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Commodo e Giove che porge la Vittoria
1.7.2013
Gentile Signor De Florio,
Le scrivo la presente per richiedere il suo prezioso aiuto nell’identificazione di una moneta che presumo quasi sicuramente romana.
La moneta ha il peso esatto di 5,875g.
ha una diametro irregolare di 22mm.
Presenta una patina molto spessa di color marrone/verde petrolio.
Non risulta sensibile a calamita (non ferrosa).
L’asse di conio risulta essere a ore 5 (eventualmente leggermente a ore 6).
Ove non è presente la patina ha un colore giallo molto acceso.
È stata lasciata una settimana in acqua demineralizzata e poi è stata pulita gentilmente con uno spazzolino da denti morbido, per togliere lo sporco (terra) e la patina dove si stava sfibrando su un lato.
L’autorizzo ad utilizzare le immagini che le allego alla presente.
Le prime due risultano prima della pulizia mentre le altre dopo averla lasciata in acqua demineralizzata.
Ringraziandola già anticipatamente per un suo aiuto, La prego voler gradire i miei più Cordiali Saluti.
fig. 1
Cliccare sulle immagini di sopra per ingrandire

Roma, 6.7.2013
Egregio Lettore,
la difficoltà principale riscontrata nella catalogazione della moneta di figura è che, battuta su un tondello troppo piccolo, ha perso le leggende, finite fuori bordo, con l'eccezione di una piccola parte, purtroppo illeggibile, che ancora si può osservare tra ore 3 e 5 del rovescio. La moneta ha il colore giallo dell'oricalco sui margini e in parte sul bordo ed è di colore scuro sulle facce, colore che attribuirei, più che alla patina, come lei sostiene, alle incrostazioni che ancora ne ricoprono la superficie (la patina sulle monete è uno strato superficiale sottilissimo mentre quello che si osserva nelle foto è un conglomerato piuttosto spesso). Il tipo del dritto è in parte alterato da un solco nella corteccia, talché non è possibile stabilire se la testa dell'imperatore sia radiata, come accade nei dupondi oppure laureata, come negli assi e nei sesterzi; inoltre dal profilo non sembra possibile risalire ai tratti di un imperatore noto. Tuttavia un indizio sembra evidenziarsi, dato dalle due punte di una barbetta che si protende in basso dal mento, tipica degli imperatori della dinastia antonina, Marco Aurelio, Lucio Vero e Commodo. Il rovescio offre due elementi importanti di identificazione, la leggenda S C, a sinistra e a destra nel campo ("across fields", come dicono i testi inglesi) e il profilo di un personaggio maschile, ignudo sino alla vita, assiso a sinistra su un trono, ritratto nell'atto di porgere una vittoria trattenuta con la mano sinistra protesa, mentre  l'altra mano sorregge un'asta, forse uno scettro o una lancia. La prima impressione è che il personaggio sia Giove.1
Poiché il peso di 5,875g è davvero troppo basso per poter identificare il nominale come sesterzio2, non resta che pensare ad un asse3 o a un dupondio, un dupondio invero assai leggero rispetto alla norma4. Ciò detto, ho avviato le prime ricerche, svolte con il motore di google, assumendo come chiave "Jupiter seated left Victory sceptre/spear SC across fields" e constato l'esistenza di una tipologia monetaria compatibile con i requisiti assegnati. Approfondendo ulteriormente la materia attraverso i manuali numismatici classici (RIC e BMC), ho constatato che il personaggio del dritto è più probabilmente Commodo dal momento che, nelle sue monete, a differenza che in quelle di Marco Aurelio che la pone in esergo, la sigla senatoria (S C) è collocata nel campo5. I manuali escludono l'esistenza di assi con il tipo del rovescio di figura e dunque la moneta dovrebbe essere un dupondio insolitamente leggero4. Purtroppo in rete non ho trovato esempi dei dupondi di Commodo descritti dai manuali, che presentino il tipo del rovescio di figura; sono invece presenti sesterzi che, a parte la testa laureata, invece che radiata, sono più o meno tipologicamente simili ai dupondi e consentono perciò di immaginare come la moneta in esame avrebbe potuto apparire se non avesse subito l'oltraggio del tempo come quella di figura.
In conclusione, se le premesse esposte sono corrette, si giunge a quattro possibilità di classificazione della moneta in esame:
  1. Dupondio, zecca di Roma, 181-182 d. C., RIC III 333A (pag. 407), Cohen III 816 (pag. 335), indice di rarità "c"
    D. M COMMODVS ANTONINVS AVG, testa radiata a destra.
    R. TR P VII IMP IIII COS III PP SC. Giove assiso a sinistra, sorregge Vittoria e lancia (scettro?).
  2. Dupondio, zecca di Roma, 181-182 d. C., RIC III 333B (pag. 407), BMC IV 485 (pag. 778), plate 104.11, Cohen III 816var. (pag. 335), indice di rarità "c"
    D. M ANTONINVS COMMODVS AVG, testa radiata a destra.
    R. TR P VII IMP IIII COS III PP SC. Giove assiso a sinistra, sorregge Vittoria e lancia (scettro?).
  3. Dupondio, zecca di Roma, 183 d. C., RIC III 346 (pag. 408), Cohen III 841 (pag. 337), indice di rarità "c"
    D. M COMMODVS ANTONINVS AVG, testa radiata a destra.
    R. TR P VII IMP V COS III PP SC. Giove assiso a sinistra, sorregge Vittoria e scettro.
  4. Dupondio, zecca di Roma, 183 d. C., RIC III 384 (pag. 411), Cohen III 875 (pag. 342), indice di rarità "c"
    D. M COMMODVS ANTONINVS AVG, testa radiata a destra.
    R. TR P VIII IMP VI COS IIII PP SC. Giove assiso a sinistra, sorregge Vittoria e scettro.

