourné à gauche, le manteau sur l’épaule, levant la main droite et tenant un globe de la main gauche. Traduction revers: “Soli Invicto Comiti”, (Au compagnon le Soleil invincible). Historique: Constantin est né en 274, fils de Constance Chlore et d'Hélène. Il est nommé césar à la mort de son père le 25 juillet 306 et est proclamé auguste le 25 décembre 307. Il épouse Fausta, la fille de Maximien Hercule, qui lui donnera cinq enfants dont trois augustes. Les vingt premières années de son règne sont consacrées à s'imposer comme principal auguste contre Maximien Hercule, Galère, Maxence, Maximin II et Licinius. Il est reconnu comme le premier empereur chrétien, bien que baptisé seulement sur son lit de mort le 22 mai 337.
  3. vcoins1 Constantine I The Great AE3. Rome Mint 314-315 AD. Obverse: IMP CONSTANTINVS P F AVG, laureate, draped and cuirassed bust right. Reverse: SOLI INV-I-CTO COMITI, Sol standing left, raising hand and holding globe, R X and F at sides; RP in exergue. RIC VII: 27. Size: 20mm, 3.37g. Numismatic Notes: Choice VF detail and well struck! Pleasing glossy-brown patina in hand! Fantastic portrait of this famous emperor! € 84.10 Rates for: 06/21/17.
  4. http://www.chijanofuji.com/Constantinus1Sol3.html Constantine  I Magnus (307-337 A.D.) -  AE Nummus (Follis) - 21.48mm, 3.05g. Obverse - IMP CONSTANTINVS PF AVG. Constantine, his laureate, draped and cuirassed bust right. Reverse - SOLI INV-I-CTO COMITI, R above X in left field, F in right field, RT in Exergue. Radiate Sol standing left, raising right hand, holding globe in left, chlamys draped over left shoulder. Minted at officina T in Rome in 314 or 315 A.D. Reference: Bruun, P.M., "Roman Imperial Coinage", Volume 7 (RIC), Rome, p299, nr 27, obverse I B4 Failmezger, V., "Roman Bronze Coins From Paganism To Christianity 294-364 A.D.", nr 258aCI Sear, D.R., "Roman Coins and their Values" (RCV 4th Revised Edition), p326, nr 3868 variation Van Meter, D., "Handbook of Roman Imperial Coins", p291, nr 63, variety Ol/15. Quality: Fine-
  5. http://www.nummus-bible-database.com/monnaie-37223.htm 35419 Follis réduit Constantin Ier A/ IMP CONSTANTINVS P F AVG, son buste lauré drapé et cuirassé à droite, R/ SOLI IN-VI-CTO COMITI, le soleil debout à gauche levant la main droite et tenant un globe, RX/F champ, RT à l’exergue – Rome – 314/315 – RIC.27 (C3) – NBD 16881, 29041 – 2,5g - Source vente e-bay janvier 2015: 7,01€.
  6. https://www.acsearch.info/search.html?id=61812 CGB.fr http://www.cgbfr.com/ Description: LICINIUS Ier (11/08/308-09/324) Valerius Licinianus Licinius Follis ou nummus 314-315 N° brm_181309 Date: 314-315 Nom de l'atelier: Rome Métal: cuivre Diamètre: 21mm Axe des coins: 6h. Poids: 2,50g. Degré de rareté: R1 Etat de conservation: TTB. Commentaires sur l'état de conservation: Flan très large, mince et irrégulier. Joli portrait. Patine vert foncé. Prix: 30,00€ N° dans les ouvrages de référence: RIC.29 A (R4) - TAF.2163 - HCC.42 Titulature avers: IMP LICINIVS P F AVG. Description avers: Buste lauré, drapé et cuirassé de Licinius Ier à droite, vu de trois quarts en avant (A*). Traduction avers: 'Imperator Licinius Pius Felix Augustus', (L’empereur Licinius pieux heureux auguste). Titulature revers: SOLI INV-I-CTO COMITI/ R/X|F// RP. Description revers: Sol (Le Soleil) radié à demi nu, debout de face regardant à gauche, levant la main droite et tenant un globe de la gauche. Traduction revers: 'Soli Invicto Comiti', (Au Compagnon le Soleil invincible). Commentaire à propos de cet exemplaire: Poids très léger. Historique: Licinius Ier fut proclamé directement auguste à la suite de la conférence de Carnuntum le 11 novembre 308. En 313, après le rescrit de Milan, il épousa la demi-sœur de Constantin, Constantia. En 316 eut lieu une première guerre qui opposa Licinius à Constantin et qui se termina par la mort de Valens et la signature d'une paix entre les deux augustes. Le 1er avril 317 furent créés trois césars: Crispus, Constantin II et Licinius II. Une seconde guerre éclata entre Constantin et Licinius en 321 qui se termina par la défaite décisive de Chrysopolis en 324 et la déposition de Licinius qui fut exilé à Thessalonique avant d'être exécuté l'année suivante.
