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Un Vittoriato della serie "torque"
27.1.2015
Buon giorno Giulio,
volevo sapere un pò di più su questa moneta.
Su un sito di numismatica ho visto che ce ne sono una ventina simili ognuna pero'aveva un simbolo o una lettera specifica diversa al centro delle figure della parte frontale della moneta ed in base a quello si determinava se una era piu rara dell altra...la mia ha una specie di ferro di cavallo (torque)
diametro 1,7cm.
peso 2,4g
spessore 1mm
argento.
La moneta non viene attratta dalla calamita.
Volevo sapere il valore.
Grazie anticipatamente.
fig. 1
Roma, 4.2.2015
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi raccolti sulla moneta di figura:

AR Vittoriato1, zecca incerta, post 211-208 a. C., Crawford 91/1a (pag. 181), indice di rarità  N.D.2.

Descrizione sommaria:
D. Testa di Giove laureata a destra. Bordo perlinato.
R. Vittoria stante a destra incorona un trofeo; in mezzo, "torque" (collare)3; in esergo ROMA. Bordo lineare.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.sixbid.com/browse.html?auction=245&category=3243&lot=157142 Lot 392 Estimate: 100 CHF Starting price: 80 CHF  Price realized: 1'300 CHF. The Roman Republic Struck Coinage Torque series Victoriatus, uncertain mint 211-208, AR 3.04 g. Laureate head of Jupiter r. Rev. Victory crowning trophy; in field, torque and in exergue, ROMA. Sydenham –. Crawford 91/1a. Very rare.
  2. British Museum Dimensions Weight: 3.3 grammes, Die-axis: 10 o'clock. 211BC-208BC Silver coin. (obverse) Laureate head of Jupiter, right. Border of dots. (reverse) Victory, right, crowning trophy; between, mark; in exergue, inscription. Line border. Inscription Content: ROMA, Inscription Type: mark, Inscription Position: reverse, Inscription Transliteration: torque. AN625612001 Registration number: 2002,0102.391 RRC 91/1a.
  3. http://www.britishmuseum.org/collectionimages/AN00617/AN00617149_001_l.jpg British Museum: R.7073 Collection British Museum Axis 9 Weight 2.83 (v. http://numismatics.org/crro/id/rrc-91.1a).
Veniamo alle conclusioni. Giudicare a distanza una moneta antica disponendo solo di un'immagine come quella sopra riportata è un'impresa che difficilmente può portare a risultati soddisfacenti ed esaustivi (ho scartato l'altra immagine che mi è stata inviata e che non pubblico, perché la resa fotografica è addirittura inferiore a quella di figura). La tipologia in esame, come detto nella nota 2, è estremamente rara, e tutti gli esemplari conosciuti risultano di peso superiore al campione in possesso del lettore e sono caratterizzati dalla presenza di un globetto posto al di sopra del collare, globetto che non mi pare di discernere nella foto di figura. Alla luce di ciò, per quanto consentito da un esame condotto nelle condizioni esposte, esprimo qualche riserva sull'autenticità della moneta. Comunque, se autentica, una moneta della tipologia in esame può raggiungere la quotazione di 1200€, come si evince dal link di cui sopra.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Vittoriato (argento). Già in antico veniva chiamato "vittoriato" (v. link), in virtù della Vittoria impressa sul rovescio (..qui nunc victoriatus appellatur, lege Clodia percussus est; antea enim hic nummus ex Illyrico advectus mercis loco habebatur. est autem signatus Victoria, et inde nomen - 'la moneta, detta ora vittoriato, fu autorizzata dalla legge Clodia, ma anche in precedenza era usata nei commerci con l'Illiria. Rappresenta la Vittoria e da ciò prese il nome (Plin., Nat.Hist., XXXIII,3,13)'. Riprendo dal sito http://sites.google.com/site/lbcoins/home/it/argomenti/vittoriato alcune note sull'argomento: "il vittoriato era coniato in lega argento/rame con l'80% di metallo nobile e dal punto di vista ponderale corrispondeva ad una dramma da 3 scrupoli [n.d.r.; lo scrupolo era un'unità di peso greca, equivalente ad 1,137g e quindi il peso standard del vittoriato risultava di circa 3,41g a fronte dei 4,5g del denario, emesso nello stesso periodo, che di scrupoli ne valeva quattro]. Gordus A.A. e Gorduss J.P (1974) hanno analizzato la composizione di un vittoriato ottenendo i seguenti risultati: Ag: 85.7-83.4%, Cu: 13.8-16.1%, Au: 0.45-0.43%". Sostiene ancora il sito citato che "una moneta in rapporto ponderale esatto con la dramma facilitava indubbiamente il commercio con le regioni ellenistiche dell'Italia meridionale, ma si discute ancora sia sulle reali motivazioni economiche che hanno portato all'introduzione di questo nominale, sia sulla datazione delle prime emissioni, mentre pare certo che la sua coniazione cessò attorno al 170 a.C. alla luce dell'aumentata capacità di Roma di imporre il denario come propria moneta caratteristica. Dall'analisi della distribuzione dei ritrovamenti di vittoriati appare una decisa prevalenza nelle regioni dell'Italia meridionale, con sporadiche presenze nella Gallia Cisalpina:
Si ritiene perciò che, nei primi anni della sua introduzione, il vittoriato circolò prevalentemente nel sud d'Italia, ma ben presto il suo utilizzo si estese alla Gallia Cisalpina. Alcuni ritrovamenti contemporanei in Emilia di dramme padane e vittoriati confermerebbero il ruolo di "moneta di occupazione" come sostenuto dalla Prof.ssa Cocchi Ercolani".
I Vittoriati:

  • sono talora anonimi, e in questo caso si differenziano tra loro, non per il tipo (uguale per tutti i vittoriati) ma per lo stile del dritto e del rovescio (es. la foggia dei capelli di Giove o quella del trofeo);
  • talaltra invece, come nel caso in esame, recano, come segno distintivo, un simbolo che può trovare collocazione nel dritto e/o nel rovescio.
Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei vittoriati della tipologia di figura presenti nei link sopra indicati:
Link Peso (g.)  Asse di conio (ore-h) Diametro (mm)
1 3,04 - -
2 3,3 - -
3 2,83 9 -
Come si può osservare dalla tabella, il peso della moneta di figura (2,4g) è alquanto più basso di quello dei vittoriati in tabella.
(2) La moneta è classificata solo genericamente dal Sydenham (Syd 83). Tuttavia di questa tipologia monetale si conoscono solo tre esemplari (v. anche il link), sostanzialmente quelli sopra indicati, dunque la moneta è da considerarsi estremamente rara.
(3) La torque (v. link), detta anche torquis, torc o torq (dal latino torquis o torques), era un collare o girocollo, o più raramente un bracciale, solitamente d'oro o di bronzo, più raramente d'argento, realizzato con una disposizione a tortiglione da cui deriva il nome. Veniva usato dai Celti, Sciti e altri popoli antichi.
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