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Massimiano Erculio e i voti ventennali
15.9.2010
...le foto del diritto e del rovescio allegate si riferiscono ad una moneta un po' "strana"; l'ho acquistata al mercatino, era in una scatola di monete con un cartiglio "tutto ad 1 euro"... Le sue caratteristiche fisiche sono le seguenti. Diam.:mm 18-19 Peso: g. 3,43 Asse di conio: h 6 Ferromagneticità: leggermente attratta dalla calamita (si muove per attrazione, ma non rimane attaccata alla calamita, che pure è potente). Che cosa ne pensi ?
fig. 1
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Roma, 17.9.2010
Egregio,
avevo già esaminato in passato questa stessa tipologia monetale (v. link). Mutatis mutandis, riprendo perciò dalla precedente analisi larga parte delle note a corredo della presente relazione:

Frazione di radiato1, zecca di Ticinum, RIC VI 36b2 (pag. 285), 299 d. C., indice di rarità "C".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. IMP C M A MAXIMIANVS PF AVG3. Massimiano Erculio, testa radiata a destra.
R. VOT/XX/P4 dentro una corona5.

La ricerca nel web di monete di tipologia identica a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.wildwinds.com/coins/ric/maximianus/_ticinum_RIC_036b.jpg (Ticinum, prima officina) Maximianus Radiate AE Fraction, Ticinum, 299 AD. Obverse: IMP C M A MAXIMIANVS PF AVG, radiate bust r. Reverse: VOT XX P in wreath Maximianus Radiate AE Fraction RIC 36b Contributed by Yuri Kabanov, November, 2005.
  2. http://www.ancientimports.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=12806 (zecca sconosciuta) Attribution: Unlisted in RIC, Voetter-Gerin 6 London. Attribution: Unlisted in RIC, Voetter-Gerin 6 London Date: 303-305 AD Obverse: IMP C MA MAXIMIANVS P F AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right Reverse: VOT XX within laurel wreath Size: 20.67 mm Weight: 2.9 grams Rarity: 8 Description: A very rare bronze unlisted in RIC. RIC does reference this issue with a note on page 126 citing that a specimen ascribed to London by Voetter-Gerin without mintmark seems to be an unfounded attribution. This coin is proof of the existence of this issue and Voetter-Gerin seems to be well within bounds attributing this bronze without mintmark to London which was a common occurrence during this period.
  3. http://www.acsearch.info/record.html?id=352862 Source Compagnie Générale de Bourse Auction  MONNAIES 31 (21.06.2007) Lot  566  ( «  |  » ) Price  145 EUR (~212 USD) Description MAXIMIEN HERCULE(10/12/285-02/310)Marcus Aurelius Valerius MaximianusAuguste I (1/04/286-1/05/305) Pseudo aurelianus ou néo-aurelianus N° v31_0566 Date : 299 Nom de l'atelier : Emilie, Ticinum Métal : cuivre Diamètre : 20,5mm Axe des coins : 6h. Poids : 2,32g. Degré de rareté : R2 Etat de conservation : SUP Prix de départ : 145 €  Estimation : 200 € Prix réalisé : 145 €  Nombres d'offres : 1   Offre maximum : 260 € Commentaires sur l'état de conservation : Frappe très légèrement molle. Beau revers servi par une patine verte et brillante. N° dans les ouvrages de référence : C.54  - RIC.15 b (attibuzione errata; n.d.r.) - RC.3639 (25£) Titulature avers : IMP C M A MAXIMIANVS P F AVG. Description avers : Buste radié, drapé et cuirassé de Maximien Hercule à droite, vu de trois quarts en arrière (A2). Traduction avers : “Imperator Cوsar Marcus Aurelius Maximianus Pius Felix Augustus”, (L’empereur césar Marc Aurèle Maximien pieux heureux auguste). Titulature revers : VOT/ XX. Description revers : Légende en deux lignes dans une couronne de laurier. Traduction revers : “Votis Vicennalibus”, (Vœux pour le vingtième anniversaire de règne). Commentaire à propos de cet exemplaire : Poids extrêmement léger. Frappé à l’occasion des quinze de règne en 299 avec des vœux pour les vicennalia qui tombent en 303. Exemplaire sans marque d’officine (un exemplaire signalé au Künsthistorische Museum de Vienne). Les ptéryges sont invisibles. Ruban de type 3. Commentaires : Le néo ou pseudo-antoninien est l'ancien antoninien. Il vaut 2 ou 2,5 deniers, est taillé au 1/96e de livre et pèse 3,38 g. Un follis vaut 5 néo-antoniniens. Ces néo-antoniniens furent surtout frappés en Orient, excepté les émissions pour les vicennalia des Augustes et les decennalia des Césars. Historique : Maximien est né à Sirmium vers 250. Il a 'le front bas, la figure ridée, le nez en trompette, le menton et le cou épais, la barbe hirsute' d'après 'Les empereurs romains', op. cit., p. 119. Cette description ne ressemble pas tellement aux portraits des argentei qui sont stéréotypés et pas forcément reconnaissables. Il est choisi par Dioclétien pour le seconder. Il est d'abord césar, puis auguste à partir d'avril 286, et c'est la fondation de la Dyarchie. Maximien s'installe à Trèves et doit lutter contre les invasions barbares et l'usurpation de Carausius en Bretagne. En 293, à la création de la Tétrarchie, il est secondé par Constance Chlore. Dioclétien oblige Maximien à abdiquer le 1er mai 305. Il accepte mal la retraite et va soutenir son fils Maxence quand celui-ci s'empare de Rome le 28 octobre 306. Il reprend du service comme auguste en 307 et aide Constantin à qui il donne sa fille Fausta en mariage. Maximien est obligé d'abdiquer à la conférence de Carnuntum le 11 novembre 308. Une dernière fois, il reprend la pourpre au début 310 à Marseille avant de se suicider ou d'être assassiné.
  4. http://www.ancientimports.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=6335 aVF/aVF Maximianus Radiate AE Fraction / VOT XX P in Wreath $39.00 Attribution: RIC VI Ticinium 36b C Date: 299 AD Obverse: IMP C M A MAXIMIANVS PF AVG, radiate bust r. Reverse: VOT XX P in wreath Size: 22.31 mm Weight: 2.3 grams Rarity:  6 Description: A much rarer coin than RIC indicates, a very seldom seen issue Attribution: RIC VI Ticinium 36b C Date: 299 AD Obverse: IMP C M A MAXIMIANVS PF AVG, radiate bust r. Reverse: VOT XX P in wreath Size: 22.31 mm Weight: 2.3 grams Rarity:  6 Description: A much rarer coin than RIC indicates, a very seldom seen issue.
Concludo osservando che le singolari caratteristiche fisiche della moneta (in particolare la ferromagneticità del tondello), l'assenza del punto nella leggenda del rovescio, l'aspetto generale della moneta e l'assenza della patina superficiale inducono a ritenere, per quanto consentito da una valutazione a distanza, che l'oggetto in esame sia un riconio moderno piuttosto che una moneta antica.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:

(1) Secondo il RIC, la frazione di radiato di figura pesava mediamente attorno ai 3g e presentava l'asse di conio ad ore 0 oppure ad ore 6. Traggo dal  sito dell'ANS (American Numismatic Society) le caratteristiche fisiche di una frazione di radiato della tipologia di figura battuto dalla zecca di Ticinum che riporto in tabella unitamente agli esemplari presenti nei link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
link2 2,9 - 20,67
link3 2,32 6 20,5
link4 2,3 - 22,31
ANS 2,9 6 -
L'esemplare in possesso del lettore (3,43g, 18-19mm, 6h) presenta caratteristiche di peso un po' al di sopra di quelle delle monete tabulate mentre la presenza di ferro nel tondello è incompatibile con il radiato d'epoca che notoriamente era di rame.
(2) La stessa tipologia di figura fu battuta dalla zecca di Ticinum nel 299 d. C. sia nel nome di Diocleziano che in quello di Massimiano Erculio:
  • IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG (RIC 36a)
  • IMP C M A MAXIMIANVS P F AVG (RIC 36b)
(3) IMP C M A MAXIMIANVS P F AVG. IMPerator Caesar Marcus Aurelius Maximianus Pius Felix Augustus. Per una breve nota biografica su Massimiano Erculio cliccare qui. Per l'inquadramento storico della prima tetrarchia, cliccare qui.
(4) VOT XX = VOTis vicennalibus. Voti ventennali. Con la parola "votum" si indicava:
  • una promessa fatta agli dei per ottenere in cambio qualcosa (per esempio si prometteva un sacrificio in cambio di un lungo regno); si parla in questo caso di "vota suscepta", voti che venivano pronunciati di solito al momento dell'ascesa;
  • oppure lo scioglimento di una promessa ("vota soluta"), dunque un sacrificio di ringraziamento, alla scadenza del periodo (per esempio dopo venti anni di regno).
Tuttavia la questione del voto si complicava allorché lo scioglimento del voto veniva celebrato non esattamente alla data di scadenza, per esempio dopo venti anni, ma in un momento qualsiasi del secondo decennio dalla promessa. Un'ulteriore complicazione, ed è questo il caso della moneta di figura, si aveva quando la celebrazione era congiunta, in quanto si festeggiavano insieme i venti anni di regno degli Augusti (Diocleziano e Massimiano) e i dieci anni di regno dei Cesari (Galerio e Costanzo Cloro) per i quali il rovescio della moneta presentava la leggenda,. Alla pronuncia dei voti di solito si accompagnavano elargizioni a favore dell'esercito, del quale era essenziale premiare la fedeltà.
(5) Si è accennato incidentalmente nella nota 2, senza per altro approfondire, che la moneta di figura fu battuta dalla zecca di Ticinum. In realtà la stessa tipologia monetale è presente anche nella monetazione delle zecche di Roma e di Cartagine. Le monete dello stesso tipo battute dalla zecca di Roma hanno la caratteristica particolare di essere prive del segno  sotto la leggenda "VOT" e inoltre recano il segno dell'officina scritto in lettere greche (Α, Β, Γ, Δ, ε, ζ, Η, Θ) mentre la zecca di Ticinum, che disponeva di due sole officine, le contrassegnava con le lettere latine P (Prima officina) ovvero S (Secunda officina), come si può osservare dalla P presente in questa moneta. La zecca di Cartagine invece contrassegnava le monete della tipologia di figura con il segno FK (Felix Karthago), al posto del numero di officina.
Nella moneta in esame l'elemento di difformità della leggenda del rovescio rispetto agli esemplari riportati ad esempio nei link di cui sopra è rappresentato dall'assenza del segno  sotto la leggenda "VOT.
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