Concludo osservando, nei limiti di un esame a distanza, che le caratteristiche fisiche, generali e di stile della moneta appaiono non difformi da quelle dei conî d'epoca.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

----------------------------------------------
Note:

(1) Follis (bronzo). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.) Diametro (mm.) Asse di conio (h)
Link1 3,53 20 6
Link2 3,45 20 12
Link3 3,37 20 -
Link4 3,05 21,48 -
Link5 2,5 - -
Dalla tabella si evince che il follis di figura ha un diametro (19mm) sostanzialmente non difforme da quello dei conî d'epoca di pari tipologia.
(2) IMPerator CONSTANTINVS Pius Felix AVGustus. In altra pagina di questo sito (cliccare qui) si è tracciata una sintesi storica della tetrarchia, dalle origini sino alla conferenza di Milano del gennaio-febbraio del 313 che aveva sancito la parità di culto tra la religione cristiana e quella pagana, ma sopra tutto, dal punto di vista politico, affermato l'alleanza tra Costantino, Augusto d'Occidente e Licinio, Augusto d'Oriente. Ma la pace tra i due non era destinata a durare, Costantino infatti, per contenere il potere di Licinio, aveva avviato con lui negoziati per la creazione di uno stato cuscinetto tra i due reami comprendente la Rezia e la Pannonia alla testa del quale intendeva mettere Bassiano, suo cognato, una volta elevato al rango di Cesare. L'annuncio dell'elevazione doveva essere dato a Treviri il 25 luglio del 315, nella ricorrenza del primo decennale di regno di Costantino. Ma in quell'occasione Costantino svelò invece un complotto ordito nei suoi confronti dallo stesso Bassiano e da Licinio che doveva trovare esecuzione per mano di Senecio, fratello di Bassiano. Seguì un periodo di guerra fredda tra i due Augusti con scambi di note diplomatiche, culminato con la rottura finale nell'agosto-settembre del 316 quando le zecche occidentali (Arles, Treviri, Roma, Ticinum, sotto il controllo di Costantino) cessarono di battere moneta anche nel nome di Licinio e le operazioni belliche ebbero inizio. Licinio, battuto a Cibalae (l'attuale Vinkovici nella Croazia orientale), si ritirò in Tracia ad Adrianopoli (l'odierna Edirne). Per assicurarsi la lealtà dell'esercito in Europa, Licinio durante la ritirata aveva elevato al rango di Augusto un suo generale, Valerio Valente, con responsabilità sulla Mesia Inferiore (l'odierna Macedonia). Costantino, come contromossa, aveva elevato al rango di Cesare, i figli Crispo e Costantino jr. L'avanzata di Costantino fu fermata a Filippopoli (Plovdiv, nell'odierna Bulgaria) da negoziati alla fine risultati infruttuosi. La parola tornò alle armi e i due eserciti si scontrarono di nuovo a Campus Ardiensis (una città posta a metà strada tra Sofia in Bulgaria e Nis in Serbia) in una battaglia non risolutiva nella quale Licinio fu comunque ancora una volta battuto. Costantino avanzò ancora sino a Bisanzio sulle tracce dell'avversario che però si era ritirato a Beroea (nel nord dell'attuale Grecia, v. mappa). Ora ciascuno dei due contendenti rischiava di vedersi tagliate le linee di rifornimento. Perciò nuovi negoziati furono intrapresi, Licinio dovette accettare la perdita di gran parte del territorio europeo e l'esecuzione di Valente, ma ottenne di poter conservare il trono. La pace fu sancita ufficialmente a Serdica, il 1.3.317 e furono riconosciuti come Cesari Costantino jr e Crispo, figli di Costantino I e Licinio jr, figlio di Licinio I. La  partita finale tra i due Augusti era ancora una volta rimandata ... [n.d.r.; notizie storiche tratte dal RIC].
