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Costanzo II ed il cavaliere disarcionato
3.7.2009
Egregio sig De Florio,
la disturbo un'altra volta per sottoporle un'altra moneta in mio possesso, le sue caratteristiche sono le seguenti:
- asse di conio 0;
- peso g 5,34
- diametro mm 21;
- matriale bronzo;
- colore scuro;
- assenza di residui ferrosi;
sul rovescio si individua il "cavaliere disarcionato" e sul dritto se non mi sbaglio un volto con la fronte cinta di perle purtroppo non risulta leggibile nessuna lettera.. tra il gomito dell'imperatore e la testa del cavaliere a terra, un segno molto simile alla lettera "T", sono riuscire ad interpretare con certezza la scritta in esergo, la scritta è chiaramente SMHA.-
la ringrazio e la saluto cordialmente
fig. 1
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Assemini, 7.7.2009
Egregio Lettore,
come la precedente, anche questa moneta è attribuibile a Costanzo II. Prendo atto che la scritta in esergo, poco chiara nell'immagine, ad un esame diretto, è interpretabile come SMHA. Alla luce di quanto detto di seguito riporto gli elementi significativi che ho potuto raccogliere:

Æ2,1 zecca di Eraclea2, 351 ÷ 355 d. C., RIC VIII 82 (pag. 436), indice di rarità "c2"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. D N CONSTAN - TIVS P F AVG3. Costanzo II, testa diademata di perle, busto paludato e corazzato a destra.
R. FEL TEMP  RE - PARATIO4. Soldato elmato volto a sinistra, con il braccio sinistro imbraccia uno scudo mentre con la destra trafigge con la lancia un cavaliere che cade, scudo a terra sulla destra. Il cavaliere, barbato e a capo scoperto, ha il braccio e la testa protesi all’indietro verso l'aggressore. Segno di zecca, 5.

La ricerca nel web di monete simili a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:

  1. http://www.imperialcoins.com/itemdetail.asp?type=S&item=1352  CONTS31 - Constantius II AE Centenionalis "Fel Temp" US$ 15   € 10,72  £ 9,18  SFr. 16,30 Rates for 7/3/2009 Stock No. CONTS31 Item #: CONTS31 - Constantius II Constantius II Cent "Fel Temp" AE Centenionalis Date: 324-361AD Size: 23mm/4.9g Obverse: D N CONSTANTIVS P F AVG - Diademed bust right, draped and cuirassed. Reverse: FEL TEMP REPARATIO - Soldier right and looking left, spears a fallen horseman reaching back towards soldier with arm. Exe: ? \ SMHA Mint: Heraclea Reference: RIC VIII.
  2. http://www.vcoins.com/ancient/ccb/store/viewItem.asp?idProduct=598&large=0&cid=2855020090609045900 CONSTANTIUS II, AE-2, AD 337-361, Heraclea mint, Struck 351-355 AD, (22mm, 4.75 gm) - RIC VIII 82 CONSTANTIUS II. AD 337-361 Struck 351-355 AD (Bronze) AE-2, (22mm, 4.75 g) Heraclea mint. Obverse: D N CONSTANTIVS P F AVG - diademed, draped & cuirassed bust right. Reverse: FEL TEMP REPARATIO - Soldier right & looking left, spearing fallen horseman with pointed beard, G left, SMHEG in exergue. Reference: RIC VIII 82. Grade: near Very Fine. Item Number: E 1263. Price US$ 28.00  € 20.01  £ 17.14 AUD$ 35.07 CHF 30.42 CAD$ 32.54.Rates for 7/3/2009.
  3. http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantius_II/_heraclea_RIC_viii_082.jpg *AAH* Constantius II Cent "Fallen Horseman" Constantius II AD 324-361 Centenionalis (22-23mm) "These are the good times." Obv: D N CONSTAN-TIVS P F AVG - Diademed bust right, draped and cuirassed. Rev: FEL TEMP RE-PARATIO - Soldier right and looking left, spears a fallen horseman with a pointed beard and reaching back towards soldier with arm. Exe: (gamma) \ SMHA Heraclea mint: AD 351-355 = RIC VIII, 82, page 436 - LRBC #1893/ 5.70 g.Coin sold at 27/04/2005 (dd/mm/yyyy) Final sale value in local currencies GBP 2.05 USD 3.90 JPY 413.37 AUD 5.01 RUB 108.26 CAD 4.86 EUR 3.00.
Concludo osservando che le caratteristiche generali e di stile della moneta appaiono non difformi da quelle dei conî d'epoca. La moneta è piuttosto comune e, in considerazione del suo stato di conservazione, ha un valore venale di pochi Euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:
(1) Follis (bronzo). Il follis di figura fu battuto dalla zecca di Heraclea sia nel nome  di Costanzo II che in quello di Costanzo Gallo lungo l'arco temporale compreso tra il 15.3.351 (promozione di Costanzo Gallo al rango di Cesare) e l'inverno 354 (esecuzione di Costanzo Gallo), poi continuò ancora ad essere battuto solo nel nome di Costanzo II sino al 6.11.355 (data dell'elevazione di Giuliano al rango di Cesare). RIC VIII fornisce per questa tipologia monetale le seguenti caratteristiche fisiche: diametro 23-24mm, peso 4,90g. Di seguito riporto le caratteristiche fisiche di monete coeve, tratte dai link di cui sopra e dal data base dell'ANS (American Numismatic Society):

