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Teodosio I e i Voti quindicennali
5.6.2017
Ho una moneta che dovrei essere riuscito a classificare come:
378-383 Theodosius I, VOTXVMVLTXX, RIC38c
pesa 1.13g
e ha un diametro di 18mm
quindi, http://numismatics.org/ocre/id/ric.9.aq.38C
Riesce a dirmi se ho "indovinato"?
Grazie
 fig. 1
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Roma, 9.6.2017
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

AE41, zecca di Treviri, 19.1.379-25.8.383 d. C.2, RIC IX 74c (pag. 27), indice di rarità "R2".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. DN THEODO-SIVS P F AVG3. Teodosio, testa diademata di perle, busto paludato e corazzato a destra.
R. VOT/XV/MVLT/XX4. Leggenda all'interno di una corona. Segno di zecca SMTR5.

La ricerca nel web di monete di pari tipologia non ha dato luogo a risultati; riporto di seguito i link a due monete tipologicamente simili ma attinenti a zecche diverse.

  1. http://www.ma-shops.it/sondermann/item.php5?id=277 Theodosius I AE 13 mm, struck AD 379-383. Obv: D N THEODOSIVS P F AVG, diademed and draped bust right. Rev: VOT / X V / MV.LT / X X within wreath. 13mm, 1,46g.
  2. vcoins THEODOSIUS I. (AD 378-395). Obverse: DN THEODOSIVS PF AVG Pearl diademed, draped and cuirassed bust right. Reverse: VOT XV MVLT XX Legend within wreath. Exergue: SMRT Mint City: Rome. Struck AD 379-83 Reference: RIC IX, 65b 3. Scarce. RIC calls for larger module (14-16 mm.) but this coin is 11mm. However, it seems that the die was intended larger blanks, as it doesn't seem to fit this size.
Concludo osservando che siccome per classificare una moneta occorre una lettura certa della leggenda d'esergo, se questa è poco chiara, si finisce per giungere a conclusioni diverse. La mia lettura della terza lettera in esergo è "T", quella del lettore "A". Chi ha ragione? ..il più alto ovviamente, io 163cm.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) AE4 (bronzo). Secondo il RIC, le monete della tipologia di figura sono di modulo maggiore (diametro di 14-16 mm). Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche degli AE4 della tipologia di figura che riassumo nella tabella che segue:

