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Populonia, la Gorgone e la ruota
14.5.2010
Gentilissimo Signor De Florio, conoscendo ed ammirando la sua infinita disponibilità e preparazione, le scrivo per la prima volta per chiederle una consulenza relativa a questa particolare moneta, in riferimento a tutto ciò che può essere di sua conoscenza e comunque, nell'interesse numismatico.
Breve descrizione della moneta:
Dritto: figura mitologica umana con ali;
Rovescio: immagine circolare di non facile definizione ed identificazione, sembrerebbe animale marino;
Peso: 6,8 g; Spessore: circa 2 mm; Diametro: 23 mm irregolare; Asse di conio: come da esatta posizione fotografica (non facile la definizione); Magnetismo: non magnetica; Colore: oro; Tipologia di metallo: probabile aureo.
fig. 1
fig. 2 (v. link)
Roma, 29.5.2010
Egregio Lettore,
premetto che non mi occupo solitamente di monetazione etrusca. Ciò nondimeno, nell'intento di assecondare comunque la sua richiesta, senza pretesa di rigore scientifico, ho raccolto, attraverso una ricerca nel web, alcuni elementi che di seguito sottopongo alla sua attenzione:

AR1, zecca di Populonia, 300-217 a. C.2, Marchi e Tessieri (pag. 37, n°9)

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. Gorgone o Nemesi3di fronte, alata e velata; col ginocchio sinistro si piega a terra e con le braccia allargate agita due serpi che stringe nelle mani.
R. Ruota composta di fuso armato di piccole punte e, di due frazioni di cerchio.
OE/JS in caratteri etruschi4.

La ricerca nel web di monete di tipologia simile a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.magnagraecia.nl/coins/Etruria_map/Populonia_map/descrArsC13_001.html 11.50 g Numismatica Ars Classica AG, Auction 13 8th October 1998 no. 1 Ex Collection Antikenmuseum Basel und Sammlung Ludwig estimate 25000 SF 2,39cm.
  2. http://www.roth37.it/COINS/Gorgon/monetazione.html ... la quarta [moneta] vale 10 "scruples" (200 grani). Circa V° - III° sec. a.C.
Concludo osservando che la moneta di fig. 1 non è convincente come esemplare antico, non solo perché le sue caratteristiche fisiche si discostano da quelle citate nei manuali di riferimento, ma perché diversi particolari del dritto, come la veste e le ali della Gorgone, sono realizzati in modo approssimativo. Inoltre la superficie del rovescio appare stranamente porosa tanto da far escludere che il tondello sia d'oro. Ritengo perciò che la moneta in esame sia una realizzazione moderna, non priva tuttavia di valore didattico.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) AR (argento). La moneta di figura, piuttosto rara da reperire nel mercato numismatico, è descritta sia da Barclay Head ("Historia Numorum - A Manual of Greek Numismatics" - Etruria, fig. 5 v. link) che da Marchi e Tessieri (pag. 37, n°9 e pag. 318 - fondo pagina). Il sito Magna Grecia on line colloca temporalmente la moneta nel periodo 300-217 a. C. insieme ad altre due monete, anch'esse d'argento, delle quali viene data la seguente descrizione:

AR
10 scrupoli 11,50g.
winged Gorgon running/wheel
AR
5
scrupoli 3,38g.
hd lion/plain
AR
5 assi
10,69g.
hd young male laureated/plain

La moneta del lettore (6,8g., 24mm) si discosta pertanto dall'originale etrusco descritto dal sito Magna Grecia per via del peso (6,8g. invece che 11,50g.) e della tipologia metallica (oro, secondo il lettore, oppure rame piuttosto che argento); il diametro di 23mm è invece pressoché identico a quello della moneta originale. La moneta descritta da Barclay Head (172grani=11,14g.) ha un peso non molto diverso da quello della moneta originale. Nei testi citati non risultano monete di bronzo o auree con la tipologia di figura. Larissa Bonfante nel suo "Etruscan life and afterlife: a handbook of Etruscan studies -  - 1986 - 289 pagine - v. link" descrive così questa moneta: "11,12 gms. 425-400 BC (per F. Panvini Rosati). Obverse: winged Gorgon running left. Reverse: inscription within archaic wheel" e dunque non ci sono dubbi che la moneta originale era d'argento e di peso di poco superiore agli 11g.
(2) Incerta è la data di questa moneta:

  • 300-217 a. C., secondo il già citato sito Magna Grecia on line
  • 425-400 a. C., secondo Larissa Bonfante che riprende dati di Panvini Rosati.
(3) Il testo di Marchi e Tesseri, pubblicato nel 1839, riconosce nel personaggio del dritto della moneta la Nemesi mentre per Barclay Head, per il sito della Magna Grecia e per Larissa Bonfante si tratterebbe della Gorgone. Per il mito della Gorgone si rimanda al sito http://www.roth37.it/COINS/Gorgon/monetazione.html
(4) L'interpretazione della leggenda del rovescio è differente nei vari testi, trattandosi di OE/JS secondo Marchi e Tesseri e ΘEΖI, secondo le tesi più moderne. Nella moneta del lettore la leggenda è illeggibile. La leggenda ΘEΖI, secondo Francesco Panvini Rosati ("La moneta greca e romana", l'Erma di Bretschneider ed.), sarebbe da mettere in relazione, non con l'esistenza di una città così  denominata, ma con la figura di un magistrato.
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