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
Link1 4,90 - 23
Link2 4,75 - 22
Link3 - - 22-23
ANS1 5,73 12 -
ANS2 4,47 12 -
ANS3 5,42 5 -
ANS4 3,59 4 -
ANS5 3,59 4 -
ANS6 4,58 4 -
ANS7 4,51 11 -
ANS8 6,90 4 -
ANS9 4,39 6 -
ANS10 6,21 12 -
ANS11 4,98 12 -
ANS12 4,78 11 -
ANS13 5,65 6 -
ANS14 4,52 12 -
ANS15 5,10 5 -
ANS16 4,10 5 -
ANS17 4,85 12 -
ANS18 4,70 4 -
ANS19 4,92
12
-
ANS20 4,70 5 -
Da quanto sopra si evince che la moneta del lettore presenta caratteristiche fisiche (21mm, 5,34g, 12h) che non si discostano da quelle dei conî d'epoca.
(2) Come si è detto, la zecca di Heraclea batté la tipologia monetale di figura nel nome di Costanzo II e in quello di Costanzo Gallo sino alla morte di quest'ultimo. Ciò significa che ritroviamo monete con gli stessi rovesci e con le seguenti leggende del dritto: 
  • D N CONSTAN-TIVS P F AVG (Costanzo II, v. ad es. il link - RIC VIII 82)
  • D N CONSTAN-TIVS NOB C (Costanzo Gallo, v. ad es. il link - RIC VIII 84).
(3) Dominvs Noster CONSTANTIVS Pivs Felix AVGvstvs. L'imperatore Costanzo Cloro, aveva avuto sei figli legittimi dalla moglie Teodora, tra questi Giulio Costanzo, padre di Costanzo Gallo e del futuro Giuliano l'Apostata, e Delmazio senior. Diversi anni prima del matrimonio, però, aveva avuto un figlio di nome Costantino da Elena, donna di umili origini con la quale aveva convissuto in regime di concubinato, come allora si usava quando le differenze di ceto sociale non consentivano l'unione legale. Alla morte di Costanzo Cloro, fu Costantino, allora trentenne, ad assumere, per ragione di età e di esperienza (i figli di Teodora erano piccoli), l'eredità paterna; la famiglia di Teodora visse così all'ombra di Costantino. Divenuto imperatore, Costantino condivise con i figli la responsabilità di governo, sicché Costantino jr. ebbe la Spagna, la Gallia e la Britannia, Costante l'Italia, l'Illiria e l'Africa e Costanzo le province asiatiche e l'Egitto, mentre Costantino mantenne per sé la penisola balcanica. Prima di morire, nel 337, Costantino si ricordò nel testamento dei nipoti, Delmazio jr e Annibaliano, figli di Delmazio senior, fratellastro di Costantino e ad essi lasciò rispettivamente la penisola balcanica e il governo dell'Armenia e della costa del Ponto. Ciò fu causa della loro disgrazia: alla notizia della morte del padre, Costanzo si precipitò a Costantinopoli dove organizzò una rivolta contro gli zii e cugini discendenti di Teodora. Due fratellastri di Costantino, tra cui Delmazio senior e il padre di Giuliano e sette suoi nipoti, tra cui Delmazio jr. e Annibaliano, furono trucidati. Per caso si salvarono dal massacro Giuliano che all'epoca aveva sei anni e il fratello Gallo che ne aveva 12. Il crudele e sospettoso Costanzo risparmiò loro la vita ma li relegò in due diverse città dell'Asia Minore. Successivamente, in un momento di turbolenze nell'impero occidentale, Costanzo, sentendo il bisogno di avere in Oriente una figura simbolica a rappresentare la famiglia imperiale, convocò a corte Gallo, che era il più anziano dei cugini sopravvissuti alla strage seguita alla morte di Costantino I , gli diede in isposa la sorella Costantina e lo fece Cesare a Sirmium, il 15 marzo del 351. Gallo e il nuovo prefetto pretorio dell'Est, Talassio, senza por tempo in mezzo, partirono per l'Oriente e si insediarono ad Antiochia a metà maggio, nel momento in cui si vociferava del fenomeno meteorologico o astronomico della croce celeste, almeno creduto tale. Poiché la situazione al confine persiano si manteneva piuttosto tranquilla, Gallo ebbe vita relativamente facile. Le agitazioni degli Isauri e degli Giudei, specie di questi ultimi, furono represse con grande brutalità. Certo è che il suo governo fu caratterizzato da grande irresponsabilità e violenze che culminarono con l'istigazione al linciaggio del prefetto Domiziano e del questore Monzio. Dopo questo accadimento Gallo fu richiamato, ufficialmente per essere trasferito in Gallia, ma in realtà per essere privato delle prerogative e processato a Flanona, un'isola al largo della costa orientale dell'Istria, dove fu decapitato verso la fine del 354. Costanzo morì per cause naturali il 3 novembre del 361 mentre muoveva col suo esercito per reprimere la rivolta di Giuliano, fratello di Costanzo Gallo. 
(4) Mentre il significato della leggenda allusiva del "ritorno dei tempi felici" (forse quelli in cui Roma riusciva ancora a mantenere l'ordine interno  e a proteggere la popolazione dalle invasioni) è trasparente, non del tutto certa è l'espansione della leggenda, FELix TEMPorvm   REPARATIO oppure FELicium TEMPorum REPARATIO oppure FELicis TEMPoris REPARATIO.
Sulle FEL TEMP REPARATIO (in breve, FTR) ha scritto un interessante articolo Dough Smith (v. http://dougsmith.ancients.info/ftr.html) da cui attingerò per  la breve sintesi che segue. La riforma monetaria del 348 di Costante e Costanzo II portò in circolazione tre nominali in bronzo argentato, nei seguenti tipi, tutti caratterizzati dalla leggenda del rovescio FTR:
 
