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La Diva Faustina e Vesta
14.9.2009
Egregio Sig. De Florio, 
Le chiedo cortesemente di avere una consulenza sulla moneta di cui le invio le foto, non avendone mai vista una uguale della Diva Faustina. 
Peso:     25 grammi 
Diametro: 32 millimetri 
Spessore:  4 millimetri
Colore:   bronzeo 
Asse di conio: ore 6 
Tipologia Lega Metallica:  bronzo 
Autorizzo la pubblicazione delle foto 
Ringrazio e invio cordiali saluti
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 17.9.2009
Egregio Lettore,
l'immagine di fig. 1 si riferisce ad una moneta piuttosto rara la cui catalogazione si deve alla cortesia di Curtis Clay di http://www.harlanjberk.com/cncc.asp. Di seguito riporto gli elementi significativi che ho potuto raccogliere:

AE Sesterzio1, Zecca di Roma, coniata dopo il 141 d. C.2, RIC III 1123 (pag. 163), Cohen II 126 (pag. 422), indice di rarità "R".

Descrizione sommaria:
D. DIVA - FAVSTINA3. Busto a destra di Faustina Maggiore drappeggiato, capelli ondulati e raccolti in cima alla testa; una fascia di perle attorno ai capelli sulla fronte.
R. AVGV-STA. Cibele con il "polos" sulla testa, seduta a sinistra, sorregge con la mano destra un tamburo e con la sinistra un ramo4. S  C in esergo.

Una moneta di tipologia simile a quella di figura è disponibile come asse, per altro non classificato, come si evince dal link sotto riportato:

  1. http://mysite.verizon.net/gsimonel/faustina_senior3.html Bronze As of Faustina I, deified, (A.D. 138-141). Rome mint, A.D. 141-161. Unlisted, apparently unpublished, c.f. RIC 1123. Obv: DIVA FAVSTINA. Rev: AVGVSTA - Cybele wearing crown of towers, balancing hand on drum, holding branch. SC in exergue. 25 mm, 11.1 g. $165.
Concludo osservando che la moneta presenta caratteristiche fisiche non difformi dalle monete autentiche del periodo. Destano tuttavia perplessità la superficie porosa e la forma non perfettamente rotonda del tondello, non risolvibili senza un esame diretto. Nel rovescio inoltre il ramo si presenta stranamente dislocato dietro alla dea5.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:

(1) Sesterzio (bronzo). Non essendo disponibile in rete una casistica specifica per questa moneta, mi limito a riportare il peso medio secondo BMC del sesterzio di Antonino Pio (25,57g), peso che si confronta molto bene con quello della moneta di figura (25g).
(2) La moneta non offre elementi per la datazione, si può solo dire che fu coniata post-mortem dell'Augusta, quindi dopo il 141, quando il Senato decretò la divinizzazione di Faustina.
(3) DIVA AVGVSTA FAVSTINA. Riferisce lo Stevenson (v. link) che Anna Galeria Faustina, nota anche come Faustina Maggiore (o Faustina Madre), nacque a Roma nel 105 d.C., sotto il regno di Traiano. Era figlia di Annio Vero, uomo di rango consolare, prefetto di Roma, nonno paterno di Marco Aurelio (v. albero genealogico cliccando qui). Avendo sposato Antonino Pio quando era ancora un privato cittadino, ricevette dal Senato il titolo di Augusta poco dopo la morte di Adriano, quando Antonino fu insignito del titolo di Pio. Ella morì nel terzo anno di regno del marito (141 d.C.), all'età di 36 anni. Antonino Pio manifestò grande devozione nei confronti della moglie defunta, venerandone la memoria. Ne fa fede la vasta monetazione commemorativa in suo nome che si spiega però, non solo con l'affetto verso la scomparsa, ma anche con il disegno politico di rafforzare, nella mente dei contemporanei, l'idea dell'eternità dell'Impero attraverso le persone degli Augusti e delle Auguste, regnanti da vivi e divinizzati da morti. Faustina ebbe due figli e due figlie di cui la più famosa è Faustina Minore che andò sposa a Marco Aurelio, suo cugino di 1° grado. Di Faustina madre si conservano varî ritratti con la tipica acconciatura (alta crocchia di trecce sul sommo del capo).  Il suo ricordo fu affidato alla benefica istituzione delle puellae Faustinianae, creata da Antonino per le fanciulle orfane, e al grande tempio ancora esistente sulla Via Sacra (v. link).
(4) Il "polos" è la corona turrita sulla testa di Cibele. Riferisce Francesca Ghedini nel suo "Giulia Domna tra oriente e occidente: le fonti archeologiche" (v. link pag. 138) che Cibele godette il favore di Antonino Pio, che, comparando se stesso al pio Enea venuto da Troia, favorì nuovamente la diffusione del culto della dea. E non a caso essa ricompare su coni postumi dì Faustina I diva e poi su coni di Faustina II e di Lucilla.
(5) Data la complessità del caso, ho richiesto un parere al forum di numismatica, Moneta-L di Yahoo, ricevendone il seguente messaggio: "The surface looks like it might be covered in casting bubbles, but then there are many Faustina Aeternitas sestertii on Vcoins with much pitting. Is there a casting seam on the coin's edge/is the lack of roundness of the coin due to the edges having been filed off?" (sembra quasi che la superficie del tondello sia coperta di bollicine da fusione, d'altra parte su Vcoins si trovano molti sesterzi di Faustina Aeternitas che manifestano porosità superficiale. Si pone dunque la domanda: all'esame diretto sul taglio della moneta si può osservare una giuntura da fusione e, inoltre, l'assenza di rotondità del tondello può spiegarsi con la limatura del taglio?).

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