Il temporaneo stato di pace tra i due imperi fece sì che entrambi i sovrani battessero monete dello stesso tipo nelle zecche di ambedue i reami. Ciò in particolare avvenne a Roma, al tempo sotto il controllo di Costantino I:
  • IMP CONSTANTINVS P F AVG (Roma, Ric 27); Costantino 1° (il Grande), figlio di Costanzo 1° e di Elena, nato c. nel 282, Cesare il 24.7.306, Augusto nel 307, sposato con Fausta, figlia di Massimiano il 31.3.307, morto il 22.5.337.
  • IMP LICINIVS P F AVG (Roma, Ric 29); Licinio 1°, nato c. 250, Augusto 11.11.308, sposato a Milano con Costanza, sorella  di Costantino, all'inizio della primavera del 313, deposto dal cognato dopo la battaglia di Nicopoli il 18.9.324, ucciso a Tessalonica nel 325.
(3) SOLI INVICTO COMITI (al Sole Invitto Compagno). Invitto era l'epiteto di tre diverse divinità, El Gabal (divinità siriaca), Mitra (divinità  di origine persiana), il Sole (il dio protettore dell'imperatore Aureliano) che venivano festeggiate nello stessa giorno, il 25 dicembre, "dies natalis solis invicti". La festa, secondo http://en.wikipedia.org/wiki/Sol_Invictus, fu introdotta da Elagabalo (218-222) e raggiunse l'apice della popolarità sotto Aureliano che la promosse in tutto l'impero. Quando Giulio Cesare introdusse il calendario giuliano, il 25 dicembre corrispondeva approssimativamente alla data del solstizio d'inverno. Dunque, proprio nel giorno più corto dell'anno, il Sole dimostrava la sua natura invitta perché dava inizio ad un nuovo ciclo di crescita. Il tipo del rovescio di questa moneta richiama il culto del dio, persistente in tutta la monetazione di Costantino e, mantenendo la stessa leggenda, anche in quella precedente dai tempi di Adriano. Secondo P.M. Bruun, l'adozione dell'immagine del Sole sulle monete di Costantino, piuttosto che come professione di fede, va interpretata come una sfida all'ideologia tetrarchica di Diocleziano che voleva l'imperatore "gioviano", figlio di Giove. Poiché la moneta di figura fu coniata pochi anni dopo la battaglia di Ponte Milvio del 28.10.312, si pone il problema dell'apparente contraddizione tra la famosa visione di Costantino ("in hoc signo vinces", con riferimento al cristogrammo , nella vulgata popolare segno premonitore della vittoria su Massenzio) e l'omaggio al dio Sole, simbolo palese di paganesimo. In realtà la contraddizione é solo apparente, Costantino era a capo di un impero pagano e pagano egli fu durante il corso della sua vita, pare infatti che si facesse battezzare solo poco prima della  morte. Come sovrano, egli pretese gli onori divini, nel suo caso facendosi riconoscere quale incarnazione del dio Sole; tuttavia nel 313, con l'editto di Milano, egli aveva legalizzato e protetto la religione cristiana, concesso benefici al clero e personalità giuridica alle comunità cristiane, i suoi stessi figli erano stati educati nello spirito della religione cristiana.  Insomma è probabile che, pur rimanendo legato al paganesimo, fonte del suo potere, promuovesse la convivenza, nella reciproca tolleranza, tra il paganesimo e il cristianesimo intuito come la religione del futuro. Quanto al cristogramma e alla sua interpretazione cristiana, esso appartiene ad una tradizione successiva agli eventi a cui viene comunemente riferito (la battaglia di ponte Milvio).
(4) Il segno di zecca  si compone di due parti:
  • la parte superiore, sopra la linea di esergo, individua l'emissione monetaria;.
  • la parte inferiore reca le lettere RP, ove R sta per Roma e P individua l'officina monetale (P= Prima di quattro al tempo attive nella zecca).
Indice Dietro Avanti