Nominali Tipi
maggiore (biglione - argento al 3%) - grande AE2 "Cavaliere disarcionato" (tema del rovescio preferito da Costanzo II)
"Galea pilotata dalla Vittoria" (tema del rovescio preferito da Costante perché verosimilmente onorava lo sbarco di Costante in Britannia nel 342)
intermedio - piccolo AE2 - busti a sinistra "Barbaro portato fuori dalla capanna" (tema del rovescio preferito da Costante forse per esaltare il tema della ricolonizzazione dei territori conquistati) 
"Sovrano con due prigionieri" (tema del rovescio preferito da Costanzo II)
minore - AE3 "La Fenice"
Con la morte di Costante, il "Cavaliere disarcionato" rimase l'unico tipo degli FTR in circolazione. Durante i suoi 13 anni di vita, il "Cavaliere disarcionato" subì molte modifiche in peso e dimensioni. Le prime monete erano quelle che i collezionisti definiscono AE2 in quanto  misuravano 21÷23 mm di diametro; le ultime emissioni scesero a 16 mm, nemmeno qualificabili come AE3. Spesso queste ultime monetine sono dette AE3/AE4 per indicare che si collocano nella fascia di confine tra AE3 e AE4. Anche il peso progressivamente scemò, così come il contenuto, in partenza già basso, d'argento.
Il "Cavaliere disarcionato" fu coniato grosso modo in quattro varianti. Tutte avevano in comune la presenza di un cavaliere ferito a morte da una lancia. La prima mostra il cavaliere in ginocchio a terra dinanzi al cavallo. La seconda lo mostra seduto a terra davanti al cavallo. La terza, che è quella pertinente alla moneta di figura, lo vede ancora in arcioni ma con il braccio e la testa protesi all’indietro verso l'aggressore. L'ultima lo vede schiantarsi a terra abbracciato al collo del cavallo.
Come giustamente osserva Dough Smith il "Cavaliere disarcionato" è una tipica moneta da collezione perché soddisfa tre criteri: 
  • Economia, in quanto nessuna moneta del "Cavaliere disarcionato" è terribilmente costosa; si va dagli esemplari peggiori a meno di un dollaro per arrivare a quelli veramente perfetti al costo di  100$. 
  • Varietà, in quanto all'interno di ciascuna delle quattro tipologie sopra illustrate, si possono osservare numerose varianti atte a soddisfare le pignolerie del collezionista specializzato.
  • Espandibilità, perché partendo dal "Cavaliere disarcionato" ci si può allargare a tutti i temi della FEL TEMP REPARATIO e poi a tutte le monete d'epoca costantiniana.
(5)  è il marchio di zecca. A parte il contrassegno dell'emissione monetale (la lettera G a sinistra nel campo del rovescio), si noterà in esergo la sequenza SMHA nella quale l'ultima lettera, A, denota l'officina monetale (A= 1^ officina, prima di cinque attive nel periodo), mentre le prime tre lettere costituiscono l'indicativo di zecca (SMH=Sacra Moneta Heracleae). La zecca di Eraclea si trovava in Tracia (v. mappa all'indirizzo: http://snible.org/greek/map2g.jpg), sulla sponda europea del Mar di Marmara.
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