Riferimenti Peso 
(g.) 
Diametro
(mm)
Asse di conio
(ore)
Link1 1,46 13 -
Link2 - 1 -
Dai dati sopra tabulati emerge che le caratteristiche fisiche della moneta di figura (1,13g, 18mm) si discostano in qualche misura da quelle dei conii d'epoca.
(2) La moneta fu battuta tra il 19.1.379 (data dell'ascesa di Teodosio I) e il 25.8.383 (data dell'assassinio di Graziano a Lugdunum) (v. note 3 e 5 successive).
(3) DN THEODIVS PF AVG (Dominus Noster THEODOSIVS Pius Felix AVGustus).
Traggo da altra pagina di questo sito le note che seguono relative al periodo in esame. Il 17 novembre del 375 moriva improvvisamente, durante una campagna contro i Quadi, Valentiniano I, Augusto senior e imperatore romano d'occidente. Era allora Augusto junior e imperatore d'oriente il fratellastro Valente, impegnato nella guerra contro i Goti. La successione in Occidente era garantita da Graziano, figlio di primo letto di Valentiniano I, sedicenne alla morte del padre, che lo aveva destinato alla successione già dall'Agosto del 367 avendogli conferito il titolo di Augusto. Alla morte di Valentiniano I le truppe acclamarono comunque imperatore anche l'altro membro della casa di Valentiniano, il figlio di secondo letto del defunto, che portava lo stesso nome del padre e che gli storici moderni distinguono chiamandolo Valentiniano II. Quest'ultimo, data la tenerissima età (aveva appena quattro anni alla morte del padre), rimarrà un personaggio minore nelle vicende politiche del periodo. La successiva morte di Valente per mano dei Goti, il 9 agosto del 378, sotto le mura di Adrianopoli, determinò una svolta politica eccezionale: Graziano non
poté accorrere con un esercito in Oriente, impegnato com'era nella guerra contro gli Alemanni che avevano invaso la Germania Superiore, e quindi non gli rimase altro che affidare le sorti dell'Oriente al suo più valente generale, Teodosio, all'uopo elevato alla porpora il 19 gennaio del 379 e designato Augusto d'Oriente. Teodosio partì immediatamente per Costantinopoli, riuscì con molta difficoltà a reclutare un nuovo esercito, contrastò la minaccia dei Goti e poi, con un'abile politica, ne integrò parte nei ranghi dell'esercito. Nel 382 le relazioni tra gli Augusti di Oriente e di Occidente si inasprirono progressivamente, in quanto Teodosio reclamava una sempre maggiore autonomia da Graziano. Ciò si evidenzia sopra tutto da alcuni particolari della monetazione in bronzo del periodo, monetazione che, svolgendo un ruolo primario nelle transazioni commerciali giornaliere, maggiormente si prestava ad un ruolo di propaganda e da cassa di risonanza dei rapporti di forza tra gli Augusti. Un altro segnale del cattivo stato dei rapporti tra Oriente e Occidente fu dato dalla nomina, da parte di Teodosio, del proprio successore, non concordata preliminarmente con Graziano. Il 19 gennaio del 383 infatti Teodosio elevò alla porpora il proprio figlio Arcadio di appena sei anni. Nello stesso anno una rivolta in Bretagna portò all'elevazione di un usurpatore, Massimo, il quale, attraversata la Manica, mosse contro Graziano. Quest'ultimo, abbandonato dai propri soldati, il 25 agosto del 383, venne ucciso a Lugdunum. Massimo non venne mai riconosciuto da Teodosio, il quale occupò temporaneamente l'Illyricum, in quel tempo amministrato da Valentiniano II, per dare un segnale forte all'usurpatore. E dunque, con la morte di Graziano, sulla scena politica del momento rimasero, oltre a Massimo (l'usurpatore non riconosciuto),Teodosio, Arcadio e Valentiniano II, gli ultimi due in posizione subalterna rispetto al primo (anche se in virtù della discendenza da Valentiniano I, Valentiniano II sarebbe dovuto essere l'Augusto senior). Per il prosieguo della vita di Teodosio si rimanda al portale dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link).
(4) VOTis XV MVLTis XX (Votis quindecennalibus MVLTis vicennalibus). Voti celebrativi dei quindici di regno di Teodosio e di molti ventenni a venire. Dal tempo di Augusto, con i voti, che avevano cadenza decennale ed erano occasione di cerimonie e festeggiamenti, gli imperatori si impegnavano a compiere sacrifici agli dei nel presupposto di ottenerne il favore per un prospero regno. I voti erano anche occasioni per effettuare elargizioni e premiare l'esercito per il comportamento leale. Il fatto che contemporaneamente si celebrassero, con monete dello stesso tipo, i voti di Graziano (DN GRATIA-NVS PF AVG), di Teodosio (DN THEODO-SIVS PF AVGCesare) e di Valentiniano II (DN VALENTINIANVS IVN PF AVG) sta ad indicare la concordia, almeno sul piano formale, di costoro nella gestione dell'impero. Il fatto che la leggenda del dritto di Teodosio, come quella di Graziano, si presenti spezzata, mentre quella di Valentiniano II continua, indica che il terzo si collocava in posizione subalterna rispetto agli altri due.
(5) Il segno di zecca SMTR si compone di quattro lettere, le prime due stanno per Sacra Moneta, la terza e quarta,TR, identificano il luogo della zecca (TR= augusta TReverorum, in Germania, v. link).
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