La ricerca nel web di monete di tipologia simile a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati, tutti riferibili a sesterzi e non a dupondi:

  1. http://www.acsearch.info/record.html?id=468113, RIC III 322a (pag. 405), Cohen III 815, D. M COMMODVS ANTONINVS AVG testa laureata a destra // R. TR P VII IMP IIII COS III PP SC Jupiter seated  l. holding Victory & sceptre.
  2. http://www.forumancientcoins.com/gallery/displayimage.php?pos=-25135, RIC III 322b (pag. 405), Cohen III 815, D. M COMMODVS ANTONINVS AVG  PIVS, testa laureata a destra // TR P VII IMP IIII COS III PP SC Jupiter seated  l. holding Victory & sceptre.
  3. http://www.acsearch.info/record.html?id=481787, RIC III 367 (pag. 410), Cohen III 873, BMC 509 (pag. 785), pl. 104.2, D. M COMMODVS ANTONINVS AVG PIVS. Testa laureata a destra //R. TR P VIII IMP VI COS IIII PP SC Jupiter seated  l. holding Victory & sceptre.
In conclusione, se le osservazioni sopra formulate sono corrette, l'identificazione della moneta come appartenente alla produzione di Commodo potrebbe trovare fondamento. Tuttavia desta qualche perplessità, sia la forma a goccia della moneta che il suo peso che non trovano riscontro in alcuno dei campioni disponibili in rete. Si suggerisce perciò di cercare conforto alle tesi sopra espresse sentendo un parere indipendente, come quello del forum di numismatica http://www.lamoneta.it (aperto a tutti ma con iscrizione anonima obbligatoria).

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Il tipo di Giove assiso che porge la Vittoria è presente anche in alcuni sesterzi di Marco Aurelio (v. ad es. il link), il padre di Commodo, segno questo della continuità politica tra i due sovrani nei primi due anni del regno di Commodo, succeduto al padre morto il 17 marzo del 180 d. C.
(2) Sesterzio (oricalco). Il peso medio del sesterzio di Commodo è di 24,49g (media su 252 esemplari, secondo BMC).
(3) Asse (rame). Il peso medio dell'asse di Commodo è di 10,48g (media su 55 esemplari, secondo BMC).
(4) Dupondio (oricalco). Il peso medio del dupondio di Commodo è di 12,71g (media su 33 esemplari, secondo BMC). Il dupondio più leggero trovato in rete, appartenente alla collezione dell'American Numismatic Society, pesa appena 7,56g, circa due grammi in più di quello di figura.
(5) Per SC in esergo nella monetazione di Marco Aurelio, v. ad es. il link.

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