Indice Dietro Avanti
Medaglione di Faustina Minore e la Salus
4.1.2010
La lettrice che mi aveva interpellato per il medaglione di Faustina di cui al link a649, che ad ogni modo riproduco nella fig. 1 sottostante, ritorna sulle conclusioni a cui ero pervenuto, di seguito riportate:

"Veniamo alle conclusioni. Sebbene le immagini sulle quali è basata la presente analisi presentino un dettaglio insufficiente per un esame esaustivo, mi pare che lo stile e l'aspetto generale del campione in esame siano difficilmente riconducibili ad un conio autentico di epoca romana (le figure sono troppo piatte e approssimative, i bordi del tondello sono esageratamente rotondi, il perlinato sul bordo è quasi scomparso, strane macchie di colore rosso affiorano in superficie). Un aspetto in particolare colpisce: il rovescio è incompatibile con la monetazione di Faustina Minore nel nome della quale furono certamente battute monete aventi come tema del rovescio la Salus, tuttavia ritratta in pose e stile del tutto diversi. .."

per affermare che:

"I think you mistake because it has a medallion described and illustrated by: I medaglioni romani, descritti ed illustrati da Francesco Gnecchi. This is it. So you can fix the rooms that you have written. but I just want to ask you, what could it be the price? " 

(traduzione: penso che ti sbagli perché il medaglione in argomento esiste ed è descritto nel manuale "I medaglioni romani, descritti ed illustrati da Francesco Gnecchi" . Questo è quanto. Sicché ora puoi emendare le pagine che hai scritto ma quello che voglio chiederti è quanto potrebbe valere.)


fig. 1

 
fig. 2
Copia della pagina dello Gnecchi inviata dalla lettrice, tratta da Alberto Banti - 1985 I grandi bronzi imperiali: sesterzi e medaglioni classificati secondo il sistema Cohen, Volume 3, Parte 2
Roma, 5.1.2010
Gentile Lettrice,
riconosco di non aver consultato lo Gnecchi nella prima risposta; l'opera dello G. sui medaglioni romani è molto nota ma difficilmente reperibile anche in biblioteca. In rete è consultabile il 3° volume (v. link) che non è quello che interessa nella presente circostanza e ora anche il 2° volume (v. link), purtroppo senza tavole. Mi riprometto una visita in biblioteca alla prima occasione e per il momento non posso che accettare il riferimento da lei fornito (Gnecchi 103, Tav. 67 n. 3), anche se incompleto perché la citazione in lingua inglese che si legge in fig. 2 lascia intendere che la foto non è ripresa dall'edizione originale ma da una riedizione o rielaborazione successiva.

Come ho già avuto occasione di anticiparle, è molto difficile esprimere un parere ponderato sulla base di una foto non professionale e insufficientemente dettagliata; inoltre l'origine della moneta è ignota, presumibilmente bulgara, come lasciano intendere i caratteri cirillici in calce al suo messaggio.

In conclusione, permangono le mie perplessità: lo stile e l'aspetto generale del campione sono, a mio avviso, difficilmente riconducibili ad un conio autentico di epoca romana (le figure sono troppo piatte e approssimative, i bordi del tondello sono esageratamente rotondi, il perlinato sul bordo è quasi scomparso, strane macchie di colore rosso affiorano in superficie). Questa valutazione, lo riconosco, è soggettiva, come lo sono però tutte quelle basate sullo stile e l'aspetto generale di una moneta.

Come procedere dunque per colmare la mia curiosità di studioso e dare risposta alla sua legittima esigenza di disporre di una valutazione venale? Io le suggerisco due strade, la prima è che lei mi fornisca i dettagli che ho richiesto, dettagli che mi consentano di sentire il parere di altre persone magari più informate di me; la seconda è che lei stessa intepelli altre persone o un venditore qualificato.

Altro non saprei dirle allo stato delle cose.

Errare humanum est, perseverare autem diabolicum
... seguito e fine della storia (v. link)
Indice Dietro Avanti